Sono trascorsi sei giorni da quando sono atterrata a Parigi. Sei giorni in cui la mia mente sembra essere tornata alla mia vecchia vita terrestre. Niente universo, niente caos, niente Willy.
Sto benissimo qui. Ogni giorno, proprio come una volta, ho Sophie accanto a me, la persona che conosco da quando eravamo delle marmocchie di sei anni, pronte per il primo giorno di scuola elementare, e siamo state costrette a sederci negli ultimi due banchi in prima fila, quelli che tutti i bambini avevano scartato a priori. Da quel momento lei è sempre stata la mia migliore amica, la ragazza di cui mi fido di più al mondo.
Cinque mesi fa mi ha detto che non sarebbe riuscita a continuare a frequentare l'università insieme a me per le sue difficoltà economiche. Il mondo mi era crollato addosso. Volevo aiutarla in qualche maniera, non potevo permetterle di abbandonare gli studi, di dividerci dopo tutti quegli anni trascorsi nei medesimi istituti. Così le ho offerto un lavoro come pet sitter: sapevo che era vietato portare animali in centrale – sono vietati anche criceti e pesci di qualsiasi colore – perciò le ho chiesto di badare a Gordon, il mio labrador nero di due anni, durante il mio lungo soggiorno sulla luna. Gordon è stato trattato come un re e ne sono molto contenta. E ovviamente Sophie non ha rinunciato agli studi grazie al compenso che riceve dai miei genitori.
Mi è mancato tutto di Parigi nonostante ci sia nata e l'abbia vista ogni giorno per ventitré anni. Mi sono mancati i soliti posti in cui passavo il tempo, per esempio il parco di Champ-de-Mars dove due giorni fa ho fatto un pic-nic con i nostri amici, i quali mi hanno tempestato di domande sulla mia esperienza nella centrale di polizia spaziale e desideravano che raccontassi i dettagli in merito al mio lavoro. Mi mancavano persino i turisti che affollano le vie del centro di Parigi; parlare il francese in giro, con Sophie – nella centrale utilizziamo solo l'inglese date le diverse provenienze dei membri e non – e ammirare il simbolo della mia città, la Tour Eiffel, soprattutto la sua suggestiva illuminazione notturna. Ovviamente, non meno importante degli altri punti, mi è mancato il cibo.
Abbiamo appena finito di pranzare in un fast food nei pressi degli Champs-Elysées. Sophie è al mio fianco, sul ponte Alexandre III mentre osserviamo il panorama che si estende davanti a noi. L'odore delle acque della Senna arriva fino alle mie narici. Con una mano stringo il collare di Gordon, che si è sdraiato a terra sfinito dalla camminata.
«Dalle finestre del mio alloggio posso solo sognare di vedere tutto questo...» dico io, lasciandomi cullare da una leggera aria fresca che mi sta accarezzando il viso. C'è un sole magnifico.
I capelli biondi di Sophie ondeggiano. «Eppure mi fai venire voglia di prenotare un viaggio quando dici così! Deve essere una vera figata vivere nello spazio. Per me l'universo è ancora un mondo ignoto.»
«Dai, vieni a trovarmi, puoi stare nel mio alloggio.»
«Sei matta? Non ho abbastanza soldi da permettermi di comprare un biglietto per Aramis. Con i risparmi che ho messo da parte non sono in grado neppure di acquistare un volo per il Giappone!» Tira un sospiro rassegnato. «Ah, la mia amata Tokyo dovrà attendere almeno altri due anni...»
«Posso regalarti io il biglietto per Aramis.»
«Assolutamente no, Eva. Non mi piace la carità.»
«Ma si tratterebbe di un regalo!» insisto, anche se Sophie mi incenerisce con lo sguardo, costringendomi a stare zitta. Sotto di noi un traghetto gremito di turisti sta attraversando la Senna.
Mi giro indietro sentendo le risate accorate di un gruppo di ragazzi che passeggia sul ponte. Il mio cuore fa un sobbalzo per l'improvvisa sorpresa: fra loro c'è Dominic.
Eva, ma che diamine stai dicendo? Sì, uno di loro, in effetti, ha gli stessi capelli ribelli e scuri della zanzara, ma non è lui. Non potrebbe mai essere qui, a Parigi.
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Your Galaxy Bodyguard (since 2099)
RomanceChi non vorrebbe trovarsi nel 2099 e trasferirsi in una centrale di polizia spaziale, vivendo così in un'altra galassia nell'universo più profondo? Non Eva Morin, che vorrebbe assolutamente tornare a casa, sulla Terra. Ma adesso vive insieme a sua z...