VENTUNO

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Dodici paia di occhi si voltano per valutare la minaccia in arrivo

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Dodici paia di occhi si voltano per valutare la minaccia in arrivo. 

Due uomini con maschere argentee che coprivano tutto il volto tranne la bocca si stanno avvicinando a noi, finché non si fermano due corridoi più in là.

Il mio cuore batte troppo veloce per contare i battiti mentre trattengo il respiro e cerco la bacchetta infilata nel calzino, sotto il pantalone. 

"Attenta!" Grida Giuliano proprio mentre viene scagliata la prima raffica di incantesimi.  Si getta su di me facendoci finire a terra, e scivolando dietro uno scaffale per proteggerci.

Un sospiro di sorpresa mentre cerco di scrollarmi Giuliano da dosso. Incrocio il suo sguardo, e tutta l'ostilità che ho provato per lui negli ultimi tempi svanisce. Ora davanti a me, vedo solo il ragazzo di cui mi ero innamorata e che da sempre avevo considerato un ottimo amico. Le differenze sarebbero rimasti per sempre, ma alla fine saremmo sempre stati leali l'uno all'altro. Non posso odiarlo per sempre, e lui non avrebbe mai lasciato che mi accadesse qualcosa di terribile. Ci saremo sempre presi cura l'uno dell'altra nella nostra maniera da egoisti.

Annuiamo in accordo, del nostro patto silenzioso, poi a turno ci affacciamo dietro lo scaffale per parare i colpi che i Mangiamorte stanno lanciando verso di noi e i nostri amici. Più andiamo avanti, ogni respiro, ogni battito, e ogni incantesimo contano.

Sono davvero riconoscente agli studenti di Corvonero che hanno passato del tempo con me per insegnarmi gli incantesimi non verbali. Essi fanno la differenza quando ti scontri con un Mangiamorte. Sfortunatamente, il mio colpo non va segno e colpisce uno scaffale. Centinaia di sfere profetiche iniziano a crollare. Quando si rompono formano un mix di vetro e fumo nero. Se ci fossiamo trovarti in un situazione diversa mi sarei sentita in colpa, ma con le nostre vite a rischio, non posso pensare al risentimento.

Dopo qualche altro incantesimo lanciato tra noi e i Mangiamorte sento Perry gridare da un altro corridoio, "Dobbiamo andarcene da qui. Gli scaffali stanno crollando!" Mentre lo dice, gli scaffali dietro i cui io e Giuliano riparati iniziano a crollare. Un sacco di altre sfere di cristallo cadono al suolo producendo un suono terribile, mentre noi cerchiamo di fuggire. Una delle sfere colpisce Perry alla testa facendolo cadere a terra.

I Mangiamorte si sono già smaterializzati chissà dove, lasciando me e il resto dell' Esercito di Silente a fuggire o a essere sepolti vivi da ​​vetri e scaffali. 

"Correte!" Grida qualcuno. Non sono sicura di chi. 

Giuliano cerca di trascinarmi, ma io mi volto e corro di nuovo nella parte pericolosa della stanza, dove le sfere stanno cadendo tutt'intorno a me e gli scaffali sono a pochi secondi dal ribaltarsi. 

"Cosa fai?" Mi chiede.

"Va!" Gli dico mentre cerco di sollevare Perry. Non posso lasciarlo indietro. Non posso lasciare nessuno indietro. Nonostante nessun membro dell'Esercito si sia affezionato a me, io mi ero affezionata ad ognuno di loro. Ammiro il loro spirito, il loro coraggio, i loro cuori. Molti volevano solo un brivido di spericolatezza, Ma in fondo tutti eravamo lì per un motivo. Ognuno di noi aveva una ragione diversa, ma tutti insieme eravamo quelli che non sono voluti sottostare al potere della Umbridge. Eravamo la sua piaga, ed ora lo saremmo stati anche di Voldemort.

Parry sta lentamente riprendendo conoscenza, mentre lo sollevo da terra. Siamo gli ultimi due ragazzi alla fine della coda di studenti che cerca di raggiungere la porta al lato opposto della Sala delle Profezie. Poco non veniamo colpiti mentre cerco di schivare pezzi di vetro di legno che volano intorno a noi.

Appena attrversiamo l'uscio, Quincy chiude la porta dietro di noi, lasciandoci alle spalle la sala che cade a pezzi.

Appoggio ferri per terra e lo faccio sedere vicino alla parete, mi inginocchio di fianco a lui e cerco di vedere i danni della botta in testa. "Non c'è sangue." Gli faccio sapere. "C'è già un bozzo. Starai bene."

Delle grida rimbombano provenienti da qualche parte del Dipartimento dei Misteri. Perry incrocia il mio sguardo, che poi si sposta in direzione del corridoio. Se i nostri amici si trovavano lì, avevano sicuramente bisogno del nostro aiuto.

Perry cerca di alzarsi dal muro, ma io lo tengo giù. "No, tu no." Gli ordino. "Non sei in condizioni di combattere."

"I nostri amici hanno bisogno di noi." Protesta.

"Ci rallenterai se c'è un combattimento. Devi trovare aiuto. Prendi le scale o l'ascensore, ma trova qualcuno."

Perry annuisce. Anche se vuole combattere sappiamo entrambi che farebbe fatica anche solo a stare in piedi da solo. Almeno così potrà fare la sua parte senza mettere a rischio la sua vita, e quella dei suoi amici.

Lo faccio andare, poi mi dirigo giù per il corridoio, seguendo le urla.

Più mi avvicino, più i miei passi diventano veloci, fino a correre alla fine del corridoio. Fino ai miei amici.

Vedo scintille che lampeggiano e sento grida echeggiare.  Quando giro l'angolo, visdo diversi Mangiamorte scontrarsi con i miei amici.  Siamo in inferiorità numerica o alla pari, ma sembra che riusciamo a abbastanza a reggere il confronto per il momento.  Ho appena il tempo di elaborare e sta per buttarmi nella mischia quando i miei occhi vedono Giuliano nell'angolo più lontano della stanza.

Gli incantesimi si scontrano e  volano scintille quando Giuliano  attacca un Mangiamorte.

"Crucio!"  ruggisce Giuliano.  Non l'avevo mai sentito nemmeno prendere in considerazione di usare una delle Maledizioni Senza Perdono , ma ora la usava con cattiveria nel tentativo di sottomettere il suo avversario.  Quando l'incantesimo non và a segno, prova di nuovo, ma con una maledizione ancora più letale.  "Avada Kedavra!"

Sussulto. 

Il Mangiamorte devia l'incantesimo.

Ma l'incantesimo rimbalza e torna indietro.

Contro Giuliano. 

Improvvisamente, e troppo presto, il corpo di Giuliano si irrigidisce. 

Qualcuno urla il suo nome.  Probabilmente io. 

Guardo il suo corpo cadere al rallentatore finché non colpisce il pavimento, ormai senza vita.

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Parole: 980

Champion of the Heart || Francesco PazziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora