14. Chi non muore si rivede

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" Gwen... siamo arrivati." Emmett mi accarezzò delicatamente il braccio destro intenzionato ad attirare la mia attenzione, eravamo tornati a Forks ed l'enorme casa appartenente alla famiglia Cullen risplendeva, illimitata nel bel mezzo della notte, dinanzi ai miei occhi.
Afferrai il mio piccolo zaino ed scesi dalla macchina, il viaggio era stato particolarmente stancante ed il mio corpo non desiderava altro che sdraiarsi sul comodo materasso della mia stanza  " Gwen... Emmett ! Siete tornati !" Una voce famigliare ci richiamò, sullo stipite della porta Esme ci aspettava a braccia aperte pronta a stringerci in un abbraccio " Come è andato il viaggio? Sei riuscita a trovare  tuo padre ? " ci chiese subito dopo, accennai un piccolo sorriso ed annuì " Vi racconteremo tutto più tardi, adesso Gwen deve riposare." Emmett provò ad entrare all'interno dell'abitazione ma fu bloccato da Esme che incominciò ad diventare visibilmente nervosa " Emmett aspetta." Disse subito dopo la donna ma il ragazzo non la ascoltò e mi trascinò con se all'interno della casa.

Lo vidi arrestare la sua camminata qualche secondo dopo, all'interno della sala regnava un assordante silenzio che fu interrotto da una voce femminile:
" vedo che non ci hai messo molto a sostituirmi."
Un affascinante ragazza dai lunghi capelli biondi e dagli occhi color oro si avvicinò a noi con passo deciso, posai il mio sguardo su Emmett confusa ma il ragazzo sembrò altrettanto sorpreso, ma ben presto la sua espressione divenne cupa ed la rabbia si impossessò del suo corpo " Dove sei state per tutto questo tempo ? Ti credevamo morta, io ti credevo morta! " Sobbalzai leggermente per il tono di voce alto utilizzato da ragazzo, ci misi qualche secondo per capire chi fosse la ragazza " Emmett calmati. Sono sicuro che Rosalie ci darà una spiegazione." Disse Carlisle. Mi soffermai sul nome pronunciato dall'uomo: Rosalie. Il mio cuore persa qualche battito, mentre la mia mente cercava di elaborare il tutto, diedi una sguardo veloce alla ragazza, a quella che fino a pochi anni fa era la ragazza di Emmett, a quella che aveva spezzato il cuore del ragazzo rendendolo un posto buio ed spaventoso.

" Una spiegazione? È sparita per tre anni ! "
disse irritato il ragazzo " Non avevo intenzione di vedervi morti per colpa di Bella ! Anche dopo tutto ciò che è successo con James vuoi avete deciso di farla rimanere all'interno della famiglia, di proteggerla ! " spiegò la ragazza aspramente
" È per questo te ne sei andata? Ci hai abbandonato solo perché non sopportavi l'idea di avere un umana tra noi ? " Emmett la guardò per qualche secondo, successivamente lo vidi voltargli le spalle per poi uscire dall'abitazione.

Seguì il ragazzo che si inoltrò per qualche metro all'interno della boscaglia, nonostante la sua camminata estremamente veloce riuscì a raggiungerò " Gwen... perché mi seguì ?" Si voltò verso di me.
Il suo volto traspariva un miscuglio di emozioni contrastanti tra di loro, mi chiesi cosa stava provando dopo aver rivisto la ragazza, mi chiesi se l'amava ancora, se quello che c'era stato tra noi era importante o se ero una semplice distrazione.
Lo guardai per qualche secondo, senza scrivere niente, si avvicinò al mio corpo facendo scontrare le nostre fronti " ho bisogno di tempo." Mi sussurrò. Annuì leggermente, lo capivo.
Mi accarezzò la guancia ed istinto chiusi gli occhi godendomi il contatto con la sua pelle, quando li riaprì lui era sparito nel nulla così come il suo tocco.

Rientrai in casa con mille pensieri che appesantivano la mia mente, cercai di raggiungere la mia stanza ma qualcosa, o meglio qualcuno, me lo impedì " Stai lontana dal mio ragazzo." mi girai di scatto in direzione della voce femminile che mi aveva appena parlato " Stai lontana da questa casa, dalla mia famiglia! " mi puntò un dito al petto e poi continuò il suo discorso " Io e Emmett siamo sposati." Mi mostrò l'anello che portava al dito
" Tornerà da me e tu rimarrai soltanto un ricordo."
disse con voce minacciosa, la osservai per qualche secondo e poi gli voltai le spalle.

Emmett sarebbe tornato da lei, infondo erano sposati.
Incominciai a pensare che la ragazza avesse ragione, che forse avrei portato solamente guai.
Mi diressi verso la porta d'entrata della casa e con passo deciso incominciai ad camminare verso il bosco con l'intenzione di schiarirmi la mente, stare in compagnia di Rosalie non mi poteva portare a nulla di buono.
" Gwen."  Una voce pronunciò il mio nome, interrompendo il silenzio della notte
" che ci fai a quest'ora nel bosco.? " notai il ragazzo che qualche tempo prima mi aveva ferito, scambiandomi per una minaccia, fortunatamente la ferita non mi faceva più male, grazie agli antidolorifici prescritti dal dottor. Cullen, ma ero sicura che mi sarebbe rimasta una grossa cicatrice.

" Mai fidarsi dei vampiri, portano solo guai." Disse Paul dopo aver letto ciò che avevo scritto sul piccolo quadernino Credo che ritornerà da lei... scrissi
" Tu lo ami." Fece una faccia strana,
scossi la testa, non sapevo se lo amavo ma una cosa era certa: Desideravo averlo accanto più di quanto ne avessi bisogno.
Ringraziai Paul per la chiacchierata nel bel mezzo della notte e subito dopo mi incamminai verso casa, con la mente un po' più leggera, adesso sapevo ciò che volevo, adesso sapevo ciò che provavo.

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Sunrise -  new beginning // emmett cullen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora