capitolo 16

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La miko lo prese in braccio e lo mise nel futon, poi si sdraiò vicino a lui. Almeno quella sera avrebbero fatto sonni tranquilli.

L'ormai noto pianto ridestò Kagome dal mondo dei sogni. Mugugnò infastidita e aprì con fatica gli occhi. Con la mente ancora annebbiata vide Inudaiki che piangeva e Inuyasha che cercava di calmarlo cullandolo. Stava per richiudere gli occhi quando un innato senso del dovere la fece mettere seduta, ritrovandosi completamente sveglia.

–Ah buongiorno Kagome!- disse Inuyasha mentre ancora cullava il bimbo.

–Buongiorno Inuyasha.- disse Kagome sbadigliando per poi sorridere.

–Da quanto tempo siete svegli?- chiese la miko alzandosi. Si alzò anche Inuyasha e Kagome tolse il futon.

–Non saprei, più o meno tre ore.- disse Inuyasha dubbioso.

–Inudaiki era già sveglio a quell'ora?!- domandò Kagome incredula.

–Già, secondo me i dentini gli davano fastidio, però non ha pianto. Ora non so perché ha iniziato a farlo.- spiegò Inuyasha muovendo dolcemente Inudaiki. Kagome aprì delicatamente la bocca del pargolo e vide i due dentini inferiori, le gengive molto arrossate e due puntini bianchi sulla gengiva superiore.

–Ah ecco svelato il mistero, gli stanno crescendo le zanne!- disse soddisfatta la miko.

–L'effetto del miele si è esaurito, ecco perché ha iniziato a piangere all'improvviso. Dovrei fargli qualcosa di più efficace...- disse Kagome rimuginando. Uscì di casa lasciando il mezzodemone perplesso e il pargoletto ancora piangente. Dopo alcuni minuti ritornò con dei mazzi di erbe e dell'acqua. Accese il fuoco, ci poggiò un recipiente con l'acqua e mise le erbe.

–Ecco fatto, ho messo l'erba gatta e la camomilla, in modo da fare l'infuso. Quando sarà pronto devo lasciarlo raffreddare.- disse Kagome rimestando l'acqua.

–Eh? Ma che devi fare?!- chiese Inuyasha spaesato mettendo Inudaiki sulla spalla e dandogli delle pacche sulla schiena in modo da calmarlo.

–Vedrai, con questo metodo che mi ha suggerito mia madre, Inudaiki si sentirà molto meglio!- disse Kagome saltellando contenta.

–L'unica pecca è che ci metterò molto a prepararlo, quindi direi che per il momento posso fargli il massaggio con il miele, così da farlo smettere di piangere per un po'.- disse la miko prendendo il miele.

–Okay piccolo ora fai aaaaah...- disse Kagome ridacchiando.

–Aaaaah...- disse Inudaiki aprendo la bocca. Con le dita impiastricciate di miele, Kagome fece subito il massaggio al bimbo che si calmò quasi subito. Dopo chiuse la bocca, sorrise e si asciugò le lacrime.

–Bravo bambino!- disse Kagome prendendo il bimbo dalle braccia di Inuyasha.

–Dove vai Kagome?- chiese Inuyasha vedendo la miko che si avvicinava all'uscio.

-L'infuso ci metterà molto per cuocersi, meglio prendere una boccata d'aria.- disse Kagome prendendo la tracolla e mettendoci Inudaiki, ma mentre stava per uscire si ricordò una cosa e sussultò.

-Oh ma certo, che stupida!- disse la miko portandosi la mano sulla fronte. Prese un omino di carta e generò uno shikigami, una bambina con due codini castani, un kimono giallo e un faccino sorridente.

-Kiiro chan, noi usciamo, puoi tenere d'occhio l'infuso e ci chiami quando è pronto?- disse dolcemente Kagome alla bambina.

–Certo!- disse Kiiro chan sorridendole. La miko e il mezzodemone uscirono di casa e si incamminarono per il villaggio.

I can't stay without you. -InuYashaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora