CHAPTER 5: AUGUSTA

62 3 1
                                    



- Mi spieghi ora cosa facciamo? - domandò spazientito Mike - siamo qui immobili da anni! -.

Il gruppetto si era abbandonato alla noia da quasi un'ora e qualcuno, come Mike e Lucas, stava dando di matto. Si rivolgevano a Nancy, la più grande, che credevano il protettore e quindi se accadeva un fatto, la responsabilità era sua. Un po' come il fratello più grande che si prende la colpa anche se, quest'ultima, è del piccolo.

- Va bene! - stavolta fu Nancy a perdere la testa - adesso ce ne andiamo! -.

I tre ragazzini (Lucas, Mike e Max) rimasero alquanto allibiti e sbalorditi. Nessuno a parte Nancy si mosse, e infatti lei ribattè:

- Siete sordi? Paralitici? - stavolta urlava - ci hanno cacciato da Hawkins, e non possiamo fare nulla! Non possiamo ribellarci! Possiamo solo andare via - finita la frase ansimò respirando, poi si afflosciò in ginocchio a terra, una lacrima le scorse giù per la sua guancia.

Mike, suo fratello, la capiva. Le mancava Jonathan.

- Sorellona, io ti capisco. Anche a me manca Eleven, ma resisto, stringo i denti, come Dustin - finì la frase con una risata stampata sulla bocca pensando al suo amico - sul fatto che dobbiamo andarcene da Hawkins - squadrò Lucas e Max - hai ragione -.

Mike si sentiva fiero di quello che aveva fatto: aveva tirato su di morale tutti!


Erano in viaggio da un paio di giorni, ed era da un paio di giorni che mangiavano in dei Fast Food. Speravano di imbarcarsi clandestini su un treno sola andata diretto ad Augusta. Principalmente questo viaggio era causato da due motivi. Il primo era la distruzione di Hawkins e la fuga dalla città. Il secondo si suddivideva in tre sotto motivi, tutti a scopo personale, erano i seguenti: Nancy voleva andare ad Augusta per incontrare il suo fidanzato Jonathan, Mike invece voleva andarci per incontrare la sua fidanzata Eleven, e a Lucas e Max non cambiava niente, tanto si sbaciucchiavano in continuazione, ovunque, ma visto che non volevano rimanere da soli accompagnavano Nancy e Mike. Un giorno, Nancy andò a corrompere con la sua bellezza un capo ferroviere lasciando Max , Lucas e Mike a cazzeggiare in giro per la piazza di una cittadella, che portava il nome di Carmel. Ad un certo punto Mike, vide Eleven. O meglio, pensò di avere visto Eleven, visto che urlò:

- El! Non ci credo c'è El! El! -. La ragazza non si degnò minimamente di concedergli uno sguardo, e allora Mike la raggiunse sul marciapiede, continuando a urlare il nome della ragazza.

- Ma è impazzito? - domandò sottovoce Max.

- Mi sa di sì - rispose Lucas - decisamente -.

Dicevano queste parole perché Mike pensava di aver visto El, ma era solo la sua immensa voglia di rivederla che gli aveva fatto trasformare una qualsiasi ragazza nella sua ragazza.

- Oh El ciao! Mioddio quanto tempo! Come stai? - disse Mike, senza urlare perché ormai la presunta Undi gli era attacata.

- Come scusi? - chiese la ragazza - chi è El? -.

- Oh, no scusi, sì, mi spiace... non... non... l'avevo scambiata con un'altra ragazza - balbettò in risposta il ragazzo.

La delusione gli si leggeva negli occhi.

- Mi sa che non era El -.

Max e Lucas si misero a sbellicarsi dalle risate mentre Mike gli urlava contro e li tirava pugni bonari, quando Nancy uscì dalla specie di cabina nella quale stava parlando con il capotreno.

- Ci ha preso! Possiamo andare fino ad Augusta! - esordì Nancy - dobbiamo fare attenzione però, perché sennò la polizia ci potrebbe scoprire -.

Stranger Things 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora