capitolo 3

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-Inuyasha...- lo chiamò

–Sì?- rispose lui.

–Tu vuoi che mi metta la veste da miko?-

-K-kagome... ma cosa..?- mormorò spaesato Inuyasha.

-Oh non mentire Inuyasha! Quando Kaede mi ha dato la veste ho visto chiaramente che in te qualcosa non andava, in pratica i tuoi occhi urlavano tristezza! Inuyasha, ormai vivrò qui per sempre e il mio compito è essere la sacerdotessa di questo villaggio. Ma se con la veste da miko ti ricordo troppo Kikyo, allora per te potrei non metterla... Io Inuyasha, voglio farti soffrire il meno possibile.- disse affranta Kagome.

–Kagome! Non dirlo nemmeno per scherzo! Non nego che in quel momento abbia sentito un po' di nostalgia, ma è imparagonabile a quella che ho subito in questi tre anni. Ormai Kikyo è morta, non fa più parte né della mia vita né di questo mondo, ora ci sei tu, Kagome, e non intendo lasciarti andare. Quindi la mia risposta è sì, voglio che ti metta quella veste.- disse Inuyasha.

–Inuyasha...- Kagome lo abbracciò e affondò nella sua veste calda. Si baciarono e si addormentarono l'uno nelle braccia dell'altra.

All'alba del giorno seguente, Inuyasha si svegliò e si accorse che Kagome era ancora appoggiata a lui. Ovviamente per un demone o mezzodemone quattro ore di sonno erano anche troppe, ma lui in quel momento proprio non se la sentiva di svegliarla o di muoversi. Due ore più tardi Kagome si svegliò: -Buongiorno Inuyasha!-

-Buongiorno anche a te bella addormentata!- si diedero un bacetto a stampo e si alzarono. Kagome prese il fagotto datole da Kaede, si mise la veste da miko e sorrise: ora Inuyasha non era più triste.

–Kagome, credo che questo sia tuo...- disse Inuyasha porgendole un libro, -Oh ma questo è... il mio libro di matematica delle medie!- esclamò euforica Kagome.

-E che sarebbero "le medie"?- chiese Inuyasha.

-Ma quindi non l'hai buttato? C'è ancora il mio zaino qui?- chiese a raffica Kagome senza badare alla domanda di Inuyasha.

–Come potrei buttarlo? È tuo, le cose tue non vanno mai buttate! Comunque sì, il tuo zaino è lì.- Fu allora che Kagome scorse il suo vecchio zaino giallo che pareva essere quello di Mary Poppins, non aveva mai il fondo. Ringraziò mentalmente Inuyasha di non essersene liberato, perché quello zaino simboleggiava tutto il viaggio che avevano intrapreso insieme.

–Io vado da Sango per pranzo, tu?- chiese Kagome.

-Oh ehm... vado con Miroku... a fare gli esorcismi ecco!- mentì spudoratamente Inuyasha.

*La sera prima*

-Scusa Inuyasha, ora Kagome è tornata, perché non hai subito fatto... quello?- chiese Miroku mezzo perplesso e mezzo malizioso

–Ah Miroku brutto pervertito, possibile che tu non capisca?! Eppure ti sei sposato anche prima di me, certe cose dovresti saperle.- lo ammonì Inuyasha. –Eh dai Inuyasha cosa aspetti ancora?- chiese Miroku.

–Cosa aspetto? È appena tornata, dannazione! Aspetto di sposarla!- disse Inuyasha orgoglioso.

–Eh?!- esclamò Miroku sputando l'acqua che stava bevendo.

–Esatto proprio così stupido bonzo! Domani devo andare da Totosai, devo fabbricarle un anello che la lasci a bocca aperta!-

-E io che centro scusa?!- chiese Miroku

–Oh beh semplice tu dovrai coprirmi.-

-Ciao Sango!- salutò Kagome entrando nella casa

–Tia Kagome!- salutarono anche Tsubaki e Tsukasa. Kiku emetteva solo alcuni vagiti che esprimevano la gioia di rivederla.

-Ma.. Kagome quello è un kimono da miko?- domandò Sango notandolo, -Ti sta d'incanto!-

-Tì tia bella!- In quell'istante entrò Miroku: -Salve Divina Kagome, ora mi congedo, devo andare a fare gli esorcismi con Inuyasha. Mi dispiace Sango credo che rimarrò via per almeno due giorni.- si rammaricò Miroku con sua moglie.

–Cos'è successo?!- si preoccupò Sango.

–Oh niente, solo che abbiamo avuto molte richieste d'aiuto in zone molto lontane tra di loro.-

-Quindi anche Inuyasha starà via?- chiese Kagome.

-Eh si Divina Kagome, mi duole molto dirvelo, proprio ora che eravate tornata...- disse Miroku con finta tristezza.

–Noo papà non andaeee- Protestarono le bimbe andando ad abbracciare Miroku.

–Vostro padre tornerà presto, ora dobbiamo andare che si sta facendo tardi!- esclamò Inuyasha da fuori.

–Tì tio cane!- e subito Tsubaki e Tsukasa si calmarono. Mentre preparavano il pranzo Kagome e Sango si misero a conversare: -Certo che Inuyasha è proprio un mago con Tsubaki e Tsukasa! Ogni cosa o ordine che dice, le bambine lo fanno con entusiasmo!- disse Kagome.

-Già, pare abbia un talento naturale con i bambini, anche con Kiku, quando c'è Inuyasha lui non piange mai.- Rivelò Sango.

–Veramente?!- esclamò incredula Kagome –Quindi non solo con Tsubaki e Tsukasa?-

-No, chissà che buon padre sarà!- A quell'affermazione Kagome arrossì. Era ovvio che se Inuyasha avesse avuto un figlio sarebbe stato di Kagome, ma al solo pensarci arrossiva, anche perché sapeva bene cosa si faceva per poterne concepire uno.

–Kagome! Sei arrossita?- chiese Sango fingendosi scandalizzata mentre Kagome boccheggiava e sembrava pestare le erbe più velocemente del normale.

Dopo il pranzo Tsubaki e Tsukasa uscirono a giocare con gli altri bimbi del villaggio seguite da Kagome e Sango che teneva Kiku in braccio. Kagome li vedeva giocare in lontananza un gioco a lei noto, ma di cui non ricordava il nome.

–Sango com'è che si chiama questo gioco?- chiese Kagome.

-A dir la verità non me lo ricordo, è da un po' che non ci gioco.-

-Tia, Tia! Vieni a giocare a Kagome Kagome?- la chiamò Tsubaki. Ecco il gioco che tanto odiava perché portava il suo nome. Per quella bimba poteva fare un'eccezione ma avrebbe preferito di gran lunga non giocare. –Tu tei il demone quindi ti metti al centlo.- le spiegò Tsubaki. Kagome si accucciò e si coprì gli occhi con le mani:

Kagome kagome
Kago no naka no tori wa
Itsu itsu deyaru
Yoake no ban ni
Tsuru to kame ga subetta
Ushiro no shoumen daare

Kagome kagome
L'uccello è nella gabbia
Quando, quando verrà fuori?
Nella notte dell'alba
La gru e la tartaruga scivolano
Chi c'è alle tue spalle?

Dopo che i bambini finirono il giro e la filastrocca finì, a Kagome toccò indovinare chi ci fosse dietro di lei: -Alle mie spalle c'è... Rin!- disse Kagome.

–Wow signora Kagome, come fate?- chiese la bambina sorpresa.

–Non lo so, lo so e basta.- disse Kagome sorridendo. Ed ecco che si ripeteva la stessa scena di tanti anni prima in cui Kagome giocava a Kagome Kagome e tutti si meravigliavano.

–Mamma, mamma! Gioca anche tu!- propose Tsukasa. Sango diede Kiku a Kagome, si mise al centro e ricominciarono a recitare la filastrocca.

Inuyasha era giunto dal figlio di Hosenki, che nel frattempo si era destreggiato e prese due pezzi di puro rubino. Sarebbe stata la pietra da incastonare nell'anello.

*angolo di Terry:

ciao a tuttiiii e grazie per le visualizzazioni! Ecco a voi il capitolo 3 fresco fresco. Per quanto riguarda la filastrocca decidete voi se leggerla in giapponese o in italiano. La traduzione l'ho trovata su wikipedia :P Spero che questo parto capitolo vi sia piaciuto e alla prossima!

Terry

I can't stay without you. -InuYashaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora