«Willy è stato ferito a un braccio, o meglio, tu lo hai ferito a un braccio. Perciò dovrebbe risultare semplice da individuare se è realmente un membro della centrale» riflette Joseph, seduto sulla sua sedia di pelle.
Questa mattina mi trovo nel suo ufficio, siamo soltanto noi due. Mi ha convocato per discutere riguardo la vicenda accaduta il giorno precedente, ci sono alcuni dettagli che non abbiamo trascurato.
Io sono seduta dal lato opposto della scrivania. «Mi domando come poteva sapere che tu avessi mentito. Sesto senso? Lui ha affermato che non si fidava di te, e okay, la tua scusa sulla mia fuga poteva essere sospetta. Ma c'è qualcosa che non mi quadra...»
«Hai ragione. Però nemmeno Willy ha tutti i torti: io sentivo che non si fidava pienamente di me. Dopotutto sono pur sempre il fratello di Dominic.»
I punti sotto il cerotto mi tormentano un po', ma il dolore è sopportabile. «Come procediamo?»
«Per il momento controllerò chiunque dovesse prendere un giorno di malattia o chi mostra un evidente problema al braccio. Willy dovrà saltare fuori prima o poi. Però, Eva, tieni conto anche della possibilità che Willy non sia un nostro dipendente.»
«Conosce praticamente ogni cosa di questo posto...»
«Be', non è detto che qualcuno dei nostri non stia facendo la spia proprio a Willy.»
Effettivamente non ci avevo pensato. Prima di scoprire il piano di Joseph, sono sempre stata convinta che potesse trattarsi solo ed esclusivamente di un membro della centrale. Ma potrebbe benissimo non esserlo, proprio come aveva accennato mia zia. Se fosse così, sarebbe più difficile risalire alla sua vera identità. Oppure...
«Potremmo effettuare un test del DNA.» Batto un pugno sulla scrivania. «C'era il suo sangue sul pavimento dell'ufficio amministrativo oltre al mio. Se qualche addetto alle pulizie non ne ha eliminato ogni traccia basterebbe prelevarne un campione. Sarebbe un'ottima maniera per smascherarlo.»
«Se non è stata eliminata alcuna traccia. Il pavimento è stato pulito.»
«Qualche straccetto ancora sporco?» Accidenti, era una buona idea.
«Provo a informarmi, non è male la tua strategia. Come sempre, del resto. Saresti una brillante risorsa nella polizia in futuro.»
Rispondo con un sorriso.
Joseph me lo cancella dalla bocca in un battibaleno. «Che cosa stavate facendo tu e Dominic nell'amministrazione, per giunta dopo l'orario di chiusura?» Mi fissa con quei suoi occhi neri e profondissimi. «Lui è stato piuttosto vago, ha raccontato che dovevi cercare una cosa...»
Fantastico. Dopo l'azione incosciente del suo fratellino, ora gli toccherebbe uccidere me se sapesse che dovevo svolgere un incarico per Roxane.
Esco dall'ufficio di Joseph cinque minuti dopo e mi avvio verso gli ascensori. Me la sono cavata: gli ho detto che Roxane aveva dimenticato una cosa che le avevo prestato. Joseph ha domandato che cos'era? e mi sono trattenuta dal dirgli che si stava intromettendo nei miei affari. Ma so molto bene che lo ha fatto apposta. Non si fida più di me come prima da quando ho collaborato alla questione della navicella.
Vengo bloccata da una voce familiare dopo aver mosso soltanto tre passi fuori dall'ufficio.
«Di che cosa stavate parlando?»
Salto dalla paura. Attaccato alla parete esterna c'è un ragazzo con una giacchetta di jeans che mi sta guardando.
Dominic. Appena lo riconosco percepisco un tuffo al cuore.
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Your Galaxy Bodyguard (since 2099)
RomanceChi non vorrebbe trovarsi nel 2099 e trasferirsi in una centrale di polizia spaziale, vivendo così in un'altra galassia nell'universo più profondo? Non Eva Morin, che vorrebbe assolutamente tornare a casa, sulla Terra. Ma adesso vive insieme a sua z...