"Sono esausta!" Dico buttandomi sul letto con l'eleganza che mi contraddistingue.
Sono bastate cinque ore di lezione per distruggermi totalmente.
Oltretutto resto dell'idea che la matematica è tutto ciò che ne consegue debba essere abolita.
La scuola è ricominciata da qualche settimana ormai, ma il Natale mi manca già ( in realtà mi manca dormire liberamente la mattina e non andare a seguire lezioni in cui dei professori ,che sembrano vegetali, spiegano cose più che noiose).
Tra qualche settimana dovrò dare il primo esame di teoria quindi dopo aver mangiato un sandwich velocemente, inizio subito a studiare.
Sono totalmente in crisi, non riesco a capire tutte quelle cazzate scritte sul libro di trigonometria, ma la porta viene aperta distogliendo così la mia attenzione da lo studio.
La signora Angela, una delle addette al dormitorio, entra seguita da una giovane ragazza.
Capelli biondi lunghi fino al seno, occhi celesti, pelle di porcellana, corpo a dir poco perfetto, trucco perfettamente sistemato, labbra rosee e carnose e io in questo momento mi sento una patata con i capelli.
Beh, una dolce patata con i capelli.
"Jessye, lei sarà la tua nuova compagna di stanza, vi lascio alle presentazioni- dice Angela, poi rivolgendosi alla mia nuova compagna di stanza- sono sicura che ti troverai bene con lei"
Dopo che la donna è uscita, resta ferma vicino alla porta della camera intimidita.
Mi avvicino e le porgo la mano "Sono Jessye piacere, fai come se fossi a casa tua anche perché lo sarà da ora in poi" le sorrisi,spero di non essere sembrata una tricheco che cerca di essere ospitale.
Lei ridacchia e si presenta " sono Kimberly, ma chiamami semplicemente kim"
"da dove vieni?" mi siedo sul divano e la invito a seguirmi.
"Alaska" sorride, sembra davvero molto carina e simpatica.
"Wow, fa freddo lì- idiota jess, certo che fa freddo!-io vengo dall'Inghilterra"
Lei mi ascolta e dopo dice che ama l'Inghilterra nonostante ci sia stata solo poche volte.•••••••••
"È tanto male qui dentro?" Chiede curiosa, sono passate qualche ora da quando è arrivata e stiamo guardando un film dal computer.
"Non peggio di quel che sembra, ci sono solo poche regole fondamentali; non scrivere sui muri, non fumare all'interno della camera e non portare persone esterne nel residence al di fuori dei giorni prestabiliti"
"Non sembra tanto male"
Annuisco.
••••••
"Isaac lei è Kim, Kim lui è Isaac" sorrido soddisfatta e gesticolo scoordinatamente.
I due si stringono la mano e io spiego alla bionda che Isaac è il mio migliore amico.
Dopo aver preso da mangiare ci sediamo ad un tavolo vuoto; io guardo con disgusto il purè che è nel piatto, Kim guarda con ammirazione Is e Is usa il suo telefono.
Gli tiro un calcio da sotto al tavolo, non voglio che risulti antipatico agli occhi di Kimberly.
"Ahi!- urlacchia- che ti prende?" Sembra abbastanza infastidito.
"Non dovresti fare l'asociale davanti ad una persona che sa solo il tuo nome. Fossi in lei penserei che tu sia un emerita testa di cazzo asociale"
"Mi dispiace molto ma devo davvero andare"
Lo guardo con sguardo indagatore e lui mi mima un 'ti spiego dopo', si allontana dal tavolo dopo aver salutato con un veloce gesto della mano la nuova arrivata.
"È single?" Chiede quest'ultima dopo essersi assicurata che il moro sia uscito dalla mensa.
"Si, ma è gay"
Lei si lascia sfuggire un leggero 'oh' di delusione e poi ridacchia.
"Tutti i fighi sono gay, queste sono le ingiustizie dalla vita."
Bllaaaaaaehh. Solo questo.
Scusatemi se fa così schifo.
Per farmi perdonare probabilmente a breve aggiornerò un bacio.xx
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Old friend»h.s
Fanfic"Even when the night changes It will never change me and you." E se due vecchi amici si rincontrassero, capendo di non essere cambiati molto dai tempi dell'asilo?