Dominic avanza imperterrito verso l'ascensore nei pressi dell'amministrazione. Io sto cercando di raggiungerlo prima che possa davvero convincersi che io sia una stronza.
Onestamente comprendo la sua reazione furiosa. Mi ha seguito pensando sicuramente che gli stessi nascondendo qualcosa di banale e, quando mi ha visto con Roxane, magari ha creduto che le avrei parlato di qualche mia paranoia. Invece ha udito tutt'altro che una cazzata.
L'ingresso scorrevole dell'ascensore si spalanca. Lui entra alla svelta e schiaccia un pulsante. Adesso sono piuttosto vicina per vedere che ha schiacciato il bottone touchscreen che conduce al quinto piano. Senza il minimo dubbio vorrà dirigersi da suo fratello, per urlargli contro un mare di brutte parole.
Con uno scatto felino riesco a intrufolarmi nella cabina dell'ascensore, pochissimi secondi prima che le porte si chiudano. Ogni tanto la fortuna è dalla mia parte.
Finalmente mi fermo, mentre l'ascensore è partito per il quinto piano. Sto ansimando per l'inseguimento a cui mi ha sottoposta.
Dominic distende il braccio per premere il comando di blocco, vorrà farmi uscire, ma io glielo impedisco. «Ascoltami, Dominic, ti prego!»
«Che cosa dovrei ascoltare ancora da te? Altre menzogne?» risponde urlando. «Oppure ci sono altri segreti che non puoi assolutamente rivelarmi ma di cui Roxane è già stata informata? Eh?»
I miei nervi saltano, il mio autocontrollo è arrivato al limite. La diga che conteneva la mia tensione scoppia, travolta dalla sua potenza.
«Credi che avessi davvero intenzione di mentirti?» esclamo, la voce si è amalgamata alle lacrime che mi scendono copiose sulle guance. Sto piangendo di nuovo davanti a lui. «Credi che sia stato semplice accettare di non dirti niente? Io sto toccando il fondo, Dominic! Ieri ho visto mia zia piangere per la prima volta. Per me, per tuo fratello. Ho capito quanto sia complicata questa situazione. Ho paura, cazzo, non mi sento più in grado di poter fronteggiare Willy. Se è riuscito a piegare addirittura Joseph, io non ho alcuna speranza! Non sto giocando a tenerti nascoste le cose, ma tento di proteggerti come ho fatto finora!»
Mi asciugo gli occhi che sono ormai due cascate e scrollo la testa. «Ho paura... troppa paura...»
E mi dispiace aver perso il mio self-control, che è già precario.
Dominic si avvicina di colpo e le sue braccia mi avvinghiano contro il suo corpo.
«Scusami, scusami» ripete mentre mi stringe molto forte, «perdonami» mormora nel mio orecchio. «Sono stato troppo impulsivo, ero accecato dalla rabbia...»
Mi abbandono nel suo calore, sul suo petto, lasciando scivolare l'angoscia e tutto ciò che mi opprime da ieri sera. Ancora una volta ho la conferma che il mostro non è realmente così insensibile come lo descrivo.
Quando alzo il viso per guardarlo, lui mi asciuga alcune lacrime con un dito.
«Credimi, non volevo farti piangere...» è sincero. «Sono solo... non lo so.» Infila una mano fra i capelli e li mette in disordine. «Non so cosa pensare, non so che cosa devo fare... Queste rivelazioni mi hanno sconvolto. Sapere che mio fratello è stato minacciato da Willy, sapere che sia un suo complice! Io... non immaginavo un retroscena del genere.»
Se questa storia è difficile per me, per lui deve essere un incubo. Anche per questo motivo lo avrei tenuto all'oscuro. Non mi va di vederlo soffrire.
L'ascensore è giunto al quinto piano e sta attendendo che noi usciamo da almeno un minuto. Prima di sbucare fuori dalla cabina, afferro una mano di Dominic. «Andiamo a parlare con Joseph. Insieme.»
STAI LEGGENDO
Your Galaxy Bodyguard (since 2099)
RomanceChi non vorrebbe trovarsi nel 2099 e trasferirsi in una centrale di polizia spaziale, vivendo così in un'altra galassia nell'universo più profondo? Non Eva Morin, che vorrebbe assolutamente tornare a casa, sulla Terra. Ma adesso vive insieme a sua z...