Capitolo 30

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Dopo di che si portò il telefono all'orecchio e dopo due squilli il destinatario rispose.

-Salve dottor Isakawa, sono la signora Higurashi...

...Senta, mia figlia avrebbe bisogno di fare un'ecografia, per caso lei in questo momento è libero?... Sì esatto, la piccola Kagome! Come dice? Alle 14.00 va benissimo. Va bene ci vediamo più tardi allora!... Sì, arrivederci!- disse la donna concludendo la chiamata.

-Allora?- domandò Kagome. -Tutto a posto, c'è solo un piccolissimo problema.- affermò la signora Higurashi sospirando.

-O-ovvero?- balbettò la miko esitante.

-Niente di grave, è che il dottor Isakawa vuole che nel suo ambulatorio vengano solo la madre e il padre del bambino, non vuole nonne in giro.- disse la donna sospirando nuovamente -Beh in fondo è comprensibile: quando aspettavo te non ha fatto entrare neanche mia madre!- continuò lei ridacchiando.

-M-ma io non so dov'è l'ambulatorio del dottor Isakawa e poi non ho la macchina, di certo non può portarmici Inuyasha a suon di salti.- esclamò la miko esasperata.

-E perché non potrei farlo scusa?!- chiese stizzito il mezzodemone.

-Ti faresti notare troppo tesoro, ti ricordo che siamo nell'epoca moderna e qui i demoni o mezzodemoni non ci sono.- spiegò la miko per l'ennesima volta. Inuyasha sbuffò.

-Su calmatevi, ora che ci penso però, l'ambulatorio è stato spostato vicino alla tua scuola media, potete arrivarci benissimo a piedi.- disse rivolta a Kagome.

-Dai andate di sopra e copritevi, è il 24 dicembre in fondo.- disse la signora Higurashi sorridendo. I due coniugi sorrisero a loro volta. "Già è la vigilia di natale..." pensò Kagome sorridendo appena. Si diresse nella sua stanza, con l'intento di mettere qualcosa di comodo e pesante per sopportare il freddo.

-Inuyasha va' nella camera di mia madre, nell'armadio ci dovrebbero essere alcuni vestiti di mio padre.- disse Kagome indicando la direzione della stanza.

-Uffa, ma non va mai bene la mia veste?!- sbuffò il mezzodemone contrariato incrociando le braccia.

-No! Dai va' dove ti ho detto e indossa ciò che ritieni migliore; a Inudaiki ci penserà mia madre.- concluse Kagome facendo una risatina.

-E ora esci!- urlò la miko buttando un cuscino contro la porta che prontamente si chiuse. Kagome sospirò e aprì l'armadio, dove prese una maglietta di lana bianca e un jeans nero, accompagnati da un caldo cappotto grigio. Con il cappotto in mano andò nella stanza dove aveva mandato Inuyasha e la aprì, vedendo a che punto era. Quando varcò la porta però vide il mezzodemone a torso nudo e intento a togliersi gli hakama che la guardava interrogativo. Kagome arrossì vistosamente e boccheggiò dimenticandosi come si respira. "Ma che fortuna ho ad avere come marito un uomo del genere?!" pensò Kagome voltandosi e mettendo le mani sulle guance che andavano a fuoco mentre un sorriso ebete si apriva sul suo viso.

-Kagome hai bisogno di qualcosa?- chiese Inuyasha perplesso mentre stava a un soffio dall'abbassarsi gli hakama. Da ricordare che sotto gli hakama non aveva assolutamente niente! Nel senso, non aveva altra stoffa per coprire il coso che tutto il genere maschile ha e beh... Kagome aveva comunque diciannove anni, non poteva restare impassibile.

-N-n-no niente... m-mi chiedevo a che punto stessi... r-r-ricordati le mutande!- balbettò tutto d'un fiato e uscendo velocemente dalla stanza, sospirando appena chiuse la porta.

-Kagome! Ma dove sono queste «mutande»?!- urlò Inuyasha dall'interno della camera da letto. "Cavolo, è vero che non sa cosa sono!" pensò la miko allarmata.

I can't stay without you. -InuYashaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora