capitolo 25

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–Dobbiamo sembrare una normalissima famiglia giapponese, quindi abituati!- esclamò Kagome uscendo di casa. "E ora cerchiamo quelle tre!"

-Ehi Kagome non dimentichi niente?- chiese la signora Higurashi fermando i due coniugi che avevano appena messo piede fuori dall'uscio. Li raggiunse trascinandosi dietro un oggetto a quattro rotelle molto utile alle mamme.

–Oh ma è un passeggino! Grazie mamma, non sono abituata.- disse facendo una risatina e poggiandoci Inudaiki, agganciandolo doverosamente con le rispettive cinghie. Era un modello duo reversibile con quattro ruote con diverse funzioni, quali girarsi o bloccarsi. Era di stoffa blu e grigio, con la tendina che si poteva abbassare a alzare dietro. Dopo che Inudaiki si era messo a suo agio nella sua nuova confortevole dimora adatta a schiacciare un pisolino, partirono, cercando quelle tre ragazze che di lì a poco, vedendoli, o avrebbero avuto un infarto, o si sarebbero chieste se la sera prima avessero bevuto. Camminarono, girando un po' per le vie di Tokyo alla loro ricerca. La gente lì vicino, li guardava straniti, chiedendosi quanti anni avesse quella ragazza che trascinava tranquillamente un passeggino contenente un bambino, che guardava circospetta ogni angolo di ogni via, banco del pesce o konbini e del motivo per la quale il suo compagno avesse i capelli color argento. All'improvviso una giovane donna con le buste della spesa si avvicinò cauta a loro due.

-Scusa... ma tu sei maggiorenne?- chiese la donna riferendosi a Kagome. La miko la guardò perplessa.

–Sì perché?- chiese Kagome spaesata continuando a guardarsi attorno.

–Se posso permettermi quanti anni avete di preciso?- chiese sempre la ragazza temendo una brutta reazione.

–Beh io ho diciannove anni e lui... eehm.. duec.. no! Ventuno!- disse Kagome agitata, mentre stava per rivelare la vera età di Inuyasha.

–Veramente io...- mormorò Inuyasha.

–Sì lo so tesoro che stai per compierne ventidue, ma va bene anche così!- disse Kagome nervosa.

–Oh ma siete giovani... alquanto, vedo.- disse lei, buttando l'occhio su Inudaiki.

–Eh sì...- disse Kagome ridendo nervosamente -Sono tante buste quelle; ti serve una mano?- chiese Kagome guardando le innumerevoli buste di plastica con stampato il logo del konbini.

–Oh beh sì, ma avete il bambino, vi recherei troppo disturbo...- disse insicura la ragazza.

–Ma no dai, nessun problema! Ti aiuterà Inuyasha...- disse guardando il marito mentre il suo sorrisino nervoso sembrava tradurre un "Vero?!". Inuyasha sbuffò e prese le buste con entrambe le mani, guidato dalla ragazza che li accompagnava verso la sua macchina. Quando arrivarono lì, il mezzodemone ripose le buste a terra.

–Ti ringrazio davvero molto.- disse la ragazza facendo un lieve inchino di ringraziamento, per poi pigiare il bottone del suo telecomandino per far aprire l'auto. Aprì la portiera, nel fare questo però, le cadde il libretto scolastico che era appoggiato sul cruscotto. Imprecando lo raccolse, ma Kagome riuscì ugualmente e leggere ciò che c'era stampato sopra. "Università Todai... La stessa che frequentano Yuka, Eri e Ayumi!" pensò sconcertata la miko.

–Scusa un attimo!- disse affannata Kagome mentre la donna era in procinto di premere sull'acceleratore.

–Sei della Todai vero? Conosci per caso tre ragazze di nome Yuka, Eri e Ayumi?- chiese speranzosa la miko.

–Oh sì, quelle ragazze del secondo anno... sono appena uscite da scuola, dovrebbero essere alla stazione..- non finì di parlare che i coniugi col bebè volarono in direzione stazione.

–Hey ma che ti è saltato in mente?! Io non ho ventun anni!- disse Inuyasha mentre correvano.

–Scusa volevi forse dire che ho sposato un ultra bicentenario?!- esclamò Kagome linciandolo con lo sguardo.

–Ringrazia che non ti mando in quel posto.- sibilò Kagome imbarazzata.

–Ah? In che posto?- chiese lui perplesso. Kagome sospirò.

-A cuccia!- e Inuyasha si schiantò a terra.

Grazie alla velocità di Inuyasha e una strada secondaria, riuscirono ad arrivare appena prima della comparsa della scritta al neon che annunciava l'arrivo del treno dalla Todai. E le vide: quelle tre ragazze chiacchierone e impiccione che non aveva sentito negli ultimi anni e le erano mancate tanto.

–Rimani qui e non muoverti.- disse Kagome cercando di non ridere per la sorpresa che era in procinto di fare. Andò dietro a Yuka e le mise due mani sugli occhi, mentre le altre erano andate già avanti.

–C-chi è?- chiese spaesata Yuka tastando le mani che le oscuravano la visuale.

–Ah non lo so... dimmelo tu.- disse Kagome ridacchiando. Yuka sussultò si girò e vide Kagome sorridente. Sussultò ancora di più vedendola così e la abbracciò.

-Kagome! Cavolo ma dove sei stata?!- urlò Yuka attirando l'attenzione delle amiche che si erano allontanate. Eri e Ayumi si girarono sconcertate e si fiondarono sulla miko, abbracciandola anche loro.

–Kagome ci sei mancata tantissimo!- disse Ayumi.

–Ma sei da sola?- chiese Eri guardandosi attorno.

–No ci sono anche Inuyasha e Inudaiki con me.- A quell'affermazione il cuore di Yuka quasi perse un battito. Sorrise contenta e le tre ragazze si fecero guidare dalla miko, in mezzo alla folla. Finalmente dopo cinque minuti abbondanti videro una figura dai capelli lunghi che si copriva insistentemente il naso.

–Kagome! Questa puzza di non so cosa è davvero nauseante!- si lamentò lui mentre teneva il passeggino. "Ha l'olfatto sviluppato... Ci credo che la puzza di benzina gli faccia schifo..." pensò Kagome ridacchiando.

–Tesoro, meno male che non ti sei mosso!- esclamò la miko abbracciandolo. Uscirono dalla stazione e andarono in un posto più tranquillo. Inudaiki era ancora nel passeggino e guardava curioso ogni persona o oggetto che non aveva mai visto nell'epoca sengoku. Uomini che vendevano zucchero filato rosa, bambini che correvano con lecca lecca colorati in mano, mamme che trascinavano passeggini, uomini d'affari trafelati. Una panchina: "Sarà mia." Pensò Kagome sogghignando. Si sedettero tutti lì e Kagome tirò un sospiro di sollievo.

-Santo Cielo che camminata!- disse accasciandosi stremata sulla panchina mentre Yuka, Eri e Ayumi ridevano.

–Inudaiki vuoi giocare?- chiese Inuyasha al figlio. Il piccolo rise, facendo intenerire le tre ragazze.

–Oooh che carino!- disse Ayumi congiungendo le mani e gli occhi a stella. Kagome sorrise, slacciò Inudaiki e gli fece fare qualche passo. Camminò tentennando un po' con le mani avanti, rischiò di cadere, ma venne afferrato prontamente da Yuka, che a sua volta lo prese in braccio. Il bimbo rise.

–Sta attento piccolino!- esclamò Yuka ridendo.

*Angolo di Terry:

So che il capitolo è corto, ma tutta sta settimana non ho avuto ispirazione e... scusate :D

Terry

I can't stay without you. -InuYashaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora