6. Anche i Mostri hanno un cuore

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" mi raccomando resta chiusa in casa. " Esme mi accarezzò delicatamente una spalla
" torneremo il più presto possibile " disse infine prima di abbandonare la mia stanza, sospirai, preoccupata per la sorte della famiglia Cullen.
Victoria era nei pressi della cittadina di Forks,
Alice l'aveva vista, grazie ad una delle sue infallibili visioni. Vendetta, era assetata di vendetta e Bella era il suo obbiettivo principale, era il capro espiatorio che dava vita al suo desiderio più grande : vederla morta, vedere il suo corpo fatto a brandelli come precedentemente era toccato al copro del suo amato James.
Ma i Cullen non l'avrebbero permesso, non avrebbero permesso che la vita della giovane ragazza fosse messa in pericolo da una vampira
è così avevano escogitato un piano perfetto : avrebbero attaccato Victoria nel esatto punto in Alice l'aveva vista, tutti contro una persona, tutti tranne Edward che la mattina precedente era partito frettolosamente insieme a Bella verso l'Arizona, più precisamente a Phoenix, metà troppo soleggiata per accogliere vampiri indesiderati.

" l'avevo quasi presa, se non fosse stato per quei Lupi maledetti ! " il tono arrabbiato della voce di Emmett mi arrivò limpido alle orecchie, scesi velocemente le scale che portavano nel ampia sala, ma mi bloccai restando ferma in un angolo, lontana dalla visuale della famiglia " Sei entrato nel loro territorio ! Non c'è lo perdoneranno facilmente. " Carlisle rimproverò il ragazzo che però rispose a tono
" cosa avrei dovuto fare eh? Ho provato a catturarla e ci stavo riuscendo ! " trattieni il respiro, riuscendo a percepire il nervosismo che alterava il suo comportamento " È fuggita ma tornerà ! Dobbiamo pensare ad un altro piano per tenere Bella al sicuro."
Disse Alice con estrema calma.
Mi sentì di troppo così, silenziosamente,
cercai di risalire le scale per rientrare nella mia stanza lasciandoli ragionare sulle prossime mosse da compiere. Non avevano bisogno del mio aiuto è sicuramente la mia presenza avrebbe alterato ancor di più il ragazzo dall' importante corporatura.
Mi sdarai delicatamente sul materasso, cercando di chiudere gli occhi e di sprofondare tra le braccia di Morfeo, scacciai tutti i pensieri che attanagliavo la mia mente dopo un'infinità di secondi riuscì finalmente a prendere sonno.

Addentai il muffin al cioccolato, che mi aveva preparato Esme, mentre mi vestito violo mi blocco la visuale " ti piace ? Secondo te mi starà bene ? " chiese Alice emozionata, persi qualche secondo ad ammirare il vestito e poi annuì, certa che gli sarebbe stato d'incanto.
" tra poco ci sarà il diploma è Alice avuto la brillante idea di dare una festa in questa casa. " Esme spiegò il comportamento vivace della ragazza.
" è la prima volta che siamo una festa ! " esclamò quest'ultima, gli sorrisi, non ero mai stata ad una festa. " Ci sarai anche tu! Dobbiamo trovarti un bel vestito " disse sognante " Emmett ti va di accompagnare Gwen a compare un vestito ? " chiese Esme al ragazzo che in tutta risposta storse leggermente il naso.

Sospirai, esausta dell' interminabile imbarazzo che si era venuto a creare all'interno dell'auto
" ti sto accompagnando solo perché Esme mi ha obbligato. " Emmett difese il suo orgoglio, rivolsi il mio sguardo su di lui concentrato alla Giuda della macchina, notò il mio sguardo
" so di essere particolarmente attraente ma così mi consumi." Scherzò mettendomi ancor più in imbarazzo. Era bello, indiscutibilmente bello.
Se solo non fosse stato per la sua arroganza pensai sospirando.
" siamo arrivati " mi slacciò frettolosamente la cintura, invitandomi a scendere dalla sua amata Jeep nera.
Un centinaio di persone mi passarono davanti in pochi secondi, le auto sfrecciavano velocemente sull'asfalto bagnato creando una moltitudine di suoni che si andavano a mischiare con il brusio dei passanti. Inspirai. Non ero abituata ad essere circondata a da così tante persone. Percepisco i battiti del cuore aumentare, li sento esplodere nelle orecchie mentre sovrastano il rumore della vita umana in sottofondo, Il ragazzo mi affianca incominciando a camminare, afferrai velocemente il suo braccio, in preda al panico, cercando di bloccare il tremore delle mie mani.
" sono persone... come te." Disse incredulo della mia reazione " dobbiamo entrare lì " mi indicò un negozio a qualche metro di distanza da noi
" puoi.. puoi tenermi la mano se vuoi " disse tutto ad un tratto lasciandomi completamente con il fiato sospeso, aveva messo da parte il suo brutto carattere vedendomi indifesa, vedendo la parte più vulnerabile di me. Annuì stringendo con forza il palmo della sua mano E poi mi lasciai dirigere verso l'entrata del negozio.

" benvenuti, posso esservi utile ? " Una donna sulla cinquantina d'anni ci accolse con un grande sorriso "stava cercando un vestito Per una festa" spiegò il ragazzo "questo è il posto che fa per voi! Hai già in mente qualche tipo di vestito? " Mi chiese alla donna, scossi la testa non avevo mai avuto un vestito, non sapevo neanche da dove incominciare per comprarne uno " Lascia che te ne consigli qualcuno" la donna si avvicinò ad una moltitudine di vestiti colorati e concentrata ne selezionò Una decina "puoi provarli nel camerino" me li poggiò delicatamente fra le braccia e poi mi invitò ad entrare all'interno della cabina, Gli ammirai uno ad uno escludendo quelli dai colori troppo vivaci Che non sarebbero stati adatti con l'abbinamento al mia Colorito Pallido. Ne provai qualcuno ma nessuno di quelli provati precedentemente stava bene col mio corpo, ritornai delusa in camerino e quando stetti per arrendermi al pensiero di trovare un vestito adatto a me Emmett mi passò un vestito
" tieni, prova questo " Lo afferrai ammirando ogni suo particolare, era bellissimo, composto da un corpetto nero impreziosito da qualche brillantino che fasciava perfettamente la mia vita, mi arrivava qualche centimetro sopra le ginocchia, lasciando scoperte le mie gambe " sei bellissima.. cioè è bellissimo.. si insomma ti sta bene " balbetto Emmett appena mi vide uscire dal camerino, gli sorrisi, mi aveva appena fatto un complimento.
" Ti sta d'incanto cara ma non potrai mica abbinarlo con quelle scarpe..." la donna fece una smorfia guardando i miei stivaletti consumati che portavo ai piedi "prova queste " prese un paio di scarpe con il tacco, particolarmente vertiginoso, le guardai spaventata, sicura che non sarei stata in grado di indossarle. ci provai comunque e quando finalmente li misi a piedi dovetti appoggiarmi al muro per evitare di cadere " Sono sicura che ci farai l'abitudine! " esclamò la donna, in risposta annuì incerta di riuscirci a camminare.

Uscimmo frettolosamente dal negozio con le buste in mano, Mi ritrovai a sorridere da sola, contenta degli acquisti appena fatti " Aspettami in macchina torno fra cinque minuti." Emmett mi fece salire in macchina e poi sparì nel nulla,
lo aspettai per un tempo che sembrò infinito ma poi finalmente lo vidi arrivare con qualcosa tra le mani
" Questo è per te. " disse dopo aver preso posto all'interno dell'auto, un piccolo quadernino munito di penna mi si piazzò davanti agli occhi.
Apri velocemente il quadernino grazie Fù ciò che scrissi sulla prima pagina bianca, Il ragazzo si sporse verso il mio corpo per vedere ciò che avevo scritto. Mi sorrise e senza fiatare mise in moto la macchina.
Guarda il panorama al di fuori del finestrino, con un sorriso stampato in volto E non potevi fare a meno di pensare che anche i mostri infondo avevano un cuore.

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