POV CARMELA
UN PAIO DI GIORNI DOPO:
Dopo una settimana finalmente posso uscire da questo posto infernale, dopo i 300 controlli al giorno, dato il coma di 3 mesi, i vari lavaggi non c'è la facevo più, ho le braccia tutte bucate dai molteplici aghi che mi sono stati infilati nelle braccia, ma finalmente oggi ritorno all'IPM.
ok è molto strano dire finalmente, ma non vedo l'ora mi mancano tutti, mi mancano i ragazzi, le ragazze, la mia Gaia, Edo mio, ma la persona che mi manca di più è Ciro, in questa settimana non è potute venire perché, da come ha detto il comandante hanno iniziato un nuovo progetto, anche per questo non vedo l'ora di tornare.
Ho anche chiesto al comandante come hanno preso tutti la notizia della mia "finta morte", mi ha detto che tutti hanno piano, sarei voluta essere l' in quel preciso istante.
Mentre penso e ripenso vedo entrare nella stanza un infermiere seguito da comandante
"signorina De Rosa, lei può tornare all'IPM, lei è stata molto forte, però in queste due settimane cerca di fare meno sforzi possibili, buona guarigione"
detto questo lo vedo uscire dalla stanza, lasciandomi con il comandate che dice
"forz nennè vatt a vstì"
così scatto a sedere per poi andarmi a vestire, con i vestiti portati dal comandante
dopo essermi vestita esco dal bagno raggiungendo il comandante che è seduto fuori
"forz comandà jamm"
dico sorridendo
"marò nennè è comm m si mancat"
"pur vuij comandà assaij"
dico per poi stringermi forte tra le sue braccia, sentendomi, anche se per pochi secondi a casa
"sorz mo jamm, voglij vre a facc e tutt quand"
dico per poi ridere, seguita dal comandante, così tutti e due ci dirigiamo verso l'uscita di questo ospedale, aggiungerei finalmente
entriamo nella sua macchina per poi sfrecciare verso l'IPM, dove lì ci sono le persone più importanti della mia vita
POV NADITZA:
una settimana fà
ormai sono più di 3 mesi che Carmela è in coma, ma non la vedo da esattamente 1 mese, mi manca assai, lei era anzi è comm a na sor p me, c'è sempre stata per tutti
Talmente della forte mancanza che sentiamo per lei, tutte le sere da tre mesi a questa parte io, Silvia, Serena e Gaia abbiamo dormito tutte insieme, dormivamo sempre sul suo letto, ma la cosa non era la stessa, si sentiva lo spazio mancante tra di noi
Ormai nel carcere si respirava solo aria tesa, un aria pesante da quella del solito, le cose qui dentro sono cambiate radicalmente, nessuno urla, nessuno ride, nessuno gioca a pallone, stiamo sempre tutti sulle panchine, oppure seduti sui divanetti quando stiamo in sala comune, molto volte io e il chiattillo suoniamo la canzone preferita di Carmela, facendo finta che lei sia qui con noi
Stamattina abbiamo avuto la terribile notizia, infatti Ciro ed Edoardo hanno dato di matto, sono andati a vedere, accompagnati dal comandante e Liz la situazione, sperando in qualche segno positivo
Ora sono qui, nel campetto a parlare con Silvia
"amo, ma secondo te s scet?"
dice Silvia già con gli occhi lucidi
"eccert amo ca s scet, chell è na leoness"
dico convinta, ma anche con un po' di paura
Il nostro discorso però viene interrotto dal rumore del cancello, tutti ci giriamo verso quest' ultimo che mostra la figura della macchina della polizia, subito escono da lì Edoardo e Ciro con una faccia distrutta, con alcune lacrime sulle guancie, questo non è buon segno Ciro Ricci nun chiagn maij, quand o fa e cossos e brutt
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c'è un Mare Fuori// Ciro Ricci
RomanceCiro Ricci, 17 anni figlio del più potente boss di Napoli, abituato già dalla tenera età alle regole della camorra, Ciro è un ragazzo menefreghista, arrogante e senza emozioni. Chiuso ormai da più di due anni all'IPM di Nisida, odia poche cose ma l...