–Che genere di effetti collaterali?- domandò la miko preoccupata.
–Una specie di diluvio universale in tutta la città in cui vive la tua famiglia.- disse Shippo.
–Cosa?!-
«...e ora le notizie del meteo. Per tutta la durata della settimana ci sarà tempo soleggiato in tutta la regione con qualche nuvola al nord. Tempo perfetto per fare qualche gita al mare nel fine settimana. Godetevi questo soleggiato settembre!»
-Perfetto, l'ideale per poter fare una gita con i miei compagni di classe! Credo che sarebbe il caso di proporlo alla signorina Koigakubo...- disse Sota dopo aver visto il notiziario.
–Mamma!- chiamò Sota a gran voce.
–Sì?- rispose lei dalla cucina.
–Che ne dici se questo weekend io e la mia classe andassimo un po' al mare?- chiese il bambino speranzoso.
–Al mare? Non se ne parla! Non vedi che il cielo si è annuvolato?- disse la signora Higurashi perplessa.
–Annuvolato? Ma come, ho appena visto il notiziario e ha dato sole per tutta la settimana!- replicò lui. Poi guardò fuori alla finestra e si accorse che effettivamente il cielo si era ingrigito parecchio, rispetto a qualche ora prima che era limpidamente azzurro. D'un tratto sentì un tuono e successivamente uno scroscio seguito dal rumore di milioni di gocce che cadevano al suolo. Stava piovendo. Anzi era un vero e proprio acquazzone.
–Oh andiamo che sfortuna!- si lamentò Sota imprecando.
–Sarà un temporale passeggero, è comunque appena finita l'estate.- constatò la signora Higurashi.
–Sì, spero che sia così.- disse Sota sbuffando.
-Cosa?!- esclamò Kagome incredula -E quella cavolo di pioggia non se ne andrà finché non sconfiggeremo Akuma?!- disse furiosa cercando qualcosa da poter colpire. Nel frattempo Inuyasha era ritornato al suo solito aspetto da mezzodemone, ciò non toglie che si era praticamente nascosto dietro a Sango data la inaspettata sfuriata della moglie.
–Credo che dovresti avvertire tua madre su questo fatto.- disse Shippo.
–E come faccio? Se le mando una lettera di sicuro si bagnerà sotto il Goshinboku!- disse la miko che aveva perso ormai tutte le speranze.
–Su su, non ti abbattere Kagome.- disse una vecchia voce.
–Vecchia Kaede!- esclamò Kagome.
–Puoi sempre mandare uno shikigami. Con un po' di energia in più potrai mandarlo anche dall'altra parte.- disse la vecchia miko sorridendo.
–Davvero? Potrei farlo sul serio?- chiese Kagome sorpresa.
–Sì, basta che evochi uno shikigami come hai sempre fatto e ti concentri per bene dove vuoi che vada. Ovviamente se devi mandarlo nella tua epoca, ci metterà molto di più ad arrivare.- disse Kaede per poi ritornare a soccorrere i feriti. "Mh... dovrei provare..." si disse Kagome. Poi come risvegliatasi da uno stato di trance, rivolse la parola alle persone che, ahimè, avevano partecipato a quella battaglia.
–Inuyasha... tutto a posto? Sei in te vero?- chiese Kagome.
–Si certo Kagome, sta tranquilla.- disse il mezzodemone sorridendole amorevolmente e accarezzandole una guancia.
–Miroku, Sango, state bene? Nulla di rotto?- chiese la miko preoccupata. Ma appena pronunciò quelle parole vide il povero monaco che si teneva una spalla e aveva l'espressione dolorante.
–Miroku!- urlò Sango quando lo vide in quello stato.
–Diamine... prima non ce l'avevo questa ferita!- imprecò Miroku cercando di rialzarsi ma cadendo rovinosamente.
–No caro non sforzarti...- mormorò Sango tenendolo in piedi.
–Portalo a casa nostra, così potrò vedere cos'ha.- disse Kagome aiutando Sango a portare Miroku. Una volta a casa Miroku si accorse che il dolore era diminuito.
-Strano... il dolore è quasi cessato.- disse il monaco sorpreso.
–Che?-
-Secondo me il responsabile è Akuma. Quando eri vicino al pozzo, dove appunto risiede quell'essere, ti stavi praticamente contorcendo dal dolore, invece adesso stai meglio. Forse se stai lontano dal pozzo è meglio.- disse Inuyasha guardando il monaco severo.
–Ma no! Insomma chi ti aiuterà in battaglia?!- esclamò Miroku contrariato.
–Ascolta, non sappiamo il motivo per la quale ti è venuto questo dolore per colpa di quel demone che nemmeno sto a nominare, non puoi rischiare la vita, hai tre figli e una vita felice, non puoi arrischiarti a perdere così tanto! Ora finché questa cosa non sarà del tutto chiara, ti vieto di avvicinarti al pozzo, intesi?!- disse Inuyasha con un tono che non ammetteva repliche.
–Ma...- cercò di parlare lui, ma Sango lo guardò supplicante: aveva perso quasi tutte le sue persone care, non poteva rischiare di perdere l'unica che le era rimasta. Poi il monaco guardò le figlie che correvano verso di lui piangendo e il pargoletto a sua immagine e somiglianza che lo guardava.
–E va bene.- sospirò facendo aleggiare l'ombra di un sorriso.
–Venite principesse!- esclamò Miroku allargando le braccia per accogliere in un abbraccio Tsubaki e Tsukasa.
–Papààà!- esclamarono a loro volta le gemelle.
-Bene, vediamo se riesco a generare uno shikigami intanto...- disse Kagome tra sé e sé mentre si posizionava davanti al Goshinboku. Si concentrò in un modo che non aveva mai provato prima e apparve la bambina col kimono giallo.
-Kiiro chan!- esclamò Kagome.
–Signora Kagome non vi sconcentrate!- disse lo shikigami. Kagome si concentrò ancora di più e si immaginò il tempio Higurashi, la sua casa, la mamma.
–Vai Kiiro chan!- esclamò la miko. Allora la bambina venne inglobata dall'albero sacro.
-Riferisci tutto ciò che devi alla mamma!- esclamò Kagome prima che lo shikigami scomparisse nell'albero.
Il nonno di Kagome stava facendo, se così si può chiamare, un esorcismo fuori casa, mormorando preghiere incomprensibili. All'improvviso davanti a lui comparve una bimba con un kimono giallo che gli stava sorridendo.
–AAAAAH!!- Urlò terrorizzato il vecchio sacerdote saltando all'indietro con un ventaglio bianco e tantissimi o-fuda tra le mani.
–Vai viaaaaa, qualunque essere tu sia!- esclamò il sacerdote. La bimba, mantenendo sempre il suo sorriso rispose.
-Io sono Kiiro chan!-. Il nonno smise all'istante di gridare come un ossesso e la guardò meglio.
–Kiiro chan?- chiese.
–Sì, mi manda la somma Kagome!- esclamò lo shikigami.
–Papààà! Vieni dentro, non stare sotto la pioggia!- urlò una voce dall'interno della casa. La signora Higurashi uscì di casa e vide il nonno scioccato che parlava con una bimba alquanto strana.
–E-e... tu chi sei?- chiese la signora.
–Io sono Kiiro chan!-
Una settimana dopo
-Inudaiki vieni qui!- esclamò Kagome richiamando il figlio che si era allontanato.
–Inudaiki!- lo richiamò ancora.
–Ehy marmocchio dove credi di andare?- disse Inuyasha prendendolo in braccio mentre correva, ridendo.
–Papà!- squittì Inudaiki cercando di scappare. Kagome guardava il tutto sorridendo ma ad un tratto il suo stomaco fu colpito da un leggero senso di nausea.
Quel senso di nausea.
*Angolo di Terry:
Ma ciaooo belli della ziaaa! (cit. Mara Venier). Ecco qui un capitolo intermedio, con alcuni momenti dolci tra Miroku e Sango, che mi mancavano a dir la verità. Allora come avrete letto nell'annuncio ho tradotto "Asatte" e prestissimo ci sarà, anzi che ne dite se lo metto subito? Mi raccomando leggetelo. Ultima news, presto metterò la nuova copertina!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima!
Terry
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I can't stay without you. -InuYasha
FanfictionIl pozzo finalmente si é aperto e Kagome puó, dopo tanto tempo, tornare dal suo adorato mezzodemone. Gioie e emozioni colorano la vita della giovane miko, ma non tutto è rose e fiori e un demone maligno interromperà la quiete del villaggio Musashi...