Dopo ben tre settimane e quattro giorni è arrivata l'ora di affrontare la mia paura più grande, la doccia pubblica.
Non che in questo periodo non mi sia lavata ma mai per intero è mai rimanendo completamente nuda in quel posto per troppo tempo.
Sono le otto e mezzo quindi la gente dovrebbe trovarsi a mensa o comunque a mangiare, non di sicuro ai bagni, nel minor tempo possibile prendo le mie cose e corro senza farmi vedere.
Per quanto posso risultare spavalda e menefreghista il mio lato debole è proprio il mio corpo, per carità mi piace mostrarmi in un paio di jeans attillati e indossare delle magliette scollate, ma solo il pensiero che qualche sconosciuto mi veda nuda mi si gela il sangue nelle vene.
Apro lentamente la porta dei bagni e guardo dentro, quando sono sicura che non ci sia nessuno entro.
Mi svesto velocemente all'interno di una doccia e lascio l'accappatoio appeso all'anta di legno.
Inizio ad insaponarmi dimenticandomi di tutto e di tutti, canticchiando in maniera soave le canzoni di Ed Sheeran e alla fine del mio splendido concerto mi infilo l'accappatoio che mi arriva a metà gamba, quindi un po' troppo corto per i miei gusti e apro l'anta della doccia per riprendere il mio borsone e vestirmi velocemente.
Apro il borsone e mi infilo le prime cose che trovo, cioè reggiseno e maglietta, successivamente trovo i pantaloni "merda le mutande" impreco a voce alta tirando un pugno contro l'anta della doccia.
Il display del mio cellulare si illumina mostrandomi un messaggio di Maya:Maya:
"Muoviti, ti stiamo aspettando in Mensa"
Decido quindi di infilarmi i pantaloni senza mutandine per far aspettare i miei amici il minor tempo possibile.
<<Scusate il ritardo>> dico appena arrivata al loro tavolo.
"Tranquilla è stato piacere" risponde Logan con un piccolo sorriso che ricambio volentieri.
Mi siedo accanto a Maya e iniziamo a mangiare il petto di pollo con patate abbrustolite. <<Cos'era quel "tranquilla è stato un piacere" e sorrisini vari?> mi sussurra Maya vicino all'orecchio per non farsi sentire dagli altri.
<<Ma niente è stato solo gentile>> rispondo io, diventando leggermente rosata sulle guance.
Ovviamente Maya se ne accorge e spalanca occhi e bocca sorridendo in maniera troppa esagerata e quindi attirando le attenzioni di tutti i presenti al tavolo.
<<Tutto bene?>>chiede Annabelle in maniera delicata.
<<Si si solo che...Sbaglio o qui fa' caldo?>>chiedo iniziando a balbettare come se non sapessi più parlare neanche la mia lingua madre e quindi attirando ancora di più l'attenzione su di noi.
<<Hai ragione>> mi appoggia Maya, facendomi tirare un sospiro di sollievo interiormente, avevo davvero paura parlasse.
<<Qui siamo tutti appiccicati, dovresti andarti a sedere lì>> indica un posto libero, ovviamente vicino a Logan.
<<Hai ragione..>> dico io non troppo convinta ma per smettere di dare tutto questo spettacolo faccio ciò che dice.Logan mi fa spazio e mi accoglie sorridente <<Mi piace il tuo profumo>> mi sussurra avvicinandosi al mio orecchio.
<<Grazie, mi sono appena lavata>> rispondo io suscitando una leggera risata da parte sua.
Ci guardiamo un po' negli occhi e poi entrambi distogliamo lo sguardo imbarazzati, le sue mani si avvicinano alle mie e il suo mignolo accarezza il mio dolcemente.<<Ma quello non è tuo fratello?>>Chiede Maya con lo sguardo rivolto alle mie spalle.
Mi volto e un'esemplare di piccola papera visibilmente arrabbiata si avvicina al mio tavolo.<<Eii Paperevin anche tu qui>> esordisco io alzando il cinque in segno di saluto.
<<Vieni subito in camera mia>> dice lui non degnando neanche di uno sguardo il mio cinque alzato.
<<Ma come? Non ti presenti neanche? Non immagino neanche quanto sarebbe deluso papà se sapesse una cosa del genere>> lo guardo scuotendo la testa in segno di rimprovero ma pur sempre divertita e sorridendo.
STAI LEGGENDO
Funny disaster- Marcus Baker (Felix Mallard)
Teen FictionMadison Alexia Collins ha sempre avuto un'attrazione verso le sfide o qualunque altra cosa la potesse mettere nei guai. Questo aspetto così repentino di lei non passa inosservato agli occhi di nessun ragazzo, soprattutto uno in particolare. Marcus B...