FATE

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Deaton non fu affatto sorpreso di vedere Derek attraversare la porta del suo studio. In effetti se l'era aspettato. Scoprire che Stiles fosse entrato in possesso dei suoi poteri e che fosse destinato a diventare il suo emissario avrebbe sicuramente portato l'alfa a porsi mille domande e a sentirsi in balia degli eventi.

"Derek, cosa posso fare per te?" Chiese Deaton con un sorriso tenero e al contempo furbo. Riusciva ad intuire facilmente la tensione dalle spalle tese e dalla stretta dei pugni.

"Stiles è venuto a parlare con te questa mattina" iniziò titubante Derek guardando la porta come se fosse preoccupato che qualcuno potesse entrare da un momento all'altro.

"Sì" confermò Deaton prima di chiudere a chiave la porta d'ingresso e di girare il cartello con su scritto SIAMO CHIUSI. Pur di mettere Derek a proprio agio avrebbe chiuso prima lo studio, sapeva quanto fosse difficile per il ragazzo esporsi e parlare.

Se fosse riuscito nel suo intento però non era dato saperlo in quanto la postura di Derek mentre parlava rimase rigida.

"Quindi è vero" affermò Derek. Non pensava che Stiles avesse mentito ma sentirlo confermare da qualcuno di cui si fidava ciecamente era confortante e allo stesso tempo spaventoso.

"Lo è" rimarcò il dottore senza accennare ad altro ma curioso di sapere come avesse preso la notizia il lupo. Sembrava fin troppo calmo nonostante la tensione che aleggiava su di lui.

Il lupo rimase in silenzio, troppo in silenzio anche per uno come lui, non sapeva nemmeno come porre le domande per chiedere quello che voleva sapere.

"Immagino tu l'hai presa bene " Continuò il dottore quando si rese conto che il ragazzo non avrebbe continuato a parlare, troppo perso nei suoi pensieri.

"Perché non dovrei? Non mi riguarda mica" rispose aggrottando la fronte confuso.

Deaton incrociò le mani dietro la schiena "Non ti riguarda?"

"Perché dovrebbe? Se si allena abbastanza, probabilmente, finirà per essere l'emissario di Scott."

"Scott non è un alfa" fece notare ovviamente Deaton.

"Non ancora, ma ne abbiamo un branco in arrivo. Ne basterebbe uccidere solo uno perché Scott si evolva" scrollò le spalle Derek.

"Forse ma non riesco a vedere Scott che uccide nessuno lui.. è troppo buono" Deaton scelse con cura le sue parole.

"Vorrai dire che è ingenuo" lo corresse Derek con uno sbuffo.

"Capisco che tu non voglia Stiles come tuo emissario" continuò Deaton, ignorando la correzione di Derek.

"Non mi fido di lui."

"Dici sul serio?" ribatté il druido.

La mascella di Derek si strinse, colto in flagrante, lo conosceva da quando era bambino non poteva mentirgli.

"Ok, non abbastanza" si corresse Derek scuotendo la testa.

"Non ancora ma dagli del tempo."

"Vuoi che diventi il mio emissario?" quasi urlò Derek. Avrebbe dovuto sospettarlo.

" In queste circostanze non conta quello che voglio io" Deaton rivolse all'alfa un lieve sorriso. Si rese conto che probabilmente Stiles non avesse del tutto svuotato il sacco.

"Ascolta, io ... voglio solo assicurarmi che Stiles non sia solo in tutto questo. Voglio assicurarmi che abbia qualcuno su cui poter fare affidamento" sbuffò Derek. Avrebbe dovuto sapere che andare lì sarebbe stato controproducente.

For the love of ChaosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora