18. Forza Redditch's Gods

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"Signore! Ho un appuntamento con Arthur Sullivan!" Le ragazze nella 41b esplodono in un applauso, Chad scuote la testa sconsolato per tanta frivolezza femminile.

"La mia prossima missione è trovare un uomo non impegnato e che non ceda a Venus Giove." Commenta Leen.

"E l'appuntamento è?"

"Dobbiamo ancora decidere quando, voglio far sbollire un po' i paparazzi, al momento ci stiamo frequentando. Ho messo una storia. Non l'avete vista?"

"Sì ma non credevamo fosse Arthur, credevamo fosse Roger."

"DEVO EVITARLO! Come devo spiegarvelo? E-V-I-T-A-R-L-O!" Faccio lo spelling in inglese e le ragazze ridacchiano.

"A proposito di appuntamenti, vi rubo questa spagnola tutta caliente, per questa sera." Ammicca Chad mentre Ada fa un risolino e i due fanno i piccioncini sotto lo sguardo disgustato di Beverly.

"Comunque questo pomeriggio c'è una partita e mi ha dato i biglietti per noi cinque, ovviamente i posti migliori." Annuncio.

"Una partita dei Redditch's Gods mi alletta molto, soprattutto con i biglietti pagati e i posti migliori, ma è Ada a decidere se rinunciare alla nostra serata." Sposalo, Ada sposa Chad, non fartelo scappare.

"Io non ne ho mai vista una di partita, nonostante sia la più longeva qui, potremmo approfittarne." Ci pensa su Ada sorridendo al suo fidanzato.

"È andata allora, ti accompagniamo alla partita." Sorride Chad che credo stesse pregando ogni entità divina affinché la sua fidanzata acconsentisse.

"C'è una bancarella dove vendono le cose della squadra, striscioni, cappellini, magliette. Andiamo a dare un'occhiata, Arthur ha detto di dire al commesso che ci manda lui." Do l'altra splendida notizia e le ragazze (e Chad) si precipitano fuori dall'appartamento senza curarsi di me.

"Scusi Mr. Jenkins!" Sento gridare e dopo pochi istanti David entra nella mia camera.

"Venus? Che sta succedendo?"

"Arthur ci ha regalato i biglietti della partita di oggi."

"Sì ma è un po' presto per andare al campo, non credi?"

"Fanno compere di striscioni o cose del genere." Sorrido e David infila le mani nelle tasche un po' imbarazzato mentre si guarda intorno.

"E quindi sei fidanzata con Arthur?" Capisco che voglia andare a parare sulla discussione di Roger e quindi dico la prima cosa che mi viene in mente per riparare la situazione.

"Beh sì, io e Sullivan stiamo insieme." Finalmente David si rilassa.

"Oh beh sono felice per te, sai quegli articoli per un attimo mi avevano fatto preoccupare ma insomma ero sicuro che tra te e Roger non ci fosse niente."

"No non c'è nulla tra me e lui David, ovviamente."

"Sì lo so, allora puoi portarlo a cena qualche volta se ti va. Conosco Sullivan e sinceramente non sono convinto ma sono affari tuoi, solo fallo conoscere almeno a tua madre."

"Lo farò, solo credo sia presto ora."

"Non voglio mettervi pressioni. È un bravo ragazzo in fondo, dovrebbe solo studiare di più. Se studiasse come gioca a baseball sarebbe il migliore!" Ridacchio delle sue parole.

"Allora io vado. Forza Redditch's Gods!" Si congeda mentre io esaurisco le mie risate. Dopo aver infilato le scarpe decido anche io di raggiungere la bancarella che i miei amici stanno svaligiando e prendo un cappellino da baseball appunto, con il logo della squadra.

"Hey tu! Giove! Ho visto qualcosa che fa al caso tuo." Bev mi viene incontro e circondando il mio polso mi trascina fino alla sezione delle magliette indicando un body attillato e a maniche lunghe con una profonda scolatura, rosso come il colore della squadra e che riporta la scritta del logo in giallo.

"Credo che tiri fuori troppa mercanzia." Commento.

"Esattamente il nostro obbiettivo. Ne hai di roba da mostrare Venus Giove, facciamo girare la testa a questo Arthur." Leen appoggia l'altra bionda che annuisce convinta.

"Deve restare concentrato per la partita, non può distrarsi per guardarmi, non voglio questa responsabilità."

"Se tu metti quel body, nessuno si preoccuperà della partita, fidati." Ridacchia Beverly.

"Andiamo Venus!" Mi lascio convincere dalle due bionde e compro il body andandomi a cambiare in stanza per indossarlo, metto dei semplici jeans lunghi e larghi a vita alta che sono molto chiari ed una giacchetta in pelle. Il body è molto scollato e solo questo mette in risalto la mia voluminosa quarta, il fatto che sia attillato inoltre lo fa premere sul mio petto dal quale sembra le mie tette strabordino. Sbuffo ma Earleen mi impedisce di cambiare abiti, quindi indosso il mio cappellino rassegnandomi e uscendo dalla 41b.

Prendiamo posto sugli spalti, in prima fila, e Arthur mi nota subito.

"Hey Venus! Sei venuta alla fine!" Mi lascia due baci sulle guance che io ricambio.

"Sei splendida come sempre." Dice fissando la mia scollatura che faccio salire per evitare sia davvero troppo.

"Già, anche i miei amici sono passati dallo shop della squadra, se hanno esagerato fammi sapere così insomma ripago."

"Venus, non dirlo neanche per scherzo. Io vado, la partita sta per iniziare. Fa il tifo per me!" Mi dice ed io gli lascio un prolungato bacio sulla guancia destra.

"Vinci per me Sullivan." Gli faccio l'occhiolino, lui mi dà una pacca sul sedere e corre via.

"Dicono porti fortuna!" Mi grida giustificandosi e ridendo.

Io di baseball me ne intendo davvero poco ma da come grida tutta l'Università e soprattutto Chad posso intendere che Arthur sia davvero un fuoriclasse. E poi è estremamente affascinante sudato mentre flette i suoi muscoli per impugnare la mazza. Da baseball. Ovviamente. Alla sua di mazza si spera che ci pensi io. Okay Venus, basta dai, stai andando fuori dai binari. La partita finisce e dopo la vittoria dei Redditch's Gods e le usuali foto, Arthur si gira verso di me mimando un 'spogliatoi' facendomi capire che vuole io lo raggiunga lì.

"Vai ora! E non tornare se sei ancora vergine di Arthur Sullivan!" Mi grida in un orecchio Ada sotto lo sguardo contrariato di Chad. Io passo una mano sulla mia frangetta sistemandola e chiedo indicazioni per gli spogliatoi. Quando inizio a sentire voci maschili, apro la porta e chiudo i miei occhi coprendoli con le mani.

"Allora ragazzi, non so in che situazione siate, non vedo nulla. Arthur mi ha detto di venire qui." C'è silenzio intorno a me fino a quando due labbra morbide e calde si posano sulle mie in un bacio a stampo. Apro gli occhi mentre lui si stacca ed è Arthur a sorridermi furbo mentre mi mantiene dalla vita.

"Ho vinto solo per te Venus Giove." Lo dice con voce bassa e rauca diventando tremendamente sensuale mentre un ricciolo rosso e sudato gli ricade sulla fronte ed io mi accorgo di star stringendo il suo bicipite tonico. Datemi aria.

My Aphrodite [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora