Capitolo 18☆

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- Dedicato a Luke Pasqualino, il mio moschettiere preferito♥-

Avevo l'uniforme addosso.  Sembrava un uniforme da donna.  La stoffa di pelle aderiva perfettamente al mio corpo.  Delle linee oro percorrevano le mie gambe. Ai piedi avevo dei sandali color sabbia.  I lacci erano saldi alle mie caviglie, e arrivavano fino al polpaccio. La spada era ferma suo mio fianco sinistro. Guardai per l'ultima volta la mia famiglia e scesi le scale di legno velocemente.  Corsi così tanto da perdere il fiato.  Raggiunta la spiaggia vidi il caos. Guardiani contro pirati. Legolas contro Marcos.  Mi guardai in torno e vidi anche Jordan, aveva appena fatto roteare in  aria la spada dell'avversario.  Mentre riflettevo su cosa fare un colpo alla schiena mi fece inginocchiare. Imprecai per il dolore e mi alzai lentamente, ma un altro colpo mi fece cadere.  La sabbia era calda, bollente.  Aprii gli occhi lentamente e vidi il pirata ridere per la scena.  Mi feci coraggio e con tutte le forze che avevo mi alzaii. Tolsi la spada dalla custodia e con un movimento del polso sferrai il colpo. Mancato.  La mia spada era a terra.  Conficcata nella sabbia.  Lanciai uno sguardo al pirata per precedere una sua eventuale mossa.  Alla velocità della luce mi buttai sul luogo dove si trovava la spada e la estrassi.   Digrignai i denti e mi lanciai addosso al pirata.  Questo cadde a terra, posai un piede sulla sua gola e spinsi con tutta la forza.  Il pirata era rosso in viso e faticava a respirare.  Sputai qualche insulto e prima di conficcare la spada nel suo torace Legolas mi scanzo'.

"Cassie cosa stai facendo?" Urlò.

"Combatto" risposi.

"Se ti vedono sei morta, non sanno che sei dell'altro mondo" disse infuriato.

"Ma mio padre lo era.  Quindi ho tutto il diritto di stare qui" risposi infuriata.

"Non è il momento di discutere" disse. "Bene è scappato" sbuffo'.

Mi girai e il pirata era sparito.

"Cazzo" dissi.

***

La battaglia fini'. I Pirati si erano ritirati. E io e Legolas eravamo stati convocati dai Guardiani dei Guardiani.  Legolas mi aveva spiegato le regole di questo mondo.  Si sarebbe preso una sgridata se non l'espulsione.

"Signorina Drake e Guardiano Legolas Young" disse un uomo dalla barba grigia e lunga. Era seduto su una poltrona di pelle rossa e al capo non aveva una corona ma una conchiglia d'oro. Una conchiglia diversa dalle altre. Legolas fece per inginocchiarsi ma l'uomo lo fermo'.

"Hai portato a termine la tua missione..hai sorvegliato la ragazza, non verrai espulso." Disse l'uomo. " e riguardo a lei signorina, benvenuta a Golden sands"

"Come scusa? " Domandai incredula.

"Sei una di noi adesso. Sei l'unica ragazza. Nessuna legge vieta questo" sorrisi l'uomo.

"Mah.." non sapevo cosa dire. Sorrisi e basta.  Abbracciai Legolas e incredulo anche lui mi bacio'. Ero una Guardiana dell'Oceano. L'unica donna.  Tutto grazie a mio padre.  Dovevamo ancora risolvere la faccenda.  Dovevamo scoprire chi aveva ucciso i nostri genitori. Dovevamo parlare con il signor Clooney. Dovevamo fargliela pagare.  Pensai a mia mamma e mia sorella. Uscii dal grande Castello e seguita da Legolas mi avviai verso la casa sull'albero.  Arrivati vedemmo la casa andare a fuoco.  Urlai i nomi di mia mamma e mia sorella ma alle nostre spalle rispose una voce a noi molto conosciuta.  Clooney.  Girammo i nostri volti in quella direzione e vedemmo mia mamma e mia sorella a terra. Avevano i polsi legati. Un sorriso apparve sulle labbra di Jordan Clooney,  solo un pensiero attraversava i suoi occhi.  MORTE.

"figlio di putt.." Legolas non fini' la frase.  Una freccia si conficco'  sulla sua spalla sinistra.  Cadde in ginocchio per il dolore.

"Legolas" sussurai. Le lacrime avevano preso il sopravvento. Mia sorella urlò e mia mamma abbasso il volto.  Stava  piangendo.

"Cassie non è niente.. sono abituato" mi rassicuro'  Legolas. "Voglio solo capire chi ha tirato la freccia" Chiese.

"Io"  rispose una voce.  Alzai il viso e su un ramo una chioma dai capelli neri svolazzava nel vento. Questa volta indossava un uniforme.  Katy Smith.

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