presentazioni

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POV CARMELA:

"at capit mo comandà"

Dico dopo aver spiegato al comandante del perché sono di nuovo lì dentro

"si Carmè tien proprij a capa tost tu eh?"

sorrido a quell'affermazione, mia madre me lo diceva sempre, si diceva da quando sono entrata nella camorra a 10 anni mi ha voltato le spalle, da quando lei è morta il mio compito è quello di proteggere le persone che amo più di me stessa, a costo della mia di vita.

"nennè ja andiamo, è arrivat a direttric"

Sento dire dal comandante, mi alzo dalla sedia per poi andare nello studio della nuova direttrice

Appena arrivo mi si presenta una donna, devo dire molto bella capelli biondi, occhi azzurri, a primo impatto sembra brava ma secondo me sarà molto severa rispetto a quell'altra direttrice

"buongiorno direttrì"

"buongiorno Carmela De Rosa giusto?"

io annuisco in risposta

"accomodati"

"allora Carmela De Rosa, 16 anni figlia del boss di Forcella, dirigi due piazze una a Forcella mentre l'altra a Scampia, vedo che sei stata arrestata già due anni fa per omicidio  e rapina a mano armata, mentre adesso ci nuovo per  omicidio, possesso di arma da fuoco e anche quantità di erba nel tuo zaino, giusto?"

io annuisco una seconda volta

" allora Carmela dimmi una cosa, hai per caso intenzione di passare tutta la tua vita qui in carcere o persino essere mandata a Poggioreale?"

"no direttrì, io sono venuta qui solo per proteggere la mia famiglia"

" e dimmi Carmela da come ho capito tuo padre è il boss di Forcella quindi penso che sappia proteggersi, come protegge se stesso può farlo anche con tua madre, quindi dimmi se tu proteggi loro a te chi ti protegge"

a quelle parole abbasso la testa, i miei occhi iniziano a farsi lucidi ma no, non ho mai pianto non posso farlo adesso, devo essere forte

" sentite Direttrì, mia mamma è mort, ij so trasutt rind a camorr per proteggere quello che resta della mia famiglia, mio padre si sa proteggersi  ma io lo farò comunque, devo proteggere sia lui che le persone che amo chiu ra vita mij,quindi nun o sacc c vaggia ricr, m ponn pur mannà a Poggioreale, si agg fatt troppi sbaglij, quindi merito di stare qui, ma una cosa che non mi pento è di aver ucciso un infame"

vedo che lo sguardo della direttrice alle mie parole si addolcisce, non sono una che cerca compassione nelle altre persone, ma se l'ho detto è perché è la verità, ho ucciso un infame ma  pensarci mi fa stare male

"senti Carmela capisco quello che hai provato, quindi facciamo così per questa volta non ti mando direttamente in isolamento, ma se fai qualcosa sai già"

Annuisco contenta, sembrava una cattiva ma invece, secondo me lo diventa solo se la si fà incazzae tantissimo, mi giro di spalle quando però sento chiamarmi

"Carmela"

" ditemi direttrì"

" tu sei diversa da tutti loro"

in risposta annuisco di nuovo, esco dopo 30 minuti infernali passati lì dentro con la direttrice vado verso il comandante che mi avrebbe portata nella mia cella

"comandà ma perché stiamo andando nell'ala B"

che sarebbe il lato dove si trovano i ragazzi

" nennè ha detto la direttrice sa che tu e Edoardo siete cugini, così ha deciso di mettervi in cella insieme"

c'è un Mare Fuori// Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora