30. Ventisei

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Quando apro gli occhi, la presenza di Harry è quasi soffocante. Ha un'alitosi mattutina insopportabile ed è praticamente sdraiato su di me mentre mi sbava sulla clavicola. Sembra quasi un bambino indifeso e mentre cerco di alzarmi lui mi stringe ancora più a sé.

È per questo che decido di restare ancora venti minuti nel letto per coccolare i suoi capelli ricci mentre dorme e gustarmi questa visione che mi duole ammettere ma è paradisiaca. Quando Harry è totalmente rilassato, mi alzo dal letto e vado verso la cucina per preparare la colazione. La preparo anche a lui e gli lascio un post-it carino per dargli la giusta carica nonostante questa serva a me.

Oggi ho l'esame di letteratura russa, uno dei più complicati che abbia mai sostenuto ed essere infuriata con Harry non mi aiuterà di certo a rilassarmi dunque accantono tutto ciò che è successo, prendo le chiavi della mia fidata cinquecento e gli lascio un bacio sulla fronte prima di andare via.

Quando varco i cancelli de La Sapienza, è Margherita a venirmi incontro in un fascio di nervi.

"Io non so se e come lo passeremo questo esame."

"Abbiamo studiato a ciuccio Marghe, lo passeremo per forza. Il tuo ragazzo, che fa?"

"È al bar, ha solo due lezioni oggi."

"Raggiungiamolo se ci sono anche gli altri, almeno smorziamo un po' di tensione."

"Harry? Che fa lui invece?" Mi chiede mentre ci incamminiamo.

"Nulla di che, credo vada in studio, non lo so e non me lo chiedere. Gli ho lasciato la colazione pronta e poi facesse ciò che vuole." Margherita mi guarda sogghignando.

"Scusa gli lasci la colazione pronta da perfetta fidanzatina e poi non vuoi parlare di lui?"

"Così pare."

"Venus, tu sai che ti voglio un mare di bene ed Harry Styles, cazzo sappiamo tutti chi è e lo adoriamo tutte. Ma Harry il-tuo-fidanzato si è rivelato tutta un'altra persona. Vi amate entrambi e si vede, ma io non credo vi faccia bene come amore."

"Noi stiamo provando a recuperare e-"

"Scherzi Venus? State insieme da un anno e non c'è neanche alcuna proposta di matrimonio, questo periodo dovrebbe essere idilliaco e invece già non funziona più. Io vi ho supportati per prima ma non lo faccio più, non aspettare che le cose diventino più serie di così o sarà molto più difficile lasciarvi andare."

Quando arriviamo al tavolo, Tazio ci saluta già da lontano e ci fa cenno di avvicinarci. Bacia la sua fidanzata e per un attimo mi ricorda i momenti in cui lo ero io, come mi ha trattata e quanto mi ha amata essendo ancora oggi al primo posto della lista come fidanzato migliore che ho avuto. Sospiro e riapro il libro mentre in sottofondo Augusto mi parla di qualcosa del suo corso anche se non lo sto ascoltando minimamente con la testa ad un riccio che ho lasciato lì a casa.

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"Allora? Com'è andata?" Un Harry entusiasta mi appare appena apro la porta. Ha le braccia allargate ed un sorriso sornione.

"Ventisei, ho la media più alta ma lo ho accettato comunque."

"Venus! Ventisei è ottimo come voto!"

"Sì lo è."

"Allora questa sera andiamo a festeggiare. Ti porto a cena, va bene pupa?" Gli sorrido e annuisco per poi finalmente liberarmi del mio zainetto e corrergli incontro lasciandogli un bacio.

"Harry."

"Sì pupa?"

"Ti va di fare sesso?" Lui mi guarda negli occhi in silenzio e anche un po' confuso, ma poi sorride e mi bacia.

My Aphrodite [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora