40. Venus mi ucciderà

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Harry's POV

"Come va Harry? Meglio?" Meredith mi passa una mano sulla schiena e mi coccola come una madre e non capisco con quale voglia o pazienza lo faccia data la patetica scena a cui ha dovuto assistere questa notte.

Appena tutti siamo rientrati nelle nostre stanze lo ammetto, sono scoppiato a piangere, piangevo disperatamente come un bambino all'idea che Venus e Arthur si sposeranno e Meredith anziché dare di matto come una fidanzata normale mi ha consolato e sostenuto in silenzio, attendendo con pazienza che la mia crisi di panico cessasse di esistere.

Non è stata tanto la gelosia, Arthur e Venus stanno insieme da anni, hanno un figlio insieme, credo sia stata più invidia del fatto che gli occhi della ormai bionda brillassero nel vedere il suo fidanzato inginocchiato, quando ero stato io a farlo anni prima invece ero stato biecamente rifiutato.

Era il paragone che non buttavo giù, il fatto che io fossi stato respinto mentre Arthur ce l'aveva fatta, Venus sarebbe stata sua moglie e data l'idea che lei aveva sul matrimonio sarebbe stata sua per sempre.

"Sto meglio Meredith, grazie mille, di tutto."

"Non preoccuparti Harry, lo capisco." Mi porge un bicchiere d'acqua da cui sorseggio lento ed è solo adesso che noto di avere il capo fra il suo seno prosperoso.

"La testa fra le tette funziona sempre." Lei ridacchia e il suo petto vibra mentre la stringo forte.

"Non avresti dovuto, avresti dovuto mandarmi a fanculo."

"Questo è quello che il tuo cervello desidera sentire per dimenticarla come qualcosa di sbagliato, ma non è sbagliato Harry, non è sbagliato aver amato."

"Sono passati anni Meredith, spero tu non capisca quanto sia straziante continuare ad amare una persona e vedere la vita che va avanti senza riuscire a viverla a causa di un sentimento malsano, soprattutto quando sai che anche lei ti ama ancora, siete solo nel momento e posto sbagliato."

"Io, Harry, non so neanche da dove partire per dirti che è tutto sbagliato. Non è affatto così. Tu non puoi dimenticarla, non puoi smettere di amare una persona quando l'hai amata davvero, semplicemente impari a convivere con quell'amore o inizi ad amare ancora di più un'altra persona. Tu la amavi così tanto che non sei riuscito a trovare qualcuno da amare di più per sostituirla. Per lei è diverso, lei ha avuto un figlio ed un figlio è l'amore più grande che esista, per questo non soffre come te per il tuo amore."

"Edward è un bambino fantastico, sai, ieri ci ho parlato." Rido al pensiero di quello che sembra un angioletto e alla sua spiccata intelligenza.

"Vedi Harry, non sei vuoto, sei ancora capace di provare sentimenti e questo alla fine basta per continuare la tua vita. Ami anche me a modo tuo, semplicemente mi ami meno di quanto ami lei. Ma lo fai, altrimenti non sarei resistita più di una settimana."

"Ci pensi Meredith che condividiamo la nostra vita da cinque anni?"

"Mamma mia se sono stufa di sopportarti." Ridacchiamo insieme ma poi un dubbio sconvolge la mia mente.

"Ma tu vorresti sposarti?" Lei passa gli occhi sul mio guardo leggermente confusa e poi distende le labbra in un sorriso.

"Ho sempre odiato il matrimonio Harry, puoi stare tranquillo."

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Tiro avidamente dalla mia sigaretta mentre una testa bionda e lunga sempre in piega mi si avvicina con quelle sue orribili Winston.

"Come va ragazzino? Ti sei ripreso dalla tua crisi d'amore?"

"Vaffanculo Bev, succhiamelo."

"Probabilmente te lo morderei per quanto mi disgusti. Poi ormai sei anche un vecchio di merda." Rido comprendendo che a modo suo Bev sta cercando di consolarmi.

"È stato un colpo duro per te ieri sera, soprattutto dopo che ti ha detto quello che doveva dirti, era anni che voleva farlo e mi dispiace lo abbia fatto adesso dandoti tante cose da metabolizzare insieme, ma lei non sapeva della proposta, ieri sera però quando la abbiamo accompagnata in aeroporto era davvero felice e spero che anche tu comprenderai-"

"Beverly, smettila di parlare Cristo, come cazzo fai a parlare così tanto alle otto di mattina."

"Sono un po' nervosa, scusa se non so come trattare l'argomento con te."

"Ma quale argomento! Di che cazzo stai parlando?"

"Lo so che potresti pensare non siano affari miei, ma tutti noi vogliamo un bene dell'anima ad Edward, okay?"

"Anche io gli voglio bene."

"Sì Harry ma per te è diverso, tu sei suo padre cazzo." Beverly lo dice con nonchalance, come se fosse scontato, naturale, come se non mi avesse appena detto di avere un figlio. I miei occhi si sgranano e la bocca si socchiude mentre lei si volta verso di me e realizza che in realtà non ero a conoscenza di questa cosa.

"Cristo Harry, non te l'aveva detto alla fine? Sembrava convinta questa volta. E poi dai anche tu, non avrai davvero creduto alla cazzata di Arthur! Ti facevo più intel-"

"Puoi chiudere quella fottuta bocca Beverly? Mi hai appena detto che ho un figlio." Sono costretto a sedermi in veranda per non svenire. Io e Venus abbiamo un figlio e quella stronza, perché così va chiamata a questo punto, non me l'ha mai detto.

Mio figlio non sa che sono suo padre.

Mio figlio chiama un altro uomo papà.

Mio figlio chiama Arthur papà, porta il suo cognome.

Rassegno velocemente i ricordi di quel periodo ma non mi viene in mente un motivo valido per cui avrebbe dovuto mettere in scena tutta questa farsa per anni.

"Ada mi chiamò all'epoca, me lo disse lei che era incinta di Arthur."

"Harry, è impossibile non ti sia mai venuto il sospetto." Continua.

"Ci eravamo lasciati! E lui era effettivamente stato da lei!"

"E secondo te ci andava a letto? Dopo due settimane? Poi cazzo fatti due calcoli della gravidanza, abbiamo dovuto inventarci la cazzata della genetica per giustificare il fatto che fosse nato un mese e mezzo prima dei calcoli. Venus era incinta da un mese quando lo aveva scoperto."

"Ma che cazzo ne so, stavano insieme ed io stavo male! Come poteva venirmi in mente una cosa del genere? Poi credevo non sarebbe stata tanto meschina."

"Harry, ma anche se lei fosse andata a letto con lui, avete scopato fino a praticamente l'ultimo giorno, c'era comunque il rischio fosse tuo! Come non ti è mai venuto in mente di fare un test della paternità?"

"Hey ciao sono il tuo ex! Secondo me quel figlio è mio!"

"Tu non ne avevi neanche il sospetto! Cazzo Venus mi ucciderà per avertelo detto." Ha la mano sinistra fra i capelli, gli occhi sgranati e tira avidamente dalla sua sigaretta mentre la guardo e ripenso alla mia storia con Venus Giove e ad Edward, ovvero mio figlio, seduto sulle mie gambe ieri sera.

My Aphrodite [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora