Party girl

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Il giorno seguente fu  uno di quei giorni No.

Mi svegliai quella mattina con un mal di testa atroce. Erano le 13:00 e ancora io ero a letto cercando in qualche modo di alzarmi, fallendo miseramente. La nonna entrò nella stanza e venne in mio soccorso, aiutandomi ad alzarmi. Una serie di lamentele uscirono dalla mia bocca, facendo preoccupare la nonna <<oh darling, what happened to you?you're boiling>> non riuscivo a stare con i piedi per terra, sentivo la testa scoppiarmi e la pancia farmi male <<i'm so sorry nana, this must be your day and i'm ruining it>> mi appoggiai con tutto il peso sul comodino e la guardai con occhi tristi, notando la sua faccia triste <<happy birthday nana, i'm sorry>> la nonna mi sorrise e mi abbracciò <<you didn't ruin this day, you probably  have a fever, don't worry love>> mi staccai dalla nonna e cercai di andare in cucina, camminando lentamente verso le scale<<do i?>> le dissi tenendomi con tutte le forze alla sbarra delle scale, scendendole lentamente fino a raggiungere la cucina dove i miei nonni stavano facendo colazione.<<oh Andrea, che hai fatto mamma mia, sembri stare davvero male. Ti prego, non voglio essere contaminata>> disse mia nonna allontanandosi da me con la mano davanti alla bocca e al naso, facedomin innervosire <<i get sick, i don't have the black death>> incominciai a ridacchiare. La situazione mi divertiva.  Presi dal tavolo la tazza d te caldo, portandolo alla bocca per poi sorseggiarlo lentamente. <<dovresti riposare, gli ospiti stanno per arrivare>> poggiai la tazza sul tavolo e poggiai le mani sul dietro di una sedia, tanto per tenermi in equilibrio e non farmi cadere come un sacco di patate <<dovrei disdire tutto?>> chiese mia nonna entrando in cucina.  La  guardai e le feci cenno di 'No' con la testa <<this is your day nana, i will rest in my room>> le dissi in modo dolce, cercando di non farle pesare la situazione. Mia nonna sorrise e si mise sedere accanto ai miei nonni materni.  Dopo aver salutato i miei nonni decisi di andare in camera per riposare un po.  Ci misi un bel po' a salire le scale, andando a passo di una lumaca, arrivando in camera finalmente dopo un bel po'.  Guardai il letto e mi sdraiai  su di esso, coprendomi con le lenzuola fino al viso,  stando al calduccio. Le persone incominciarono ad arrivare dopo poco, facendo un casino assurdo. Abbandonai l'idea di dormire, che era impossibile da fare con tutto quel casino, e mi misi a giocare con i miei numerosi bracciali, fin quando non avvertii i passi di qualcuno avvicinarci alla mia stanza. La porta si aprì,  facendomi presente la presenza di due persone in particolari: Alex e Matt.

<<look at you, poor kiddo>> disse Matt avvicinandosi al letto con un sorriso enorme <<umh? what are you doing  up here>> chiesi ai ragazzi facendo spuntare dalle coperte la mia testa, mettendo in mostra la mia faccia malaticcia con il naso rossissimo e gli occhi socchiusi, per non parlare delle labbra screpolate, che oscenità.  <<your nana told us that you are sick, we came to make you feel less alone>> disse matt sedendosi sul letto, accompagnato da Alex <<guys please, be quite my head is hurting me>> posai lo sguardo su Alex, stava sorridendo. Il mio cuore mancò un battito, facendomi sorridere leggermente<<you're cute>> disse il ragazzo sistemandosi meglio sul letto. Matt incominciò ad accarezzarmi i capelli, facendomi rilassare al suo tocco delicato <<guys you should leave, i can infect both of you, i mean seriously>> feci una vocina piccola piccola facendo ridere i ragazzi <<what?>> mi alzai a sedere, togliendo le coperte dalla mia faccia, facendomi sentire freddo all'improvviso. Riportai le coperte sulle spalle e tornai a guardare i ragazzi, sorridendo <<you are cute>> disse in fine Matt. Mi girai verso lo specchio e notai i miei capelli raccolti in una coda alta disordinata e con la maglietta di quando avevo 14 anni, rosa con i coniglietti, ecco perchè stavano ridendo. <<we're not gonna leave you alone here>> disse con fermezza Alexander, avvicinando la mano verso il mio viso, spostando una ciocca di capelli e portandola dietro al mio orecchio. Diventai subito rossa <<awe, you are blushing, that's cute>> disse Matt abbracciandomi con le sue possenti braccia <<I'M NOT>> affondai la faccia nel suo petto, nascondendo il rossore <<yes, you are Andre>> Alex incominciò a pizzicarmi da sopra le coperte le  gambe <<eyooo, stop it>> incominciai a ridere e mi staccai da Matt e un dubbio mi venne in mente: <<quick question; Where are nick and jamie?>> chiesi con voce assonnata << with your other grandparents, they rock!>> disse Matt girovagando con lo sguardo su tutta la stanza <<your room is pretty cool and you have a lot of vinyls, may i?>> chiese il ragazzo puntando al giradischi, annuì e lo lasciai scegliere l'album da mettere, lasciandomi da sola con Alex. <<Sembri parecchio stanca, perché non riposi un pochino?>> mi chiese portando la mano verso la mia fronte << e scotti da morire>> La sua mano a contatto con la mia pelle mi fece venire i brividi su tutta la schiena, facendomi rilassare per poco <<lo so, avrò la febbre. Non riesco. C'è troppo casino di sotto>> poggiai la testa sulla parete e chiusi leggermente gli occhi. Matt fece partire uno dei miei album preferiti: blurryface dei twenty one pilots, così mi concentrai sulla voce del cantante. <<why don't you let her sleep in your embrance?you should rest too>> propose Matt con tono malizioso, avvicinandosi al letto  <<don't be so stupid Matt, what her Grandparents are gonna to say, she needs to be alone>> disse a bassa voce Alex, abbassando lo sguardo. <<i got it, just let her rest>>. Matt si avvicinò e lasciò un bacio casto sulla mia fronte bollente, per poi lasciare la stanza, chiudendo la porta alle sue spalle. Osservai tutta la scena con un sorriso sotto i baffi. Direi che ero felice della sua presenza, mi faceva sentire così bene.  Alex si tolse le scarpe e si infilò sotto le coperte, avvicinandosi al mio corpicino bollente<<rest a bit, i'm here>>mi avvicinai al ragazz  poggiai la testa sul suo petto, beandomi del suo profumo. Il ragazzo portò una mano sui miei capelli e li accarezzò lentamente facendomi addormentare <<thank you>> chiusi gli occhi e mi addormentai con in sottofondo il suo cuore che batteva all'impazzata.

Used to be my boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora