Love never fall

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-Jessi svegliati! É tutto apposto- mi disse Dan scuotendomi. Mi risvegliai sudata con gli occhi pieni di lacrime. Lo guardai per assicurarmi che fosse davvero lui, poi mi buttai fra le sue braccia.

-Ho s...sognato c...che eri m...morto- dissi fra un singhiozzo e l'altro.

-Ma ora sono qui, quindi era solo un incubo- disse ironicamente, facendomi sorridere debolmente. Lo strinzi più forte, finché non mi tranquillizzai.

-Posso venire a dormire di là con te?- chiesi.

-Ovvio che sì!- rispose. Mi stavo per alzare, quando mi prese a mó di sposa e mi portó nell'altra stanza. Mi poggió delicatamente sul materasso e si sdraió accanto a me. Intrecciai le mie gambe con le sue e lui mise una mano sul mio fianco.

-Jessi-

-Sì?-

-Ti amo-

-Anch'io ti amo Dan e non smetteró mai di farlo-

Mi sorrise e mi diede un bacio sulla fronte, poi chiudemmo gli occhi.

Dopo un po' li riaprii.

-Dan, ho paura di addormentarmi- ammisi svegliandolo.

-Piccola, ci sono io accanto a te e ti prometto che non ti lasceró mai sola. Mai- disse accarezzandomi. Appoggiai la testa sul suo petto e richiusi gli occhi.

Ore 10.29, Londra

-Corri Jessi, siamo in ritardo- mi urlò Dan dalla sala.

-Arrivo- risposi allacciandomi il reggiseno.

Aprii l'armadio e cercai di trovare qualcosa di carino da mettermi. Alla fine optai per degli skinny jeans chiari, una maglia bianca con le bretelle e le converse bianche.

Lo raggiunsi ed uscimmo di casa.

-Dove mi porti?- gli chiesi mentre eravamo in viaggio.

-Eheh, sapessi- rispose senza togliere gli occhi dalla strada.

-Dan... lo so meglio io di te che non riesci a tenermi dei segreti nascosti!-

-Va bene, hai ragione. Ti sto portando in un parco... speciale- rispose.

Dopo circa mezz'ora di viaggio arrivammo in questo parco. Era davvero stupendo: aveva un grande prato fiorito ed era riparato da qualche albero con una grande chioma. Un piccolo laghetto limpido ospitava dei pesci di strani colori.

-Dan... ma é... bellissimo! Come mai mi hai portato qui?- chiesi incantata dallo spettacolo.

-Bhé... perché è qui il posto in cui voglio celebrare le nostre nozze- rispose guardandosi intorno. Spalancai gli occhi.

-Mi stai chiedendo di sposarti?!-

-No, ma in futuro lo faró. Te lo prometto Jessica Rinarldi, un giorno lo faró- disse portandosi una mano al cuore con aria solenne. Cominciai a ridere e lui mi seguì poco dopo.

Camminammo mano nella mano per un lungo pezzo, poi chi sdraiammo per terra l'uno accanto all'altro.

-Dan-

-Dimmi tutto-

-Una volta mia sorella mi ha detto che l'amore é strana, perché ti fa soffrire ma ti fa amare ancora di più. Aveva proprio ragione- dissi sospirando e ripensando alle sue parole. Mi guardó e mi sorrise in silenzio, poi mi bació. Ci avvicinammo in modo da far toccare le nostre braccia, poi, guardando il cielo, disegnammo un cuore nell'aria con le dita. Lui una metà ed io un'altra. Due metà che non si sarebbero mai staccate.

Spazio all'autrice

Vi ho fatto prendere un colpo nell'altro capitolo vero?! Lo so, sono troppo crudele!

Questo capitolo é abbastanza corto, ma era semplicemente un capitolo di passaggio (ne avevo bisogno per svelarvi che la morte di Dan era un incubo!). Vi saluto bellezze. Sciauuuuuu

Broken heart// Dan SmithDove le storie prendono vita. Scoprilo ora