Stray heart

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Mi aprì la porta Alexander con un sorriso a 32 denti <<finalmente sei arrivata>> si spostò di lato e mi fece entrare, chiudendo la porta alle spalle. Il  ragazzo incominciò a fissarmi le labbra <<dovrei dedurre che qualcosa è successa, non è vero? >> fece un sorrisetto malizioso. Mi sentivo non in imbarazzo, ancora di più. <<shut up>> gli diedi un pugnetto scherzoso e poggiai la borsa sul divano <<com'è il signor Cook a baciare? >> si posizionò con le gambe incrociate sul divano e mi guardò con un sorrisetto tra le labbra. Sbuffai e mi tolsi le scarpe, poggiandole accanto al divano per poi accompagnare il ragazzo sul divano<<voglio sapere dei minimi dettagli>> lo guardai per un momento, ridendo sotto i baffi. Era peggio di una ragazza.
<<sei geloso?>> portai le ginocchia al petto e guardai il ragazzo con il sopracciglio alzato <<io? So perfettamente che Cook non è eccezionale come qualcun altro> disse vantandosene. Feci roteare gli occhi all'indietro, osservando poi il ragazzo avvicinarsi, appoggiando la testa sulla mia spalla. <<Mi fa piacere che tu ti sia divertita>> disse il ragazzo con tono basso <<ei ei, che ne diresti di prendere quelle bottiglie di>> gli feci cenno alla mansards con tutti gli alcolici, facendolo sorridere.
Il suo sorriso mi scaldò il cuore, facendomi sorridere.
Annuì e  si alzò dalla mia spalla, spostando una ciocca di capelli davanti al viso. Mi girai verso la cucina e notai la luce accesa. Mi alzai dal divano e andai in cucina, trovando i signori Turner e la nonna alle prese con una scopa.
<<Andrea!here you are>> disse mia nonna, facendo portare l'attenzione verso di me <<Andrea! what a delicious surprise>> disse Penny girandosi verso di me con un sorriso sulle labbra  <<dove sei stata? mancavi solo tu oggi>>disse David sorridendo. Mi incamminai verso il lavandino, salendo sopra esso per mettermi comoda. Guardai i signori Turner e arrossii <<Jamie mi ha chiesto di uscire ieri>> Penny portò una mano sul cuore, regalandomi uno dei suoi sorrisi migliori. Portai lo sguardo verso il salotto dove avevo lasciato Al, così gli feci cenno d stare per arrivare <<Jamie cook? he is lovely>> mi disse con un sorriso a 32 denti <<he is a good boy, how it went? did he kiss you?>> mi chiese sussurrando.  Annuì lentamente, sentendo le guance diventare bollenti. <<awe, this is so cute>> dissero tutti all'unisono facendomi arrossire ancora di più. Scesi dal lavandino, guardando i signori Turner, cambiando argomento <<Alex will stay for the night, by the way>> David fece un sorriso malizioso, facendomi arrossire ancora di più.  <<oh okay, don't drink too much>> disse  facendomi l'occhiolino <<David!!>> lo rimproverò Penny. Il signore Turner fece spallucce, sorridendo in modo malefico. Cosa pensava che facessimo su in stanza?
Mi avvicinai alla nonna e le stampai un bacio sulla fronte, salutando con un grande abbraccio i signori Turner. 
Uscii dalla cucina e andai accanto allo sgabuzzino, prendendo una bottiglia di Jack Daniels dalla riserva personale mia e di mia nonna.  Incominciai a correre verso le scale, arrivando nella stanza con il petto che si alzava e abbassava leggermente.
Non ero abituata a fare così tante scale dopo aver bevuto 3 bottiglie di vino.
Arrivata in camera trovai Alexander alle prese con il giradischi. Aveva messo il disco di  Shawn James <<good choice>> il ragazzo saltò in aria, portando una mano sul petto, respirando in modo anomalo, sbattendo le palpebre velocemente: <<are you out of your mind?>> Disse con il fiatone.  Mi avvicinai e gli arruffai i capelli per poi poggiare accanto la bottiglia con i bicchieri <<my bad>>  ridacchiai alla vista di Alex,  spostandomi verso l'armadio, prendendo il cambio << vuoi una mano?>> disse il ragazzo posizionandosi sul letto. Annuì e mi avvicinai alla figura del ragazzo, dandogli le spalle. Il ragazzo abbassò la zip, spostando i capelli da un lato della spalla, per poi sdraiarsi sul letto. Lo ringraziai e  Presi la mia amatissima maglietta di stamattina dei Black Sabbath, andando in  bagno, cambiandomi. Una volta essermi cambiata, poggiai il vestito su una gruccia per poi appenderla dentro l'armadio del bagno. Tolsi il trucco e sistemai i capelli in una coda alta disordinata, lasciando alcune ciocche cadere. Mi guardai allo specchio e sorrisi. Avevo passato una serata bellissima in compagnia di Jamie e non potevo negarlo.
Non mi capitava di passare una serata così dai tempi delle superiori, quando un ragazzo decise di invitarmi a casa sua a mangiare una pizza. Spoiler: non abbiamo mangiato alcuna pizza.
Mi venne da ridere alla scena che si formò in testa: l'unico ricordo che ho di quella famosa serata è la sua chiamata nel bel mezzo della notte, da ubriaco, che mi spiegava che piacevo a un suo amico e che non si fosse presentato lo stesso.
Non nego di non esserci rimasta male, ma è stato abbastanza divertente.
Decisi si tornare dal ragazzo, così uscì dal bagno e mi avvicinai al ragazzo, sedendomi accanto.  Il ragazzo si sistemò sul letto, facendo scivolare lo sguardo sulla mia maglietta, sorridendo  <<black Sabbath, interessante. Mio padre ha primi 5 dischi a casa appesi, dovevi sentirlo qualche anno fa.>> Disse ridendo Alexander aprendo la bottiglia, poggiandola sulle labbra,  prendendo il primo sorso. Guardai attentamente i movimenti del ragazzo, fermandomi sui suoi lineamenti del viso, trovandoli interessanti <<gli unici dischi che ho erano di mio padre, quindi hanno un bel po'di anni>> il ragazzo so staccò dalla bottiglia, passandomela. Presi la bottiglia dalle sue mani, portandola alle labbra per poi ingerirne un bel pò del contenuto. <<That's my girl. Tu si che sai come fare innamorare un ragazzo.> si leccò le labbra, osservando la scena. Gli passai la bottiglia <<ci vuole poco a conquistare un ragazzo, non lo sapevi?>> il ragazzo annuì <<hai imparato dal migliore>> feci roteare gli occhi all'indietro. Alexander passava dall'essere un vero e proprio cucciolo a essere un ragazzo sicuro di se, molto, e antipatico. Non riuscirò mai a capire cosa non vada in lui.
Tra chiacchere e risate a crepapelle sull'infanzia dei ragazzi, Finimmo  la bottiglia.  La musica era a palla, l'alcol nel sangue e i green day in sottofondo ci fecero sballare l'umore. Il ragazzo sentendo la canzone in sottofondo si alzò dal letto, incominciando a ballare e a cantare. Lo guardai sorridendo, e mi aggregai a lui.  La canzone poteva essere vecchia, ma bella quanto unica: Stray heart dei green day .
Ci guardammo negli occhi prima di iniziare il concerto, sentendo l'alcol oscurarmi la vista, facendo indebolire le gambe:

Used to be my boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora