Opportunities

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SAMANTHA.

"Ho fatto un po' di chiamate, che ne dici se domani ne andiamo a vedere qualcuna?"

Leggo frettolosamente il messaggio di Niall e ci metto qualche istante a capire che parla della concessionaria.

"Sarebbe perfetto, grazie mille!"

Gli rispondo e sono emozionata: per la macchina o per Niall? I miei pensieri vengono interrotti dal trillo del mio telefono d'ufficio. <<Samantha Baker>> rispondo cercando di assumere l'aria più elegante possibile. <<Sam, sono Candice, il capo ti vuole nel suo ufficio.>> mi comunica euforica, la ringrazio e mi dirigo dal Signore Heldon. Candice è sempre di buon umore, gentile ed equilibrata con chiunque, e penso che sia così proprio di carattere non perché deve esserlo per lavoro.

Comunque non capisco la sua euforia, io ho così tanta ansia che il mio stomaco si è attorcigliato su se stesso e man mano che mi avvicino alla porta mi fa sempre più male.
Prendo un gran respiro e busso delicatamente. <<Avanti!>> la voce del capo echeggia in tutto il corridoio, da dentro il suo ufficio.

Non appena entro capisco che il mio stomaco ormai è diventato cenere e sento salire il calore in viso mentre mi avvicino alla sua scrivania, cercando di sfoggiare il mio miglior sorriso. <<Salve, signor Heldon>>

<<Ciao Samantha, come stai? Prego accomodati.>> risponde allegramente. La pelle della sedia è fredda e fa contrasto con la mia bollente.

Mi ricordavo, dal nostro primo e ultimo incontro- il giorno del colloquio- che fosse una persona allegra, molto elegante e affascinante; ma l'ansia ha sempre la meglio su di me. <<Molto bene, signore, grazie.>> raccolgo le mani sopra le mie cosce. <<Acqua? Caffè? Thè?>> domanda a gran voce mentre si dirige alla macchinetta. <<Un thè va bene, grazie.>>

Dopo qualche secondo mi porge il bicchiere fumante e lo ringrazio nuovamente, bevendone un lungo sorso. <<Grazie, grazie, grazie... Sono io che devo ringraziare te, Samantha Baker!>> dice mentre si siede dall'altra parte della scrivania, apre le braccia in maniera teatrale. Io gli sorrido e aspetto che prosegua: non so veramente cosa dirgli perché non capisco a cosa si riferisce. <<Tutti i manoscritti che hai denominato come pubblicabili dalla nostra casa editrice, hanno fatto un successone. Anche tutti quelli che hai mandato a far correggere, alla fine sono risultati eccezionali per le vendite!>> i suoi occhi azzurri si spalancano insieme al sorriso perfetto, mentre si complimenta con me. Il mio cuore batte così forte che rischia di uscire dal mio petto e le farfalle svolazzano nella mia pancia: non potrei essere più fiera di così!

<<Sono felicissima signor Heldon, spero di continuare così!>> sono le uniche parole che escono dalla mia bocca sorridente. <<Certo!>> dice entusiasta e poi si leva la giacca e si tira su le maniche della camicia bianca. I suoi muscoli guizzano sotto di essa e non posso che notare quanto sia attraente il mio capo. Samantha!? Sì, l'aria di Seattle è... strana.

<<Ascolta, Candice ti avrà informato degli eventi ai quali dovremo partecipare.>> annuisco. <<Bene, questo sabato ci sarà il primo della stagione. Verranno molte persone importanti, anche molti finanziatori che potrebbero aiutarci per alcuni progetti futuri. Ci sei, vero?>>

<<Si, certo.>> dico elettrizzata. <<Sono eventi unici, Samantha, solo il meglio della Heldon verrà, tieniti pronta.>> mi fa un occhiolino, io rispondo ancora affermativamente e poi mi conduce gentilmente alla porta, augurandomi una buona giornata.

Solo il meglio della Heldon verrà, tieniti pronta. Certo! E' da una vita che mi preparo per questo! Urlo mentalmente e non appena chiude la porta, faccio un saltello e un gridolino di gioia. Poi mi ricompongo e corro nel mio ufficio.

Room. [h.s]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora