- I believe I can fly! - gridò Dustin gettandosi di schiena giù per la collina. Gli altri lo seguirono, solamente un po' più normalmente e meno velocemente.
Nel centro città non c'era traccia di carri armati, ma dei segni di ruote si intravedevano. La compagnia li seguì, fino a raggiungere la loro fine.
Si trovavano davanti al Laboratorio Nazionale per l'Energia di Hawkins.
I Russi erano al Laboratorio di Hawkins.
- Cosa... - balbettò Steve incredulo - quindi i Russi sono nel Laboratorio di Hawkins -. Le facce dei cinque sbiancarono, e per poco non si afflosciarono a terra dallo stupore. Da una trentina di secondi c'era questa situazione di stallo silenzioso, ma essa venne interrotta dallo scrocchio delle nocche della manona di Hopper. Le sue mani erano chiuse a pugno, e digrignava i denti come una tigre infuriata. Respirava velocemente, come se fosse arrabbiato.
- Hop... - provò a dire Steve, ma venne interrotto dalla voce dell'ex-poliziotto di Hawkins, che stringendo i denti e i pugni disse sotto voce:
- Loro: i Russi. Ancora loro - mentre scandiva queste parole Hopper s'incamminò verso il Laboratorio Internazionale di Hawkins - non avevano già fatto abbastanza danni? - domandò retorico. Affannava, accecato dalla rabbia, e proseguiva il suo cammino verso il Laboratorio.
- Non credo che dovremmo entrare - disse Steve con un fil di voce, quasi timoroso. La recinzione che proteggeva l'enorme edificio era stata quasi tutta strappata dai russi, ma alcune parti erano ancora intatte; come quella che stava davanti ai cinque. Hopper non era mai stato molto in confidenza con gli altri quattro, ma in quel momente non sembrava. Camminava lento, con un passo solenne, e l'uomo pareva un capo bellico. Era a testa bassa, mentre gli altri lo osservavano. Hopper prese la rete metallica, e la strappò violentemente dal terreno. Adesso aveva la strada spianata, gli unici ostacoli erano qualche carro armato e qualche corpo morto per terra. Sembrava ci fosse stata una guerra; ma a Hopper non interessava. Continuava il suo cammino, senza parer impaurito dal mastodontico edificio di periferia che si stagliava davanti a lui.
Nel frattempo gli altri erano giunti vicino all'uomo, e lo seguivano. Però loro erano diversi. Gli interessava sì la vendetta, ma decisamente meno di Hopper e soprattutto temevano i Russi. Avevano paura di loro. Ad un certo punto un urlo squarciò l'aria, e anche l'ex-poliziotto di Hawkins parve spaventato: erano due uomini, alti circa due metri, estremamente zigomati e muniti di due pistole. Stanziavano a una decina di metri dai cinque, e li puntavano con le armi. Erano delle guardie, secondo Dustin. Ci furono dieci secondi di silenzio, in cui nessuno si mosse; il primo a muoversi fu Steve, che lesto come una lepre tirò fuori dalla tasca quella pistola che aveva rubato ai russi in, per l'appunto, in Madre Russia. Sparò un colpo, anche se poco fiducioso: si ricordava della in cui aveva mancato il tastierino che chiudeva la porta della specie di tunnel, nel quale si erano stanziati tutti gli americani (i quali, tra l'altro, erano rimasti in russia a fare i lavoro forzati; Steve si ricordò anche di questo). Eppure, se sia stata la Dea Bendata ad aver baciato il ragazzo o la sua bravura, il colpo andò a segno: uno dei due uomini cadde a terra, sanguinante dal petto. L'altro si chinò subito per aiutarlo; ma quando si rialzò vide solo nero. Hopper era corso verso di lui e gli aveva sferrato un pugno incredibile in faccia, cosa che lo stordì completamente.
- Bene... - disse Hopper. Lui come tutti gli altri squadrò Steve, incredulo pure lui. Erica lo guardò a occhi spalancati, e gli diede un'occhiata che al cento per cento significava ma come cazzo hai fatto?; e lui rispose facendo spallucce. A interrompere gli sguardi fu Hopper, che disse:
- Allora, vogliamo andare a vedere cosa combinano i russi o no? -. Tutti erano contrari, ma non espressero il loro parere. Proprio per questo motivo Hopper proseguì il suo cammino. Stavolta fu un po' più prudente, e si affacciò dalla porta per controllare se alcuni russi erano nel corridoio centrale.
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Stranger Things 4
Fiksi PenggemarCiao lettori e lettrici! Questa è la mia prima storia su Wattpad. Ho 11 anni e questo libro è come immagino la mitica quarta stagione di Stranger Things. Grazie e buona lettura! #1 in StrangerThings (marzo - aprile 2021)