9. Diploma

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" all'età di cinque anni ci chiedevano che cosa volevamo fare da grandi e noi rispondevamo cose tipo astronauta, presidente o, nel mio caso, principessa. Quando c'è lo richiedevano a dieci anni noi rispondevamo rock star, cowboy o, nel mio caso, medaglia d'oro olimpica. Ma ora siamo cresciuti, perciò ci chiedono una risposta seria quindi noi rispondiamo... e chi cavolo lo sa ? "  disse la ragazza bruna scatenando gli applausi e le risate dei presenti
" questo non è il momento di prendere decisioni definitive. Adesso è il momento di sbagliare. Di prendere il treno sbagliato ed arrivare chissà dove. Di innamorarsi. Spesso. Di prendere filosofia perché nessuno farà mia carriera con filosofia. Di cambiare idea poi ricambiarla perché niente è immutabile perciò fate più sbagli che potete così quando ci chiederanno cosa vogliamo fare, non tireremmo più ad indovinare. Lo sapremmo."  La ragazza concluse il suo discorso apprezzato dagli applausi del pubblico.

Ammirai i ragazzi, uno per uno, prendere in mano il loro diploma, andare verso il loro futuro, verso la realizzazione dei loro sogni.
Ammirai il modo in cui si sostenevano, l'uno con l'altro.
Ammirai i loro occhi, resi lucidi dall'emozione.
Ammirai tutto ciò che non avevo avuto la possibilità di vivere e il mio stomaco si strinse in una morsa di dolore, una sorta di tristezza amara.
"Non avrai ancora l'ansia delle persone? " mi chiese Emmett notando l'espressione sul mio volto.
Scossi la testa, nonostante fossimo in una sala stracolma di gente, la presenza dell'intera famiglia Cullen mi rassicurava.
" sai, non è niente dì particolare.
Il diploma intendo. Uno stupido pezzo di carta che attesta la tua entrata nel mondo degli adulti. " 
Non ebbi il bisogno di spiegarli la situazione,
Emmett capì  la fonte del mio disagio, provando a farlo scomparire.  Accennai un piccolo sorriso, in segno di gratitudine per aver provato a riassicurarmi.

" Ti sta d'incanto questo vestito. " 
Disse Bella ammirando l'abito che avevo indossato per la festa, tenuta inseguito al diploma.
La ringraziai con un piccolo sorriso.
" Bella, c'è l'hai fatta ! " esclamò una ragazza richiamando l'attenzione di bella  " ciao." Salutò quest'ultima stringendola in un abbraccio
" hei! " Un'altra ragazza si fiondò tra le braccia di Bella  " jessica, Angela. Lei è Gwen, una nuova arrivata in famiglia." Mi presentò alle ragazze che salutai con un cenno della mano.
" che ne pensi del mio discorso, troppo farfallino, troppo consolatorio, ti ha fatto schifo ? " mi chiese tutto ad un tratto là ragazza che riconobbi Come la ragazza del convolgente discorso.
Ci furono vari attimi di silenzio imbarazzanti  finché Bella non decise di prendere in mano la situazione 
" Jessica, Gwen non parla.
Secondo me comunque era perfetto. "  la ragazza mi sorrise imbarazzata " mi dispiace." Disse prima di essere trascinata a ballare.

Mi allontanai da Bella, in cerca di punto isolato dalle numerose persone all'interno della casa, non riuscendo ad trovarlo ebbi l'idea di Rinchiudermi nella mia camera che mi ero accurata di renderla inaccessibile alle persone Ma qualcuno attirò la mia attenzione impedendomi il passaggio "ciao" disse una voce maschile, alza il volto per capire a chi appartenesse Rimasi sorpreso nel vedere Il volto del ragazzo che qualche giorno prima aveva ferito il mio corpo " Sono di passaggio, ho accompagnato un mio amico, un membro del branco. "  Mi spiegò il motivo della sua presenza " Mi dispiace  per quello che ti ho fatto, Volevo porti le mie scuse. " Disse Paul com un'espressione dispiaciuta in volto, Fissò per vari secondi la mia gamba, per assicurarsi che stessi bene e che il suo morso non mi avesse recato troppi danni.
Non preoccuparti, ti perdono ! Scrissi velocemente sul quadernino per poi Mostraglielo, mi fece un piccolo sorriso che ricambiai subito dopo.
" Gwen. Riunione di famiglia. " Alice interruppe Il discorso tra me ed il ragazzo
" sai dov'è Emmett? " chiese la ragazza subito dopo, scossi la testa. Non vedevo il ragazzo da un paio d'ore " puoi andare a cercarlo ? Ci vediamo nello studio di Carlisle."  Annuì e frettolosamente mi allontanai da Paul e Alice.
Cercai il ragazzo per più di qualche minuto, ispezionando ogni stanza presente all'interno della casa, mi diressi  verso la cucina e quando stetti per arrendere la mia ricerca la figura possente di Emmett entrò nel mio campo visivo. Camminai velocemente verso di lui e quando gli fui a qualche centimetro di distanza,  il mio cuore perse qualche battito : una ragazza dai lunghi capelli color petrolio ballava avvinghiata alle braccia del ragazzo, li vidi sussurrai qualcosa all'orecchio e  ridere di gusto. Istintivamente annullai le distanze ed con un gesto veloce afferrai il braccio del ragazzo che rimase sorpreso alla mia vista.
" Gwen ? " chiese quando provai  a trascinarlo via dalla stanza, invano visto la sua potenza e il mio corpo minuto. Insistetti, facendogli capire che doveva seguirmi, cosa che fece subito dopo, senza perdere tempo a controbattere.

" arriveranno fra 4 giorni." Ci comunicò Alice
" può finire in un bagno di sangue."  Disse Carlisle
" ma chi c'è dietro ? " chiese Edward, la risposta da parte di Alice non tardò ad arrivare
" non riesco ad individuare nessuno. al massimo uno."  sospirai, l'esercito di vampiri stava arrivando, stava venendo verso di noi, verso il nostro territorio " io lo so chi è. È uno del Lugo. Riley Biers. Non ha dato lui l'inizio. Chi l'ha fatto si tiene fuori dall'azione." Disse Edward
" Comunque sia l'esercito in arrivo e noi siamo pochi per proteggere la città." Jasper sospirò preoccupato " Aspettate un momento... Di che razza di esercito parlate? " Un ragazzo di corti capelli marroni e dalla carnagione scura prese la parola, gli rivolsi uno sguardo veloce, non l'avevo mai visto prima d'ora Ma quando vidi la presenza di Paul vicino al suo corpo capì che forse era un membro del branco. " Di vampiri.neonati." Spiegò Carlisle
" che cosa vogliono ?" Chiese Paul " Si passavano una  camicetta di Bella. Per sentire il suo odore." disse Alice, cercando di ricordare i particolari della sua visione " Vogliono bella? Che significa ? Spiegatemi ! " Esclamò preoccupato il ragazzo dal nome sconosciuto " Significa scontro aperto.
Con parecchie perdite. "  spiegò Carlisle
" d'accordo, noi ci stiamo ! " Esclamò il ragazzo con convinzione " Jacob no! " Disse immediatamente bella, rivelando il nome del misterioso ragazzo lupo
" Vi farete uccidere, non se ne parla." Continuò  il suo discorso " Non ti stavo chiedendo il permesso." Controbatté lui " Edward..." Bella cerco l'aiuto del suo ragazzo che però non gli Diede ascolto
" è maggiore protezione per te" .
" Jacob tu Pensi che Sam accetterebbe un accordo?" Chiese l'uomo di casa " L'importante è che uccidiamo un po' di vampiri."  Ammise Jacob
" ci vorrà un buon addestramento, contro i neonati servono tecniche che Jasper conosce. Alleniamoci insieme. " propose Carlisle
" d'accordo, dimmi l'ora e dimmi il posto."  Jacob concluse l'accordo.

La festa finì  qualche ora dopo e la casa si riempì di un inesorabile silenzio, Tutti i presenti stavano pensando all'imminente minaccia che si avvicinava a noi.
Rivolsi uno sguardo verso il cielo stellato, seduta sui freddi scalini posti all'esterno della casa, Da quando ero arrivata qui una serie di cose e fatti misteriosi erano successi. mi chiesi se era veramente questo il mio destino, se avevo fatto la scelta giusta nel decidere di venire a vivere all'interno della famiglia Cullen E mentre mille pensieri e mille domande attanagliavano la mia mente Il ragazzo dall'importante corporatura mi raggiunse, sedendosi al mio fianco.
" Ti vedo pensierosa bambolina." Disse affidandomi un fastidioso nomignolo.
Non mi chiamare così Scrissi.
" Ti da fastidio? Bambolina." Calcò l'ultima parola, Cercando di infastidirmi. Annuì.
Chi era la ragazza di prima? Scrissi curiosa.
"Perché ti importa sei per caso gelosa?" Alzò  le sopracciglia.
Io gelosa? Di te? MAI. Mossi velocemente la penna sul foglio.
" Quindi mi vuoi dire che non ti piaccio neanche un po'?" Chiese avvicinandosi pericolosamente al mio viso. Scossi la testa. Non mi interessava.
O almeno era quello che volevo far credere a me stessa.
" Adesso ti piaccio?" Fece sfiorare i nostri nasi.
I nostri sguardi si incastrarono l'uno con l'altro.
Scossi la testa. Non mi interessava. Cercai di convincermi.
" è adesso? " Annullò quasi completamente le distanze, potei   percepire le sue labbra sfiorare le mie. Trattieni il fiato incapace di muovere un solo muscolo mentre una miriadi di emozioni incominciava a farsi spazio nel mio corpo.
Ammirai un ultima volta i suoi occhi d'orati prima di chiudere le palpebre. Inspirai un po' del suo profumo cercando di calmare i battiti divenuti, ormai, incontrollabili. Un forte desiderio si scatenò in me.un desiderio mai provato prima.
desideravo lui. desideravo le sue labbra.
E quando stetti per credere che in quel momento avrei ricevuto il mio primo bacio il ragazzo ammazzò  tutte le mie speranze "sì, ti piaccio..." disse togliendo le distanze dal mio corpo, riaprì velocemente gli occhi giusto il tempo di vederlo andare via, Giusto il tempo di vederlo rientrare all'interno della casa lasciandomi lì, sola in preda all'emozione.

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Ciao a tutti! Spero che la storia vi stia piacendo... Oggi ho una domandina da farvi, chi è il vostro personaggio preferito di  Twilight ?.

Sunrise -  new beginning // emmett cullen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora