Part change

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Finalmente era passato anche l'ultimo mezzo mese ed arrivó il giorno in cui dovevamo andare a prendere i ragazzi.

Mi feci una doccia e mi misi degli skinny jeans neri, una maglia a tre quarti nera e aderente con la scritta "Fun" bianca e delle scarpe a tacco alto nere.

"Total black!" pensai sorridendo. Andai in sala dove Janna mi stava aspettando e salimmo in macchina.

-Allora, direzione aeroporto!- disse accendendo il motore. Io annuii debolmente e spostai lo sguardo fuori dal finestrino. Tutto d'un tratto una sensazione di pentimento mi invase il corpo. Ripensai a mezzo mese prima, quando Dan mi aveva chiamato ed io lo avevo perdonato.

"Come hai potuto perdonarlo?!" pensai, "non si é fatto sentire per un mese e mezzo e ti ha fatto soffrire. La sera stessa in cui eri ad un passo dalla morte per colpa sua lo perdoni. Sei prorpio una deficente!"

La mia coscienza aveva ragione; ero stufa di soffrire per colpa degli altri e poi perdonavo sempre tutti. Mi ero mostrata debole perdonandolo, ma avrei sicuramente rimediato. Era il momento di cambiare ruolo, di cambiare le parti. Non sarei più stata io quella a soffrire e gli avrei dato una bella lezione. Sarei stata la più stronza del mondo, lo avrei fatto pentire di tutto e, anche se lo amavo, gli avrei fatto vedere chi ero.

Arrivammo all'aeroporto e rangiungemmo l'interno per aspettare i ragazzi. Dopo circa mezz'ora li vedemmo arrivare da lontano e vidi subito come Janna si stava emozionando. Io invece mi limitai a sorridere e a prepararmi per la mia vendetta.

-Chi si vede!- disse Kyle andando incontro a Janna per abbracciarla. Dan mi venne incontro e gli leggevo negli occhi la felicità.

"Devi essere stronza Jessi. Devi amarlo ma devi farlo soffrire" mi ricordó la mia coscienza quando stavo per buttarmi fra le sue braccia.

-Bentornato Dan- gli dissi con tono freddo, senza neanche avvicinarmi. Mi guardó con sguardo interrogativo e triste, ma mi girai subito verso gli altri.

Andammo da starbucks per prendere un milkshake. Ci sedemmo ed io mi misi fra Janna e Will, cercando di evitare Dan il più possibile.

Restammo nel bar per molto tempo a scherzare. Ogni tanto tiravo un'occhita a Dan e lo vedevo triste con lo sguardo basso.

Stavo sbagliando? "No Jessi, apri gli occhi. Anche tu hai sofferto e quello che sta provando lui in questo momento non é niente in confronto a quello che hai provato tu".

Ore 23.20, Londra

Tornammo a casa in silenzio ed io evitai continuamente il suo sguardo. Entrammo in sala e feci per andare in camera, quando mi afferrò per il polso.

-Ora mi spieghi cosa é successo- mi disse con tono più preoccupato che arrabbiato. Mi girai verso di lui e lo guardai senza nessun emozione precisa.

-Niente- dissi facendo spallucce.

-Dio Jessi, mi hai ignorato per tutto il giorno e non mi hai neanche degnato di un abbraccio, un bacio o uno sguardo e adesso mi dici che non é successo niente?!- mi rimproveró alzando la voce.

-Allora te lo dico. É successo che mi sono rotta le palle di fare la parte della ragazza indifesa che soffre sempre e perdona tutti. Non mi hai degnato di nessuna attenzione per un mese e mezzo e la stessa sera in cui sono arrivata ad un passo dalla morte perché non ne potevo più di soffrire, tu mi chiami e ti fai perdonare. Io, ovviamente, come una cretina ti ho perdonato e solo stamattina mi sono resa conto del grande errore che ho fatto. Non guardarmi con quella faccia perché é vero, mi sono affogata nella vasca finché non stavo per morire- urlai più forte di lui. Mi girai e mi sedetti sul divano, cercando di mantenere la calma.

-Quante te ne sei portate a letto?- gli chiesi guardando il pavimento. Non rispose.

-Quante ragazze ti sei scopato in questi due mesi?- ripetei alzando leggermente la voce.

-Jessi io... non lo so. Neanche una probabilmente, sono sempre loro che ci provano con me. É che ero diventato quel Daniel Cambpell Smith che odio anche io, perché sinceramente è il ragazzo più stronzo di tutto l'universo secondo me- disse mentre una lacrima gli rigava il viso. Mi avvicinai a lui e lo guardai dritto negli occhi.

-Dan, sappi che continueró ad amarti fino alla fine dei miei giorni, ma voglio far capire alla gente chi posso essere. Non ne posso più di farmi mettere i piedi in testa dagli altri e sicuramente perdonarti è il modo migliore per apparire debole. Mi dispiace, ma ora si cambiano le parti del copione ed io mi sono stufata di fare quella che soffre- girai i tacchi e andai verso la camera da letto.

-Dammi almeno un bacio, un abbraccio o mi basta anche un semplice ti amo o ti voglio bene. Comunque sei stupenda, come sempre- disse tristemente.

-Io dormo sul divano e tu sul letto- gli risposi guardandolo, per poi andare a prepararmi per la notte.

Spazio all'autrice

Allora, oggi sono riuscita a pubblicare due (anzi tre) capitoli. Tutto questo perchè la fine della storia si sta avvicinando e stranamente ho più ispirazione. Tranquilli, non finisce fra due capitoli! Però ci stiamo avvicinando alla fine, o magari mi verrano altre idee e finiró per farla più lunga.

Comunque sia spero vi piaccia, anche se come vedete fra i due non sta andando proprio molto bene. Secondo voi Jessi ha esagerato o ha ragione? Dan ha sbagliato? Come andrà a finire fra i due? Questo lo scoprirete solo leggendo (secondo me neanche ve la immaginate la fine *fa una risatina diabolica e sorride da ebete guardando lo schermo del telefono*.

Vabby, vi abbandono. Sciauuuuu ✌✌❤

Broken heart// Dan SmithDove le storie prendono vita. Scoprilo ora