Bad decision

83 4 0
                                    


"Fools on parade cavort and carry on
For waiting eyes
That you would rather be beside than in front of
But she's never been the kind to be hollowed by the stares
She swam out of tonight's phantasm
Grabbed my hand and made it very clear
There's absolutely nothing for us here
It's a magnolia celebration
To be attempted on a Wednesday night
It's better than to get a reputation
As a miserable little tyke
At least that's the conclusion
She came to in this overture
The secret door swings behind us
She's saying nothing
She's just giggling along"

Il ragazzo chiuse gli occhi e si fece trasportare dalla musica, facendomi perdere nella sua voce profonda. I ragazzi ascoltarono il ragazzo cantare con molta attenzione, con lo sguardo fisso su di lui.

" Her arms were folded most indignant
Not looking like she was soon to leave
I had to squint in order to believe
And then like a butler pushing on a bookshelf
I'm unveiling the unexpected
How she was never gonna look to?
Suddenly embarrassed and corrected
How could such a creature
Survive in such a habitat
The secret door swings behind us
She's saying nothing
She's just giggling along
And even if they were to find us
I wouldn't notice, I'm completely occupied
At all the fools on parade
Cavort and carry on for waiting eyes
That you would rather be beside than in front of
But she's never been the kind
To be hollowed by the stares
Fools on parade
Frolic and fuck about to make her gaze
Turn to a scribble on a page by a picture
That holds her options
But you're daft to think she'd care
Fools on parade
Fools on parade
Fools on parade
Conduct a sing-along"

Quando finì di cantare il silenzio circondò la stanza, facendo arrossire il ragazzo.
<<Then?>>
<<Yes, yes, yes. I LIKE IT>> urlò Matt con le bacchette tra le dita. Mi girai verso il ragazzo <<yeah... I agree with him>> il ragazzo ridacchiò, facendo annuire gli altri tre.
Breana si guardò attorno <<yeah but i don't like the middle part, you should sing it with an high tone>> Alex alzò le sopracciglia <<umh that could be something, i'm still working on that>> la ragazza annuì.
Mi alzai dal divano, andando verso la cucina, prendendo dal frigo una bottiglia d'acqua.
Eravamo a casa Helders dalle 10 di questa mattina ed erano già le 07:00 di sera.
Avevo un mal di testa assurdo che partì da  quando mi alzai dal letto per aprire la porta ad Oliver.
Alexander ci aveva chiamato per farci sentire i pezzi che aveva sistemato nelle ultime settimane, invitandoci a casa Helders.
Non pensavo che ci volesse così tanto.
La sera precedente avevo fatto nottata, non avevo chiuso occhio per tutta la notte e non sapevo che fare. La mattina dopo mi sono svegliai presto, preparando la colazione ad Oliver e alla nonna, che si rivelò un totale successo.
Avevo preso inoltre una marea di farmaci per fare calmare il mal di testa, ma non sembravano essere utili.
Il dolore era allucinante e non riuscivo a reggermi sui miei stessi piedi.
Versai il contenuto su un bicchiere di plastica, portandolo alle labbra.
<<Eyo Evans>> mi girai verso la porta, sorridendo al ragazzo <<Turner>>
<<Watcha doing?>> Si avvicinò al tavolo, sedendosi sopra di esso << drinking some water>> <<I see. Oh wow... Your eyes>> disse avvicinando il viso verso la mia faccia << what happened to you?>> Portò una mano sulla mia guancia, accarezzandola con il pollice.
La sua mano calda a confronto con la mia guancia mi fece rabbrividire.
Era sempre piacevole avere le sue mani attorno al mio corpo, emanava un senso di tranquillità e di casa.
Mi sentivo bene tra le sue braccia.
Chiusi gli occhi dalla stanchezza << i'm okay, i just had a tough night>> il ragazzo allontanò la mano dalla mia guancia, facendomi aprire gli occhi.
Provai un vuoto assurdo.
Tornai a guardare i suoi occhi << but you don't look like...>> <<I'm okay Al, just a bit tired>> il ragazzo annuì.
<< Quindi. Ho visto che le cose tra te e Cookie stanno andando per il verso giusto>> un sorriso spuntò sulle mie labbra.
<< Abbastanza.>>
Il ragazzo guardò in basso, grattandosi il collo nervosamente.
<< Senti una cosa>> tornò a guardarmi in faccia << i miei ordineranno cinese stasera, ti andrebbe di unirti a noi?>> Mi fermai a guardare dritta nei suoi occhi << e che cinese sia!>> Gli sorrisi dolcemente.
Il ragazzo annuì, scendendo dal tavolo.
<< AL! YOU FORGOT FIRE AND THUD, WE HAVE TO FIX IT>> urlò Matt dall'altra parte della stanza.
Alex fece girare gli occhi all'indietro, facendomi ridere.
<<Fire and thud, eh? >> Ammiccai un occhiolino al ragazzo << molto poetico il ragazzo>> il ragazzo mi guardò con le labbra strette in una linea << fuck off Evans>> detto ciò, tornammo nel garage, trovando i ragazzi nei stessi posti di prima.
Mi  posizionai accanto a Matt, portando una gamba sulla coscia di Jamie.
La sua mano si posizionò sul mio ginocchio, accarezzandolo.
<< Matthew, you said the wrong title. That's not even mine>> il ragazzo prese il foglio dalle mani di Matt, leggendo il contenuto <<that's the moon and the thief, by Shawn James you twat!>>  Gli lanciò il foglio sul viso, facendolo cadere sulle mie cosce.
Presi il foglio, cercando di capire la calligrafia del ragazzo.
<<IT'S NOT NONE OF MY BUSINESS IF YOUR CALLIGRAPHY IS WORSE THAN MINE>> urlò Matt.
Poggiai il foglio accanto alla mia coscia sinistra, portando la testa sulla spalla di Matt.
<< Oh, you are incredible! It's quite visible you idiot!>>
<<Honestly, i don't...>>
<< Shut up!>> Mi bloccai subito, guardando il ragazzo con aria terrorizzata.
<< Don't shut  me, you have not right to doing it!>> Risposi alzandomi dalla spalla di matt, poggiando la schiena allo schienale del divano.
Alexander si avvicinò << i do and...>>
<<Okay okay mate, enough, okay?>> Si intromise Jamie, separando con la sua mano sul mio petto, me ed il ragazzo.
<< Okay whatever, what are we gonna do? I didn't finish yet the song and we are suppose to have a gig in March. We have half of the Stuff that we are suppose to have.>> Disse prendendo le mie gambe con le mie mani, alzandole in aria per farlo sedere dove le mie cosce stavano, poggiandole sulle sue.
Sistemò una mano sulla mia coscia, continuando a guardare difronte a lui, come se stesse cercando di capire il senso della vita.
Le sue mani calde sulle mie cosce mi fecero rabbrividire.
<< Oh you are shivering, do you want a plaid?>> Girai la testa verso Matt, negando.
<<Mate, we can fix it tomorrow, don't worry. I bet you are working on the other stuff. What about don't sit down cause ive moved your chair?>> Propose Jamie.
Tornai a guardare con il sopracciglio alzato Alexander.
<<Don't sit down cause I've moved your chair? What a name mate>> risposi, facendo girare i due ragazzi verso la mia parte.
<< What? What is it about?>> Una risatina scoppiò dalle labbra di Jamie, facendo arrossire Alexander.
<< A lot of stuff.>> Concluse.
<< I think it goes like: Break a mirror roll the dice, Run with scissors through a chip-pan firefight. Go into business with grizzly bear, but just don't sit down cause i've moved your chair>> ascoltai attantemente le parole, cerando di contenere le risate.
Come poteva aver scritto una canzone su tutte le disgrazie possibili?
Annuì lentamente.
<< I see>>
Jamie incominciò a ridere, facendo confondere il ragazzo accanto.
<<  You cannot understand the meaning behind those lyrics>> sbottò Alexander.
<< Al, honestly. What it does mean don't sit down cause I've moved your chair>> disse Oliver portando una mano sul viso.
<< What you said, don't sit down cause I've moved your chair>>
<<Oh, now it has a meaning.>>
<< Very funny, ha ha ha>> rispose il ragazzo.
Tra una risata e l'altra arrivò l'ora di andarsene.
Uscì da casa Helders con un peso in meno sulle spalle.
<< Oliver?>> Chiese il ragazzo.
Portai le mani dentro la tasca della giacca di jeans, rivolgendo il mio sguardo verso la sua direzione << aveva una videoconferenza importante, per l'università.>> Il ragazzo annuì.
<< Parlando di università>> continuò.
<< No no, non parliamo di Università, grazie.>> Mi affrettai a rispondere.
Alexander incominciò a sorridere << ed io che avevo proprio voglia di chiederti come stessero andando gli studi>> portai lo sguardo verso la strada, Incominciando a camminare.

Used to be my boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora