11. Breakin dawn p.1 

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" Cara Gwen, Ti starai chiedendo perché io ti abbia fatto recapitare una lettera.
Credo che tu abbia il diritto di scoprire la verità,
La verità che ti ho sempre tenuto nascosto.
So che pensi che io sia il cattivo della storia e per certi versi lo sono stato. 
Mi sono meritato l'appellativo di " cattivo"
Ti ho tenuto nascosta tutti questi anni,
Ho impedito che tu vivessi una vita degna di essere vissuta, una vita uguale a quella  dei tuoi coetanei,
Ti ho tolto la parola ma soprattutto ti ho tolto la cosa più importante: la tua famiglia.
Ed io ho perso la cosa più importante,
ho perso la persona per cui valeva la pena vivere,
per cui sorridevo, ho perso la persona che amavo.
L'ho uccisa con le mie stesse mani, 
gli ho negato la possibilità di vedere sua figlia crescere.
Greta, tua madre, era l'amore della mia vita.
Ci siamo conosciuti poco prima che tu nascessi, da subito mi sono innamorato del suo sguardo, dei suoi occhi azzurri come l'oceano, del suo sorriso che non si spegneva mai.
La osservavo da lontano,
La osservavo perdersi tra le pagine dei suoi innumerevoli libri.
Ero innamorato, ne ero talmente innamorato che il mio cuore  sembrava battere nuovamente.
Ma lei aveva già un altro uomo nella sua vita: tuo padre.
Erano una bella coppia, una di quelle invidiabili se non fosse stato per i problemi economici che gravavano alle loro spalle : lui aveva perso il lavoro e lei veniva sottopagata in un piccolo ristorante di paese.
Approfittati della situazione e gli offrì un posto di lavoro, mi fidai e gli rivelai il nostro segreto.
Quando scoprì che era rimasta incinta non potei reggere il dolore, presto i tuoi genitori si sarebbero sposati ed io avrei perso per sempre l'amore della mia vita.
In un gesto di puro egoismo, minacciai tuo padre, obbligandolo a lasciare la città. non aveva scelta.
Gli anni Passarono in fretta fino al tuo sesto compleanno, credevo che lei si stesse innamorando di me, gli avrei dato la mia vita se c'è ne fosse stato bisogno. Mi fidavo ciecamente di lei ma quando c'è ne fu l'occasione mi tradì, tuo padre era tornato, era tornato per te, era tornato per lei e
tua madre non perse tempo a correre fra le sue braccia.
Non sei tu la causa per cui la uccisi.
Non potevo sopportare l'idea che amasse un altro uomo.
Gli avevo promesso l'immortalità, pensando che in questo modo l'avrei avuta al mio fianco ma qualcosa è andato storto. Il mio veleno non ha fatto effetto.
Tuo padre scappò dalla città. Ben presto però mi resi conto del grave errore che avevo commesso,
ormai non potevo fare più niente per riavere indietro Greta e di lei mi eri rimasta solo tu.
Per questo non ti ho ucciso, per questo ti ho tenuto tutti questi anni rinchiusa, sotto la mia sorveglianza.
Ogni tuo particolare mi ricorda lei, perderti sarebbe significato perdere l'unica cosa al mondo che tiene vivo il ricordo che ho di Greta, perdere l'unica cosa al mondo che Lei abbia mai amato alla follia.
Adesso sai la verità.
Volevo solamente che tu sapessi che ti voglio bene e che te ne vorrò per sempre.
Volevo solamente che tu sapessi che sei la cosa più preziosa che ho al mondo.
È stata dura lasciarti andare con Edward ma sapevo che era ciò che volevi.
Spero che adesso tu sia felice. Spero che un giorno mi perdonerai per tutto il male che ti ho procurato."

Sentì gli occhi pizzicare : qualche lacrima calda cadde dai miei occhi, scivolando sul mio viso.
Fui sollevata, per un secondo, di scoprire che non ero il la causa della morte di mia madre ma poi la rabbia, verso l'uomo che aveva scritto la lettera che tenevo saldamente tra le mie mani, prese il sopravvento su di me.
Strappai con forza la lettera,
riducendola in mille pezzi che poi lasciai cadere sul pavimento.
" Gwen.... Calmati." Una gelida mano si posò sulla mia schiena per darmi conforto
" Adesso sei arrabbiata con lui e ne hai tutte le ragioni ma non lasciare che l'odio prenda il sopravvento su di te." sussurrò il ragazzo, a cui
avevo permesso di restarmi affianco nel momento in cui avrei letto la lettera,
mentre stringeva il mio esile corpo tra le sue braccia.
Restammo così per vari secondi fino a quando decise di interrompere il silenzio che si era creato attorno a noi  " quindi.. tuo padre è vivo ! " esclamò.
Annuì. Mio padre era vivo. 
Mio padre era vivo e io ero cresciuta con la certezza di essere rimasta sola al mondo. 
Mi chiesi chi fosse, come era fatto o che carattere aveva.
Mi chiesi se mi assomigliasse, se avevo preso qualche suo particolare.
" Andiamo ad aiutare gli altri nella preparazione per il matrimonio?" Mi chiese il ragazzo ricordandomi  delle nozze che si sarebbero svolte il giorno successivo e che avrebbero unito per sempre Bella ed Edward.

Sunrise -  new beginning // emmett cullen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora