QUATTORDICI

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Ho avuto tutta l'estate per pensare a Francesco Pazzi, un passatempo pericoloso

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Ho avuto tutta l'estate per pensare a Francesco Pazzi, un passatempo pericoloso...

Occupata con un lavoro part-time, non stando più con Giuliano e non sentendo molto spesso Bianca, mi sono sentita tagliata fuori dal mondo magico. Mi chiedevo cosa stessero facendo i miei amici, ma sopratutto cosa stesse facendo Francesco. E' stato il mio rivale nel Torneo Tre Maghi (cosa che avevo raccontato a i miei genitori e ne furono inorriditi), ma ha dimostrato di essere più di quello alla fine. Era diventato un improbabile alleato. E poi ci siamo baciati... cosa di cui non ero ancora riuscita a capacitarmi.

Una volta arrita ad Hogwarts ero determinata a dimenticarmi di lui. Dopotutto non l'avrei più rivisto. Si era diplomato ed ora avrà qualche compito importante nella Banca dei Maghi. No, mi sarei concentrata su me stessa quest'anno. Sarebbe stato solo per me e Bianca, che viviamo il migliore anno della nostra a vita ad Hogwarts. Doveva essere così.

E invece Bianca mi ignorava. Eravamo sedute insieme durante la cerimonia dello smistamento,  ma era troppo impegnata a flertare con Guglielmo dall'altro lato della sala per chiacchierare con me. Ma non la biasimavo. Guglielmo era una conquista, ed è ovvio a chiunque che sono innamorati. Ma comunque un po' mi dispiaceva che non mi degnasse un po del suo tempo ed affetto. Non ci siamo viste per tutta l'estate, e quel giorno le cose sono solo peggiorate. Bianca era diventata completamente ossessionata da Guglielmo, ed erano sempre insieme.

Provo a farglielo notare, ma mi becco solo una sgridata.

"Non essere egoista!" mi urla. "Facciamo davvero fatica a stare insieme. Le nostre famiglie non cu faranno continuare la nostra relazione una volta finita la scuola. Hai mai pensato di chiedermi come sto?"

Stringo i denti e non rispondo.

Bianca se ne va lasciandomi da sola al tavolo. La nostra piccola lite aveva solo fatto in modo che si rifugiasse ancora di più nelle braccia di Guglielmo, e che si allontanasse ancora di più da me.

"Fammi indovinare" Dice Giuliano  mentre si avvicina dopo che Bianca gli è andata addosso mentre se ne andava. "Hai provato a farla ragionare e lei ti ha urlato contro."

"Più o meno" rispondo. Non ero contro la coppia, ma speravo che mettesse almeno la metà dell'impegno che metteva nella sua relazione con Guglielmo nella nostra amicizia.

"Benvenuta nel mio mondo." Nonostante non fosse stato invitato, Giuliano si siede accanto a me. Appoggia il mento sulla mano, e capisco chiaramente che sat ancora pensando a Simonetta. Sono passati tre mesi, eppure lui sembra ancora un cucciolo triste e con gli occhi lucidi.

Fa quasi male capire che Giuliano era riuscito ad innamorarsi per davvero dopo di me. Avevamo solamente sprecato il nostro tempo a vicenda...

Provo a cambiare argomento visto che Giuliano non aveva altro da dire. "Hai già avuto Difesa Contro le Arti Oscure?" Gli chiedo.  Era arrivata una nuava insegnante direttamente dal Ministero della Magia per prendere quel posto. Di primo impatto sembrerebbe essere una gentile. Umbridge mi pare che si chiami.

"Non ancora. È la mia prossima lezione. E tu?"

"Anch'io" gli vado dietro. "Dovrebbe essere interessante. Ho sentito dire che non fa usare incantesimi difensivi durante la sua ora"

"Ma allora che senso ha?"

"È quello che ho pensato anche io."

Grugnisce. "Probabilmente sarà qualche nuova propaganda del Ministero da imporci. Tutte queste voci sul ritorno del Signore Oscuro gli stanno sfuggendo di mano. E tutti quanti sembrano essere andati fuori di testa."

Non so se essere d'accordo o no con quello che dice Giuliano. Il Ministero non era ancora sicuro che il Signore Oscuro fosse tornato, anche se effettivamente c'erano delle prove evidenti. Sempre più morti e crimini d'odio contro i Babbani erano presenti nelle prime pagine dei giornali, anche se il Ministero cercava di coprirle. Quindi o stanno cercando di prevenire un isteria di massa visto che le cose non sono poi così drammatiche, oppure sta succedendo qualcosa. Qualcosa di molto più allarmante di quello che dicono.

"Sperò solo che questa cosa non rovini il nostro ultimo anno ad Hogwarts"

‐--------

Difesa Contro le Arti Oscure -DCAO- è una pura tortura. La Umbridge ci fa leggere da un libro di testo, e poi ci fa rispondere ad alcune semplici domande. Una delle quali dice, Vero o Falso? Mi servirà la mia bacchetta per questo corso.

La risposta è falso.

Alla fine della lezione tutti sembrano estremamente stanchi come me, anche Giuliano. Nonostante l'anno scorso non ci fossimo lasciati in termini propriamente amichevoli, sto iniziando a sentire di star iniziando qualcosa simile ad una nuova amicizia con lui. Nel suo stato di tristezza era rimasto senza amici. Come me. Visto che la mia migliore amica mi aveva abbandonato...

Mentre esco dalla classe cammino al fianco di uno stanco Giuliano. Visti dall'esterno dovremmo sembrare simili, esausti dalla lezione che era stata un disastro.

Alla fine del corridoio, studenti si affrettano a raggiungere le loro prossime lezioni, ma posso giurare di aver visto un familiare giovane ragazzo alto dai capelli scuri. In effetti, potevo giurare che nessun altro ad Hogwarts avesse gli stessi riccioli pettinati all'indietro come i suoi.

"Quello è-" mi blocco ricordandomi chi ho difianco. A Giuliano non importa di Francesco Pazzi, così decido di non porgli il mio quesito. Invece, lo saluto velocemente, e mi dirico per accertarmene da sola.

Mi separo dalla folla di studenti e mi dirigo in un corridoio meno affollato dove i professori hanno i loro uffici e gli sgabuzzini. Ora posso vendere chiaramente che quello è davvero Francesco.

"Francesco?" Lo chiamo sorpresa.

Lui rallenta e si volta, poi si stoppa quando mi riconosce. "Maria."

"Che ci fai qui?" Faccio qualche passo per avvicinarmi a lui, ma lascio comunque un po di distanza tra noi. Si era diplomato l'anno scorso e onestamente non aveva niente da fare qui. Ho cercato disperatamente di dimenticarlo, ma il suo presentarsi qui all'improvviso mi ha destabilizzato.

Con una chiavetta in mano, alza un dito per indicare l'ufficio lì vicino. "Sono qui per vedere la Umbridge. Questioni del Ministero."

"La Umbridge? Lavori per lei ora?"

"Per il Ministero in realtà" specifica, scuotendo leggermente la testa. "Sono un capo finanziario."

Ovviamente. Qualcuno che è cresciuto imparando i sistemi bancari avrà sicuramente un futuro promettente nella finanza. Eppure, mi sorprende che non lavori per suo zio. "Oh." Dico, non sapendo cosa rispondere.

"Eccoti, Signor Pazzi." Arriva la Umbridge. I suoi tacchi ticchettano sul pavimento in pietra mentre si avvicina con i suoi libri in mano. "Andiamo nel mio ufficio per discutere della proposta di cui mi avevi parlato"

Lei mi sorpassa, ignorando completamente la mia presenza.

Francesco si volta, sta per seguirla ma poi si ferma per guardarmi. "È bello averti rivista"

Lo è davvero? La sensazione nel mio stomaco non lo è di certo.

Notando che non gli rispondo se ne va.

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Parole: 1238

Champion of the Heart || Francesco PazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora