Si visita la città

289 8 2
                                    

Ore 8:50, Londra

Cercai di alzarmi abbastanza presto quella mattina, almeno avrei avuto più tempo per giarare la città.

Mi feci una doccia veloce poi mi vestii, era abbastanza caldo così mi misi una gonna a fiori a vita alta che arrivava sopra alle ginocchia, un top bianco e un giubbettino di jeans chiaro senza maniche poi, ovviamente, mi infilai le mie carissime converse bianche che amavo con tutto il mio cuore. Mi feci uno chignon e presi la borsa beigie che avevo appoggiato l'altra sera su una sedia e uscii dalla stanza. Quella mattina ero allegra e avevo voglia di camminare, così non persi neanche tempo a chiamare un taxi che sembravano impazzire correndo su e giù per le strade meno affollate del giorno prima.

Ore 12:15, Londra

Era da tanto ormai che camminavo ma non mi ero stancata, anzi, li a Londra ogni cosa era perfetta e mi dava allegria, magri qualcuno mi avrebbe presa per pazza vedendomi camminare a passo veloce con un sorriso da ebete stampato in faccia mentre facevo dondolare la borsa lungo il fianco destro ma non mi importava perché di solito la gente così fa anche ridere ed era bello sapere che anche io facevo divertire qualcuno!

Dopo un pó cominciai ad avere fame, quindi mi fermai nel primo bar che vidi. Una volta entrata sparì il sorriso, mi stavano fissando tutti con aria compiaciuta, mi sentivo troppo osservata ma cercai di non farci caso e cominciai a girare per il bar cercando un posto libero. Ad un certo punto una mano mi si appoggiò sul giubbetto e mi diede una delicata spinta in avanti, alzai lo sguardo e vidi un ragazzo magro e alto che guardava dritto davanti a se, lanciando un'occhiataccia a tutti quelli che mi guardavano.

-Perdonali ma non sono abituati a vedere una ragazza bella come te!-

Mi disse con una voce calda che mi faceva sentire quasi al sicuro anche se non conoscevo per niente quel ragazzo. Stava tenendo un vassoio, questo mi dava più sicurezza perché di solito i camerieri non sono pazzi o pervertiti come la gente che stava la dentro.

Mi fece sedere su un tavolo in un angoletto del bar, poi si sedette sulla sedia davanti alla mia, ed é li che lo guardai in faccia. Non potevo crederci, era il ragazzo della macchina, quel ragazzo di cui mi ero stupidamente innamorata e che avevo sperato di vedere un'altra volta, bhé, ora era li, davanti a me e di sicuro mi avrebbe parlato.

-Se cerchi qualcosa da mangiare sei entrata nel posto sbagliato! Comunque mi chiamo Dan-

Mi disse porgendomi una mano in segno di amicizia.

-Io invece mi chiamo Jessica, ma puoi chiamarmi Jessi- risposi io stringendogli la mano. Restammo in silensio per qualche secondo fissandoci negli occhi, poi fu lui a rompere il silenzio. Mi chiese se ero di Londra e appena gli risposi che ero italiana cominció ad esultare dicendomi che lui amamva l'Italia, era così divertente e sarei rimasta lì a parlare con lui tutto il giorno ma purtroppo il tempo passó troppo velocemente. Mi accompagnò all'uscita ma si fermò un attimo al bancone, prese una penna e un fogliettino scrivendoci qualcosa, poi me lo diede avvicinandosi delicatamente, mi sussurrò nell'orecchio che dovevo leggerlo appena sarei arrivata all'hotel. Io annuii poi uscii dal bar per continuare a camminare e per cercare qualcosa da mangiare.

Ore 21:00, Londra

Mi stavo per infilare a letto quando ripensai al biglietto che mi aveva dato Dan, così lo presi e cominciai a leggere. C'erano delle cifre e sotto di esse c'era scritto:"questo è il mio numero, scrivimi o chiamami presto perchè non vedo l'ora di rivederti, bellissima. A presto, Dan."

Continuavo a fissare il suo nome e a pensare a quanto fosse stato dolce quando qualcuno bussò alla porta, andai a vedere chi era e la persona che mi ritrovai davanti non era proprio quella che mi sarei aspettata di vedere.

Spazio all'autrice

Buongiorno a tutti, questo capitolo è molto più movimentato del primo e spero vi piaccia. Commentate e continuate a seguire la storia se siete curiosi di scoprire chi è andato a far visita a Jessi. Bye Bye, see you soon <3

Broken heart// Dan SmithDove le storie prendono vita. Scoprilo ora