19. Perderti

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Due settimane dopo...

Cos'è l'imprinting ? Chiesi a Paul mostrandogli le pagine del mio quaderno.
" Avere l'imprinting con una persona significa che dal momento in cui la vedi ogni cosa cambia.
Tutto a un tratto non è la gravità che ti tiene attaccato al pianeta, è lei.
Nient'altro ha importanza...
Per lei faresti qualunque cosa, sei disposto ad essere qualunque cosa." mi spiegò dopo aver appoggiato sul tavolo della cucina un vassoio pieno di dolci.
È tu hai mai avuto l'imprinting ? Scrissi curiosa.
Lo vidi storcere il naso e subito dopo mi rivolse un mezzo sorriso.
" Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati ? " mi chiesi. Annuì indicandogli la cicatrice che decorava la mia gamba.
" Mi dispiace ancora per quella. I lupi, talvolta, non riescono a controllare il loro istinto." Si grattò la nuca, imbarazzato, e poi continuò a parlare :
" Subito dopo averti attaccata ho incontrato i tuoi occhi. Sono stati loro a dirmi che eri umana. Sono stati loro a dirmi che quella sarebbe stata l'ultima volta che qualcuno ti avrebbe ferito.
Ma come ti ho già spiegato per lei faresti qualunque cosa, sei disposto ad essere qualunque cosa.
Pur di non percepire il suo dolore sei disposto a vederla nelle braccia del tuo peggior nemico, se questo la renderà felice." Trattenni il fiato per qualche secondo incapace di fare qualunque cosa.
Paul aveva avuto l'imprinting con me ? Mi chiesi nonostante la risposta c'è l'avessi davanti agli occhi.
" Non devi avere paura. Sento ciò che provi." Mi si avvicinò accarezzando leggermente la mia guancia.
È solo allora mi resi conto che non era un caso se ogni volta che stavo male finivo per incontralo.
Chiusi gli occhi assaporando il contatto con la sua pelle calda ma subito dopo li riaprì.
Non capisco come sia potuto accadere. Questo cosa significa ?  Scrissi velocemente in cerca di risposte.
" Gwen certe cose accadono senza un perché. Possiamo dargli un significato se lo desideri. Resta con me. Resta a La push, qui sarò in grado di proteggerti, potremmo vivere un vita felice insieme."  Sgranai gli occhi incredula di ciò che mi stava proponendo: una vita insieme a lui.
" Non devi rispondermi subito, pensaci e quando sarai pronta mi darai una risposta."

Pensai e ripensai mille volte quella notte, distesa sul letto della camera di Paul che gentilmente mi aveva concesso per dormire.
Avevo agito impulsivamente, ero fuggita per paura.
Ero una codarda, una ragazzina che non riusciva a sopravvivere senza l'aiuto di qualcuno. Ero scappata fidandomi delle parole di una persona che mi odiava e che non vedeva l'ora di liberarsi di me che in poco tempo ero riuscita ad entrare nella vita della sua famiglia, che orami era diventata anche la mia.
Emmett non mi voleva o aveva solo paura di ciò che la nostra unione avrebbe causato ? Mi chiesi.
Forse sarebbe stato meglio accettare la proposta di Paul, prendere la via più facile, si sarebbe preso cura di me e insieme avremmo potuto trovare una piccola armonia ma  la via più facile non sempre è quella migliore da prendere, non sempre sarà la via che ci porterà la felicità.
Ed io la felicità sapevo dove cercarla perché solo lui era riuscito ad scavare all'interno della mia anima.
E così, nel bel mezzo della notte presi la mia scelta.

Grazie per avermi ospitato e per esserti preso cura di me. Ti voglio bene e non voglio ferirti con false speranze. Non so perché la natura abbia deciso di giocarci questo brutto scherzo.. tu meriti qualcuno che sappia apprezzare ed amare ogni tuo particolare. Ed  Io sono in grado di apprezzarti ed amarti come amico, come un fratello che non ho mai avuto. Spero tu mi possa perdonare.
Strappai la pagina scritta dal mio quadernino e la appoggia delicatamente sul tavolo della cucina.
Diedi un ultimo e veloce sguardo al ragazzo che dormiva sul divano e poi, armata di coraggio e speranza, uscì dalla casa.

Arrivai, qualche ora dopo, davanti alla grossa abitazione dei Cullen che risplendeva nel buio della notte.
" Gwen ?" 
" Gwen!"
Esme mi corse in contro appena mi vide varcare l'ingresso della casa " Oddio Gwen ma dove sei stata ?." Mi chiese stringendomi tra le sue braccia, ricambiai l'abbraccio incapace di dire una sola parola e poi tutto accadde velocemente, Emmett entrò nel mio campo visivo e velocemente allontanò Esme dal mio corpo " Ti stavamo cercando da due settimane.. dove diavolo sei stata ? " mi prese il volto tra le sue mani cercando i segni di un eventuale aggressione " Se ne è andata ed ora pretende di poter tornare come se nulla fosse." Rosalie fu la terza persona della famiglia che rividi " Cosa sta dicendo? Aspetta tu sapevi dov'era?." Chiese Emmett " Aveva deciso che andarsene fosse la cosa giusta per tutti noi... non sapevo dov'era e ne mi importava. So solo che aveva preso un ottima decisione e non so perché adesso a cambiato idea." Disse Rosalie con una nota di disprezzo all'interno della sua voce: mi odiava ma infondo non potevo scegliere chi amare, infondo era stata lei ad abbandonare tutti prima di me.
" È la verità ? "
" Perché non ne hai parlato con noi ? "
" Cosa Ti è salato in mente ?"
" perché ti comporti così ? "
Emmett mi rivolse una serie di domande senza darmi il tempo di scrivere una risposta. Sentivo il bisogno di zittire la sua voce per potergli dare una spiegazione, sentivo il bisogno di dirgli ciò che provavo e per una volta, per la prima volta in vita mia non ebbi paura di parlare e tutto ad un tratto, istintivamente, esclamai : " perché ti amo è non sopporto l'idea di doverti perdere, non posso vivere con te se so di dover rinunciare ad amarti ogni giorno della mia vita ! " spalancai gli occhi ed mi tappai la bocca incredula di ciò che avevo appena fatto, ignara del suono che produceva la mia voce.
" Gwen t-tu hai. La tua voce è." Emmett cercò le giuste parole ma per una volta fu lui in difficoltà.
Così decise di fare ciò che non necessitava di parole: mi baciò assaporando ogni centimetro delle mie labbra, causandomi un contrastare di sensazioni ed emozioni che mi facevano desiderare di avere altri centinaia di questi momenti.
Si staccò dalle mie labbra per riprendere fiato, sotto gli occhi attenti ed incredulo delle due giovani donne.
" Ti amo anch'io " mi sussurrò all'orecchio
" non andartene mai più. Non senza di me." Annuì, adesso ero certa che quello era il mio posto nel mondo, ero certa di aver trovato la mia piccola felicità. " promettimelo." Mi chiese
" Te lo prometto."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 05, 2022 ⏰

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