La lezione di stamattina con Miles è stata un vero schifo. Lui non ha fatto altro che piagnucolare tutto il tempo per essere stato scaricato da mia zia.
«Non posso accettare questo rifiuto...» ha continuato a lamentarsi, un neonato in preda a una crisi di pianto sarebbe stato più sopportabile. «Guardami! Che cos'ho che non va? Una volta eravamo felici!»
«Miles, ascolta» cerco di parlargli sopra mentre lui mi stritola le mani. Siamo seduti su una panchina della palestra. «Vi siete lasciati da mesi, ormai, e di comune accordo. Eravate diversi. Qual è il senso di ricominciare?»
«È stato uno sbaglio, abbiamo preso la decisione troppo velocemente!» si lagna. «Eva, per favore, falla ragionare.»
«Ci ho provato, ma lei ha la testa per aria. Forse sta frequentando un altro uomo.»
Non avrei dovuto dirglielo, cavolo. Miles si mette sull'attenti raddrizzando la schiena e inizia a delirare: «Eva, devi scoprire assolutamente chi è! Non posso permettere a chiunque sia di appropriarsi del mio bottino!» Il suo bottino? «Fallo per me! In cambio non dovrai pagare le mie lezioni.»
«Ma Miles, sono già gratis...»
«Ti prego, ti preeego» insiste, non posso negare che sia davvero angosciato. Mi sta fissando così intensamente che non sarò in grado di rifiutare. Sotto l'ammasso di muscoli e addominali è una persona tanto sensibile e carina.
Quindi gli prometto che indagherò sul presunto uscente di mia zia. Sinceramente sono curiosa anche io di capire se ha una nuova fiamma.
Mi dirigo nell'alloggio di Dominic, evitando di tornare a casa per farmi una doccia visto che Miles era notevolmente a pezzi per concentrarsi sulla lezione e sono andata via dalla palestra senza aver mosso nemmeno un mignolo. Quando lo scarto umano mi vede all'ingresso, infatti, domanda: «non avresti dovuto terminare la lezione fra un'ora?»
Entro in casa sospirando. «Sì, peccato che Miles abbia pianto come una fontana per trenta minuti buoni a causa di mia zia, che non vuole ricominciare a frequentarlo.»
«Uh, brutto colpo. Miles è un tipo emotivo.»
«Sono stata costretta a promettergli di scoprire se lei si vede con qualcuno, il che è molto probabile.» Stringo ancora fra le dita il borsone chiuso e immacolato.
«Be', mi spiace per la tua lezione. Perché sei venuta qui?»
Dopo aver abbandonato la palestra avevo bisogno di incontrarlo per comunicargli la mia partenza per la Terra. Imminente, poiché mia zia ha trovato un viaggio economico valido soltanto per stasera.
«Ricordi i miei incubi su Willy e la pressione che sento sulla pelle in questo periodo? Ieri ne ho discusso con mia zia dopo un sogno terribile e mi ha consigliato di trascorrere qualche giorno a Parigi. Perciò, questa sera tornerò a casa mia.»
Seguono dei secondi di silenzio tombale.
«Ah.»
«Lo so, è una partenza frettolosa...»
«Direi. Perché hai bisogno di ritornare a Parigi?»
«Per riprendermi, per riposare la mente dallo stress di questo lavoro. Non so per quanto resterò. Quindi potrebbero assegnarti una nuova guardia del corpo.»
«Spero sia almeno più divertente e interessante di te.»
Gli tiro un pugnetto sul braccio. Non sembra averla presa male nonostante il mio poco preavviso, anzi, pochissimo.
Dominic non ha ancora fatto colazione, allora usciamo dal suo alloggio per andare in caffetteria. Inspiegabilmente, come se disponesse di un radar che intercetta gli spostamenti di Dominic, Vanessa ci sta venendo incontro.
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Your Galaxy Bodyguard (since 2099)
RomansaChi non vorrebbe trovarsi nel 2099 e trasferirsi in una centrale di polizia spaziale, vivendo così in un'altra galassia nell'universo più profondo? Non Eva Morin, che vorrebbe assolutamente tornare a casa, sulla Terra. Ma adesso vive insieme a sua z...