9. Kiss You o Night Changes

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il capitolo contiene scene ✨osé✨

Harry's POV

Cammino davanti a Venus portandola verso il salotto dove lei inizia a guardarsi curiosa intorno mentre io non riesco a staccare gli occhi da lei. Si è veramente vestita in maniera informale eppure riesce ad essere sexy da morire, confermandomi ancora una volta le parole di mia madre sul suo essere una ragazza semplice. Le gambe questa sera sono nude e slanciate da un paio di tacchi e solo quelle sono capaci di farmi venire un attacco di cuore, se poi aggiungiamo la gonna che le abbraccia perfettamente il fondoschiena e la maglietta che ogni tanto lascia intravedere lo spacco dei suoi seni, il mio cervello mi impone assolutamente di provarci. Il fatto che Venus sia così innocente nonostante sia consapevole di essere provocante, e sono sicuro che lo sappia, la rende ancora più affascinante.

"Mr. Styles, hanno suonato, è già arrivato il fattorino?" Mi risveglia dai miei pensieri.

"Gli ho detto di muoversi e ho lasciato il mio cognome, è molto probabile sia già il nostro fattorino." Lei mi regala un ennesimo suo sorriso ed io mi precipito alla porta ritirando il cibo d'asporto. Quanto torno nel salotto lei sta maneggiando con la chiusura del suo portafoglio e, appena mi nota, mi porge delle sterline.

"Venus, cosa ci devi fare con quelle sterline?"

"Pagare la mia parte di conto."

"Non esiste Venus, offro io."

"No Mr. Styles mi sentirei in imbarazzo."

"Puoi darmi del tu per ripagarmi." Lei mi guarda e riprende a sorridere.

"Okay Harry." Scandisce bene il mio nome che sembra davvero musica dalle sue belle labbra carnose al punto giusto. Immediatamente la immagino ad urlare il mio nome per i motivi più sporchi possibili. Quando poi inizia a mangiare il panino leccando la maionese che cola dai lati credo che i miei ormoni siano davvero impazziti ed io provo ad incolpare la sua somiglianza con la madre. Ma Katie Leroy non c'entra nulla, è Venus Giove a crearmi problemi nei pantaloni.

"Allora Harry, a cosa stai lavorando?"

"Tra un anno vorrei iniziare a scrivere il mio terzo album da solista, sto lavorando a quello."

"Figo, sai, credo tu sia più espresso artisticamente da quando lavori come solista."

"Mi ascolti?"

"Harry, sono stata una ragazzina anche io." Ridacchia lei.

"Cosa significa?"

"Anche io cantavo a squarciagola Kiss You oppure Night Changes." Mi confessa ed io rido con lei. Di una risata genuina che raramente ormai mi capita di avere con una ragazza.

"E da solista, quali sono le canzoni che ti piacciono di più? Una per album." Le chiedo sinceramente curioso.

"Forse Woman e Lights Up. Se la giocano con Two Ghosts e Falling. Le tue preferite?"

"Venus, sono le mie. Mi piacciono tute."

"Hai ragione forse non è stata una domanda molto intelligente." Le sue guance prendono un adorabile colore rosato.

"Una tua passione invece?"

"Non lo sanno in molti ma ho giocato a tennis, una delle poche cose che mi hanno tenuta impegnata per molto tempo." Mi risponde.

"Figo." Commento e nel frattempo finiamo di mangiare.

"Dai vieni, ti mostro casa mia." La invito. E ci spostiamo dalla penisola della cucina. Le faccio un tour molto veloce fino ad arrivare alla mia camera da letto.

"La famosa camera da letto di Harry Styles! Quante ragazze ci sono state? E quante sperano di essere qui?" Mi chiede. Poi si volta verso di me guardandomi negli occhi con un sorrisetto che non promette nulla di buono ed io credo di perdere davvero il controllo quando mi fiondo su di lei circondandole il viso con le mie grandi mani e poggiando violentemente la mia bocca sulla sua.

Venus dapprima rimane immobile e forse un po' scioccata ma poi stringe i miei bicipiti con le sue mani piccole e inizia a muovere le sue labbra ricambiando il mio bacio. Quando risalgo le sue gambe con la mia mano sento la pelle d'oca su di lei che, a dispetto di ogni mia aspettativa, non mi ferma. Venus fa salire la sua mano tra i miei capelli e inizia a spostarsi lentamente verso il mio letto ed io, quando capisco le sue intenzioni, la sollevo allacciando le sue gambe alla mia vita e la poggio delicatamente sul letto. Il bacio continua e si approfondisce, le mie mani vagano sul suo corpo, sui suoi seni, sui suoi glutei, sulla sua schiena e anche lei non si risparmia dal toccare ogni centimetro della mia pelle.

"Vediamo Harry Styles, vediamo se sei solo una leggenda." Mi sussurra all'orecchio staccandosi e dandomi il colpo di grazia. Venus Giove ha una sicurezza spiazzante che è eccitante più del suo corpo perfetto che con piacere scopro non sia stato ritoccato nelle foto di Instagram. Quando il suo capo scende verso la cintura dei miei pantaloni credo di star sognando per quante volte ho immaginato questa scena in questi giorni ma lei, mi libera in fretta della fibbia, del bottone, della cerniera dei pantaloni e dei boxer. Quando il mio membro è esposto lei lo osserva quasi stupita.

"Okay, non sei una leggenda."

"Tu invece dovresti esserlo per quanto sei perfetta." Mi guarda ma non vedo segni di gratitudine per i miei complimenti nei suoi occhi, lei semplicemente abbassa di nuovo la testa e mi accoglie nella sua bocca. La sua lingua è pratica e se da un lato mi provoca piacere, dall'altro mi infastidisce l'idea che ne ha fatta abbastanza di esperienza. Venus continua a muovere le sue labbra su di me, io raccolgo i suoi capelli per quanto possibile visto che sono corti e accompagno i suoi spostamenti godendo per il miglior pompino che mi sia mai stato fatto. Dopo un po' però lei si stacca, risale a cavalcioni su di me e scende la zip della sua gonna levandola. Ho visto tante mutandine particolari nella mia vita, intimo di ogni tipo, Venus Giove però è capace di aumentare la mia eccitazione con una semplice brasiliana bianca.

"Dove hai i preservativi?" Mi chiede ed io allungo una mano nel comodino, lo prendo e glielo porgo mentre lei velocemente lo sfila sopra il mio sesso iniziando poi a cavalcarmi in maniera decisa e capace. Inizia a gemere prepotentemente e devo pensare a cose disgustose per non venire in pochi secondi e non avere una performance deludente. Quando però inizia a mormorare il mio nome, l'impresa diventa davvero ardua e quando sento le sue pareti stringersi intorno a me, vengo ansimando il suo nome mentre lei ha bisogno di sole poche altre spinte per venire con un urlo.

Venus si accascia su di me e poi mi rotola accanto nel letto. Entrambi i nostri petti si alzano e abbassano freneticamente, siamo stanchissimi mentre io sono al settimo cielo. Non solo per essere riuscito a fare sesso stasera e neanche per averlo fatto in un modo divino, ma per averlo fatto con lei. Venus è stata nei miei pensieri questi giorni come non mi capitava da tempo per una ragazza, non riesco a togliermela dalla testa neanche adesso che ho avuto quello che principalmente volevo da lei anzi, la sua bravura ha solo aumentato in me il mio desiderio di lei.

Mi addormento stringendola a me e con il sorriso sulle labbra ma quando mi sveglio e tasto le coperte al mio fianco, Venus non c'è. Mi alzo di scatto e la cerco per tutta la casa gridando il suo nome ma Venus è andata via. Non c'è nessun bigliettino, non c'è nessun messaggio sul mio telefono inoltrato dal mio assistente, non c'è nessuna traccia di lei, pare quasi che io abbia sognato sia stata con me ieri sera. Ma Venus c'era, c'era eccome e adesso che invece non c'è sento un vuoto nello stomaco proprio sotto la mia farfalla tatuata che riempie la mia lingua di veleno.

My Aphrodite [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora