capitolo 11

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Le reinfilò l'anello e la baciò mentre altre lacrime liberatorie uscirono da entrambi i volti.

Cara mamma,

anzi no, ricomincio! Cara nonna, caro zio e caro bisnonno, da quanto avete potuto capire c'è una novità, molto bella direi: Io e Inuyasha aspettiamo un bambino! Mamma mia sono emozionatissima, quasi non mi sembra vero! Quanto vorrei essere lì, a farmi visitare meglio o fare un'ecografia più avanti. Non posso lamentarmi, sono io che ho scelto di vivere qui. Nel caso ve lo chiedeste sono solo al secondo mese. E poi mamma non scordarti che il pargoletto che tra sette mesi uscirà, riaprirà il pozzo! Quindi lo vedrete molto presto. E poi mi è capitata una cosa davvero molto insolita: Da quando sono incinta i miei poteri spirituali hanno iniziato a venir meno. Non so proprio spiegarmelo.

Mi raccomando rispondimi!

Kagome

p.s.: Sota so che Yuka ogni mese ti chiede di me. Dille questo e vedi che per due mesetti ti lascerà in pace. :)

Un Sota super emozionato uscì di casa. Era l'ultimo giorno di scuola delle elementari e presto sarebbe entrato alle medie, nella stessa scuola della sorella. Ma non solo per quello era emozionato. Mentre passeggiava allegramente per andare a scuola incontrò, tanto per cambiare, Yuka, che gli chiese la fatidica domanda: -Hai notizie di Kagome?-.

–Se ho notizie? Ho una notiziona! La notizia del secolo!- disse eccitato Sota. Yuka lo guardò perplessa: -Ah bene... Che notizia del secolo?- chiese Yuka.

–Semplice no? Kagome aspetta un bambino e io sono uno zio troppo felice!- disse Sota camminando ancora più veloce senza salutare, lasciando sola Yuka. Quando lei realizzò, urlò come una indemoniata e corse fino alla stazione, dove l'aspettavano Eri e Ayumi.

–Ragazzeeee!- chiamò Yuka mentre ancora correva.

–Yuka! Ehi ma che ti è successo, hai il fiatone! Per quanto hai corso?- chiese preoccupata Ayumi mentre Yuka si riprendeva, china con le mani sulle ginocchia. Quando si rialzò, quasi gli occhi brillavano: -Ma che importa per quanto ho corso! Ho una notizia stupenda!- disse la ragazza.

–Cioè?- domandarono all'unisono Eri e Ayumi.

–La nostra cara Kagome diventerà mamma!- disse Yuka soddisfatta. Sentì un tonfo: le mascelle delle due ragazze erano a terra, talmente che erano a bocca aperta.

Tre mesi dopo

-No Kagome, tu ora resti qui, non devi sforzarti!- disse Inuyasha indicandole un posto dove sedersi.

–Andiamo Inuyasha, che sarà mai andare a prendere l'acqua al fiume?!- disse Kagome contrariata mentre si accarezzava la pancia. Era ormai giunta al quinto mese di gravidanza.

–Come "Che sarà mai?"?! Te lo ripeto un'altra volta: non sforzarti!- disse il mezzodemone con un tono che non ammetteva repliche.

–Ma...- protestò Kagome, ma si fermò quando sentì un calcetto da parte di suo figlio.

–Okay, sto ferma solo perché il bambino non vuole che io mi muova!- disse lei con le braccia conserte e l'espressione corrucciata. Inuyasha si avvicinò al ventre di Kagome, si abbassò in modo da guardarlo e disse: -Ma bravo! Vedi che io e te la pensiamo allo stesso modo? La mamma non deve stancarsi!-. Lo faceva molto spesso, parlava al pancione come se suo figlio davvero lo sentisse. Kagome scoppiò in una fragorosa risata e Inuyasha le poggiò una mano sulla pancia. In quel momento il bambino tirò un calcio e Inuyasha spalancò gli occhi: -Inuyasha qualcosa non va?- chiese Kagome.

-Ha-ha tirato un calcio!- disse sconcertato il mezzodemone.

–Il primo calcio che ti rivolge tuo figlio! Non sei contento? Hai sentito che si muove!- disse la miko contenta.

I can't stay without you. -InuYashaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora