don't look at me like this!

134 6 0
                                    

<<credi che stia dormendo?>> <<tu credi?oh guarda! ha la bocca leggermente aperta. Che cosa carina>>

Aprii gli occhi, notando due figure stendere frontalmente al letto, facendomi spaventare.
Un urlo scappò dalle mie labbra, che vennero tappate dalla mano di una delle due figure che ancora non mi erano chiare.
<<Cazzo! zitta!>>
le figure si fecero più riconoscibili, trovando davanti Oliver e Alexander.
<<you fucking idiot! Could you please take away your fucking dirty hands from my mouth?!>>

Cercai di parlare, anche se con la mano sulla bocca sembrava impossibile.
Alexander ridacchiò alla scena, dando una pacca sulla spalla al ragazzo per fargli togliere la mano dalla mia bocca.
<<you twat! come vi è venuto in mente di piombare in camera mia? Mentre che stavo dormendo!>>
Urlai ai due ragazzi dopo che oliver mi fece il piacere di togliere la sua mano attorno alla mia bocca.
Oliver girò la testa verso il ragazzo accanto a lui <<tu ne sai qualcosa?>> Il ragazzo scosse la testa, negando. Il mio sguardo passò da Oliver a Alexander in modo furioso <<okay, before i freak out: GET THE FUCK OUT OF MY ROOM>> puntai l'indice verso la porta della stanza, sentendo il sangue bollire.

<<okay okay, ti aspettiamo sotto, non fare tardi>> i due ragazzi indietreggiarono verso la porta <<tisanina rilassante?>> Chiese Oliver ad un passo dalla porta <<sai com'è, per calmare i nervi>> presi un bel respiro <<OUT!!>> urlai, facendo definitivamente uscire i ragazzi dalla stanza.
Cercai di respirare lentamente, facendo grandi respiri.
Ho sempre odiato essere invasa della mia privacy, soprattutto se qualcuno entra nella mia stanza mentre sto dormendo o suonando.
Sin da quando ero piccola sono sempre stata ossessionata con questo fattore della privacy, ma non perché non mi piaceva avere persone in casa o perché non volessi  passare ore con loro, solo che ci sono alcuni momenti dove volevo rimanere con me stessa, sola, e la cosa non è cambiata di una virgola da allora.

L'unica persona che entrava nella mia stanza quando voleva e soprattutto in mia assenza era mia nonna, e mi pare giusto.
Oltre alla nonna, nessuno è mai entrato nella mia stanza senza alcun consenso.
Inoltre ho sempre odiato i risvegli come questi.
Posso amare all'impazzata Oliver, ma quando mi sveglia in questo modo è da picchiare.
Quando gli diedi la chiavi di casa mia a Firenze, lui si imbucava di nascosto la notte e certe volte anche la mattina, facendo prendere un infarto a me e a tutto il vicinato, cosa non carina da fare.

Solo dopo aver placato gli ormoni decisi di alzarmi dal letto, disfacendolo  da tutte le lenzuola azzurre da cui era coperto, buttandole a terra, lasciando il letto solo con la custodia del materasso.
Mi avvicinai all'armadio, aprendolo, prendendo l'intimo con una maglietta di Oliver vecchia dei Iron Maiden bianca e un pantaloncino blu. Buttai tutto sul letto, chiudendo l'armadio con il piede dirigendomi verso il bagno.
Chiusi a chiave la porta, per essere più sicura di non essere di nuovo presa di sprovvista e mi cambiai, togliendo il  pigiama e poggiando sul lavandino, indossando i vestiti per casa.
Notai, nel frattempo, il caos che lasciai la sera prima nel bagno, tra cui:  asciugamani sparpagliati e sapone ovunque e i miei trucchi piedi piedi.
Sbuffai notando il casino, piegandomi per prendere i rimasugli da terra e sistemandoli nei loro posti originali.
Passai una pezza bagnata sullo specchio, tanto per non fare vedere le ditate, e finalmente lasciai la selva oscura, raggiungendo i ragazzi di sotto. Trovai, una volta arrivata nel salone, i due ragazzi seduti sul divano a ridere e a scherzare, bevendo una tazza fumante tra le mani.
Mi avvicinai ai due silenziosamente, sedendomi in mezzo ai due. <<Look who's in a good mood>> poggiai la testa sulla spalla di Oliver, chiudendo gli occhi, ancora stanca. <<I suppose you really want to die, don't you?>> Disse ridacchiando Alexander. Feci girare gli occhi all'indietro <<idiot! So, where's my cup of coffee? Or ... My tea?>> Alzai la testa dalla sua spalla, osservando entrambi i ragazzi <<ow...we thought you were kidding>> deglutì Oliver dalla forte tensione.
Leccai lentamente le labbra, facendole unire in una linea retta <<no ok, i don't think i can handle it. If you don't want see me freaking the shit out of me, then move your ass, i still want my cup of tea>> risposi con un mezzo sorriso sulle labbra.
I ragazzi mi guardarono con una espressione mista tra: terrore e felicità.
<<okay, just kidding but i still wanna take a sip>> guardai la tazza di Alexander con un sorrisino sulle labbra, allungando la mano per prenderla e portarla alle labbra <<io non glielo avrei lasciato fare>> il contenuto caldo scivolò giù dalla gola, facendomi rilassare per pochi secondi, lasciando che le palpebre cedessero per pochi secondi. Riaprì dopo poco gli occhi, passando la tazza calda al ragazzo alla mia sinistra, ringraziandolo.
Mi girai verso Oliver, poggiando la testa sulla sua spalla <<shut the fuck up, avrei dovuto uccidervi, ma non l'ho fatto>> risposi al ragazzo con tono assonnato <<il nostro intento non era quello di farti venire un infarto. Il nostro intento era quello di svegliarti in modo delicato e carino>> disse Oliver prima di lasciare un bacio casto sui miei capelli << stronzi entrambi, non lo fate più>> mugugnai.
Guardai l'altro ragazzo accanto a me guardarci << solo che mi sorge una domanda>> mi allontanai dal ragazzo <<mi spieghi che ci fai a casa mia alle>> portai lo sguardo verso l'orologio appeso alla parete << 9:00 del mattino?!>> Chiesi con tono alquanto scocciato.
Entrambi i ragazzi ridacchiarono << pensavo ti piacesse stare in mia compagnia>> Alexander mise su il broncio, facendo cadere i miei occhi sulle sue labbra << ALLE 9?>> tornai a guardare i suoi occhi, specificando con tono maggiore l'orario.
Oliver mi diede un pugnetto sulla spalla <<e che sarà mai, mica ha svegliato te o Mary>> mi girai verso Oliver, rivolgendogli uno sguardo assassino, rispondendo acidamente << ma grazie amore mio, sei proprio un cucciolo>>
Oliver sbuffò <<nevermind>> disse infine il ragazzo, concludendo la discussione.
Alexander osservò la discussione con un sorriso tra labbra, sembrando alquanto divertito dalla scena. << Se non me l'avessi detto prima vi avrei scambiato per una coppia, cosa alquanto strana essendo che ti stai sentendo con Jamie>> Oliver ed io ci girammo verso la sua direzione con una faccia schifata <<okay non posso mentire sul fatto di non aver avuto una cotta per Andrea, ma non avrò mai e poi mai pensato a una relazione con lei>> disse con tranquillità il ragazzo.
Sentire tali parole era imbarazzante, soprattutto se è lui a dirlo.
Della sua famosa cotta lo sapevano tutti, me inclusa, ma comunque faceva strano sapere che uno dei tuoi migliori amici aveva una cotta per te.
<<Credo che tu me l'abbia detto...forse>> Oliver mi guardò con il sopracciglio alzato <<in che senso te l'ha detto>> i due si guardarono negli occhi <<nel senso che me l'ha detto, sicuramente>> Oliver sgranò gli occhi << sei sempre tu il ragazzo a cui lei ha dato il suo primo bacio?>> una linea dritta si formò con le labbra <<cos'altro gli hai raccontato? >> Disse annoiato.
Una risata scappò dalle mie labbra <<giuro che non gli ho raccontato più nulla>> mi difesi, alzando le braccia in alto << doveva rimanere tra di noi, grazie mille Andrea>> guardai il ragazzo con le lacrime agli occhi << ma se lo sa persino la mia vicina di casa, non ti dovresti meravigliare della scoperta di Alexander>> guardai l'altro ragazzo << beh, te l'ho detto io, quindi più che scoperta è un te l'ho riferito perché fa ridere>> Alexander si morse le labbra <<certo che siete un bel duo>> Oliver si girò verso il ragazzo con sguardo fiero<<lo sappiamo>>  un sorriso apparve sulle mie labbra, rimanendo bloccata in quella posizione quando avvertì la porta della cucina aprirsi << good morning guys>> disse mia nonna guardando i due ragazzi <<oh Alexander! I didn't expect your visit.>> Disse con tono molto calmo, sistemandosi con una mano la vestaglia gialla che metteva per dormire.
Osservai la sua vestaglia con occhi a cuoricino, come se non esistesse cosa più bella al mondo.
Oliver ridacchiò leggermente alla vista della vestaglia, colpendo il gomito sul suo petto <<oh yeah. Me mom cooked a lot of cookies this morning and she told me to bring them here, and here i am>> Annuì lievemente, facendo vagabondare gli occhi su tutta la stanza << e dove sono?>> Chiesi passando la lingua sulle  labbra.
Il ragazzo puntò il dito verso la cucina, facendo alzare il mio sedere dal divano, saltellando verso l'entrata della cucina.
Notai subito un vassoio grande coprire la maggior parte del tavolo, attirando la mia attenzione <<li hai trovati?>> Mi avvicinai al tavolo, con gli occhi fissi sui biscotti appena sfornati.
Con l'acquolina in bocca ne presi 3, prendendone un altro e tenendolo con i denti, tornando dai ragazzi soddisfatta.
Entrambi i ragazzi non si degnarono di uno sguardo, continuarono a parlare, facendo gesticolare Oliver.
Tornai, masticando, in mezzo ai due, poggiando i biscotti sulle mie cosce <<credo proprio di si>> confermò Oliver con un sorriso tra i denti.
Il ragazzo alla mia destra cercò di rubare un biscotto, che venne fermato da uno schiaffo sulla sua mano <<non ti rischiare Oliver!>> Mi avvicinai più verso Alexander, avendo la mia schiena contro il suo braccio. Oliver sbuffò, continuando a guardare i biscotti.
Notai il suo sguardo fisso su i miei biscotti così, ne presi uno e lo spezzai in due, porgendolo al ragazzo triste. I suoi occhi fecero avanti e indietro, tra me e il "suo" biscotto, afferrandolo dopo poco << e poi non ti dovrei amare>> disse felice, addentando il biscotto.
Guardai la sua reazione con un sorriso tra le labbra, prendendo l'altra metà, passandola da dietro al ragazzo.  Alexander afferrò il biscotto con i denti,  masticando rumorosamente <<i love your mom's cookies>> disse Oliver prima di ingoiare il biscotto << me either>> portai un altro biscotto in bocca, mordendo una piccola parte piena di cioccolato. All'improvviso calò il silenzio che venne interrotto dalla suoneria del telefono di Alexander, e menomale.
La situazione era abbastanza imbarazzante, anche perché Alexander non aveva tutta questa confidenza con Oliver, quindi per adesso era  silenzioso.
Il ragazzo lesse il messaggio con il sopracciglio alzato << the guys asked if they can come over>> mi girai verso la sua direzione, masticando il biscotto.

Used to be my boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora