4. Scoperte

1.9K 80 5
                                    


" questa sarà la tua stanza, è l'unica che abbia un letto in buone condizioni " Esme mi fece entrare all'interno della camera, osservai attentamente ogni dettaglio presente, un grosso letto posto al centro e un piccolo armadio erano le decorazione della stanza, semplice ma accogliente, al lato del letto un importante finestra permetteva di vedere il panorama persene al di fuori della casa circondata da una distesa di folti alberi.
Ringraziai Esme con un sorriso, successivamente la vidi lasciare la stanza. Ero rimasta sola, sospirai appoggiando la borsa, con all'interno i miei pochi vestiti ed oggetti personali, frugai tra di essi cercando il mio piccolo quadernino rosso, che utilizzavo per comunicare, lo afferrai subito dopo averlo trovato, mi distesi sul letto e la stanchezza facilitò la mia entrata nel mondo dei sogni.

" buongiorno " esclamò Esme notando la mia presenza, gli sorriso guardando la sua concentrazione nello sfornare una torta.
Incrocia le sopracciglia  curiosa del perché stesse cucinando.  " o pensato di cucinare qualcosa per te anche se non so come sia venuta,  è da molto tempo che non utilizzo i fornelli "  fece una piccola risata ammirando la sua creazione, non mangiavo molto e la mia evidente magrezza ne era la conferma, ero stata abituata a mangiare dei semplici panini che l'assistente dei Volturi mi procurava.
Grazie ! Sembra buonissima ! Scrissi velocemente su un foglio bianco del mio quaderno rosso per poi mostrargli ciò che avevo scritto.
" vedo che hai trovato un modo per comunicare "
Carlisle entrò all'interno della cucina, si diresse verso la moglie lasciandogli un tenero bacio sulle labbra  " Edward, Alice e Jasper sono andati a scuola, frequentano l'ultimo anno.  Per il momento resterai a casa con Esme ed Emmett che ha concluso gli studi lo scorso anno.  Più avanti, se vorrai, troveremo il modo di farti studiare. "  l'uomo mi spiegò l'assenza dei ragazzi all'interno della casa.  La mia istruzione era ridotta al minimo, non avevo avuto modo di frequentare una scuola ma con gli anni Aro si era occupato di farmi imparare a scrivere correttamente, oltre che a istruirmi su argomenti comuni.
Annuì. Magri un giorno mi sarebbe piaciuto stare all'interno di una classe.
" bene. io vado al lavoro. mi raccomando non uscire di casa senza un accompagnatore ci sono cose di questa città che ancora ti sono sconosciute. " Carlisle si raccomandò prima di  abbandona l'abitazione.

Camminai avanti ed indietro per tutta la casa,
cercando di ammazzare la noia, mi chiesi dove fosse il ragazzo che la sera precedente mi aveva urlato contro, da allora non ne avevo ancora visto l'ombra. Forse davvero non voleva la mia presenza in questa casa. Mi avvicinai alla porta di ingresso, la curiosità di sapere e vedere ciò che c'era all'esterno mi spinse ad aprila ed subito una folata d'aria fresca mi colpì il viso, entrando nei miei polmoni. Chiusi gli occhi godendomi quella piccola sensazione di libertà.
Scesi velocemente gli scalini con il brivido dell'avventura, ammirai la foresta davanti ai mei occhi ed decisa mi addentrai al suo interno osservando ogni suoi piccolo particolare : colori, rumori e odori a me sconosciuti entrarono in contatto con il mio mondo.

Mi accorsi troppo tardi che mi ero allontanata troppo dalla casa della famiglia Cullen, automaticamente le parole di raccomandazione che Carlisle mi aveva rivolto mi passarono tra la mente facendomi pentire di essere uscita da quella porta.
Un rumore mi colse alla sprovvista facendomi sobbalzare per lo spavento, i mei occhi perlustrarono velocemente l'ambiente circostante in attesa di capire cosa avesse procurato il rumore. Mi bloccai con il fiato sospeso quando vidi un grosso animale nascosto tra gli alberi, potei percepire il suo sguardo sul mio corpo, che mi fece gelare il sangue nelle vene.
Mai prima d'ora avevo visto un animale, soprattutto di quelle dimensioni. Un ringhio fuoriuscì dalla sua bocca.
Un lupo ! Pensai, era sicuramente un lupo !
Cercai di scappare, non conoscendo le intenzioni dell'animale ma qualcuno mi impedì la fuga : Emmett si mise davanti al mio corpo, facendomi da scudo protettivo, osservò con sguardo minaccioso l'animale, con cui sembrò saper comunicare, che subito dopo si allontanò velocemente da noi
" che ci fai qui ? Nessuno ti ha dato il permesso di allontanarti ! " esclamò arrabbiato, corrugando la fronte. Mi limitai a guardarlo, aveva gli occhi dorati, come chiunque all'interno di quella famiglia Ma lì trovai più particolari, più cubi e tenebrosi.
Mi chiesi il perché di tanta arroganza.
" certo... non parli. " portò gli occhi al cielo Infastidito " andiamo ti riporto a casa. " disse con tono serio, incominciò a camminare dalla parte opposta al mio corpo ed silenziosamente lo seguì
" puoi... puoi evitare di fissarmi " si girò scocciato,
Mettendomi un leggero imbarazzo, potei percepire le mie guance divenire color porpora mentre il ragazzo riprese la sua camminata.

" come è andata la tua giornata? " mi chiese Alice
facendo il suo ingresso il salotto, Portai il pollice in sù, segno che era andata bene. Fortunatamente Emmett non aveva raccontato della mia imprudente uscita. La ragazza se ne andò trascinando con se il suo compagno.
Vidi Edward  sedersi accanto a me, sul divano
Posso chiederti una cosa ? Pensai.
" sì, chiedi ciò che vuoi " disse dopo qualche istante
Perché Emmett mi odia ? Pensai.
" non ti odia.. vedi lui... " si prese una pausa, non convinto di continuare il discorso
" aveva una compagnia, lei si chiamava Rosalie, non abbiamo più sue notizie da due anni. " cercò di spiegare
È morta ? Pensai curiosa.
" non lo sappiamo, l'abbiamo cercata, lui non ha mai smesso di farlo.  Avete lo stesso colore di capelli sai ? Credo che in qualche modo tu gli ricordi lei. "
Sospirai al racconto di Edward, la ragazza doveva mancargli molto. 
Mi rattristi leggermente immaginando il dolore che Emmett provava.

⭐️ se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina e/o un commento per farmelo sapere !

Sunrise -  new beginning // emmett cullen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora