10. Battaglia

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Vidi Emmett fluttuare in aria per una manciata di secondi fino ad atterrare  bruscamente sul  terreno, alzando una nuvola di terra e polvere.
Sussultai, preoccupata per la salute del ragazzo
" stai tranquilla, non si fa male." Mi rassicurò Jasper, che precedentemente aveva combattuto contro il ragazzo. Annuì, Non troppo convinta della sua affermazione. 
Emmett Si avvicinò a  noi " Stanno arrivando, posso percepire la loro puzza." esclamò il ragazzo,
Dalla folta boscaglia vedemmo avvicinarsi dei grossi lupi, che si fermarono poco dopo " non si fidano abbastanza da venire in forma umana. " Edward lèsse nei loro pensieri " sono venuti, questo è l'importante. Fai fa interprete ? " gli chiese Carlisle che subito dopo si avvicinò ad un grosso lupo dal manto nero, le sue dimensioni erano nettamente superiori rispetto a quelle degli altri componenti del branco. Sam. Pensai, riconoscendo l'alfa.
" Benvenuti. Jasper ha esperienza con i neonati. Ci insegnerà a sconfiggerli." Carlisle diede il Benvenuto.
" chiedono in cosa i neonati sono diversi." Disse Edward " sono molto più forti di noi perché hanno il loro sangue umano ancora dentro i tessuti. Nessuno di noi è mai stato così  fisicamente forte come nei primi mesi della sua nuova vita." Spiegò Carlisle
" Carlisle ha ragione, è il motivo per cui li hanno creati. Non c'è bisogno per loro di essere a migliaia Come in un esercito umano Ma non c'è esercito umano che possa affrontarli. Due cose molto importanti da non dimenticare mai.
La prima: impeditegli di di stingergli le braccia intorno, vi stritolerebbero.
La seconda: non cercate mai una strada ovvia per ucciderli, loro non aspettano altro e voi morireste subito." Disse Jasper, subito dopo chiamò il ragazzo che si trovava vicino a me " Emmett, non trattenerti."  Si posizionarono l'uno di fronte all'altro " non è nella mia natura. " esclamò Emmett con un sorrisetto furbo in viso, corse verso il ragazzo biondo dando inizio ad una veloce battaglia d'allenamento che fu continuata e ripetuta dagli altri componenti della famiglia.

" Bella verrà portata al sicuro da Jacob." Edward si sedé sul divano, dopo ore di allenamento.
" questo non basterà, i neonati riusciranno a trovarla. " Jasper sospirò e poi continuò il suo discorso  " confondiamoli, se Gwen indossasse uno degli abiti di Bella potrebbero scambiarla per lei."
Propose scatenando gli animi di uno dei presenti "no ! Non se ne parla." Esclamò Emmett Attirando la mia  attenzione, Erano passati due giorni dal ballo e da allora non mi aveva rivolto la parola, mi evitava, cercava di stare a casa il  meno possibile. Le ragioni del suo strano comportamento ancora non mi erano chiare, ma avevo intenzione di parlarci.
" Pensaci, potremmo guadagnare tempo." Disse nuovamente Jasper " è ferita. Inoltre metteremmo a rischio la sua vita. Può un umano difendersi da un neonato?" Disse arrabbiato Emmett 
" La controlleremo, Inoltre possiamo chiedere a uno dei lupi di tenerla al sicuro. Dovrò semplicemente muoversi per tutto il territorio spargendo così l'odore di Bella. Manderà in confusione i giovani vampiri." Propose il ragazzo biondo.
Facciamolo! Pensai  " Gwen è d'accordo"  Disse subito dopo Edward Leggendo nei miei pensieri.
" Non sai in che guaio ti stai cacciando."
Mi intimidì Emmett. Cercai di non dare peso alle sue parole, era il minimo che potevo fare per quei ragazzi, era il minimo che potevo fare per Edward che mi aveva permesso di vivere una vita diversa da quella cui ero destinata.

La mattina arrivo in fretta, indossai i vestiti bella che mi erano stati procurati la sera precedente, La battaglia avrebbe avuto inizio pochi istanti  dopo, Alice li  aveva visti e li aveva percepiti  arrivare
" Stai vicino a Paul,  Qualunque cosa succeda non ti allontanare da lui." Furono le uniche parole che Emmett  mi rivolse Dopo tre interminabili giorni di silenzio da parte del ragazzo. Feci come mi disse Rimanendo sempre accanto al giovane lupo. Mi aggrappai alla sua schiena, utilizzandola come fonte di sostegno e cercando di ignorare il dolore procurato dalla ferita alla gamba camminai per tutto il perimetro spargendo l'odore Della giovane ragazza che la sera precedente si era nascosta nel punto più alto delle montagne.

Vidi corpi scaraventati In aria con potenza sovrumana, Senti grido di dolore, vidi i lupi  lottare con tutte le loro forze, Vidi i Cullen combattere con tutte le loro forze, intenzionati a vincere la battaglia  e Nonostante il mio istinti mi intimidiva di scappare continuai a camminare Ma qualcuno afferrò velocemente il mio braccio costringendomi a voltarmi dall'altra direzione, una ragazza dai folti e ricci i capelli rossi mi squadrò dalla testa ai piedi, Paul la notò e non perse tempo a Dividere il mio corpo dal suo, Ringhiò  cercando di intimorirla Ma la ragazza non si mosse, continuò guardarmi Confusa " Tu non sei bella!" Esclamò, aveva capito il trucco, aveva capito che stavamo cercando di imbrogliare i neonati.  Per qualche istante Pensai che la mia vita fosse in pericolo ma sorprendentemente la ragazza corse, nella direzione opposta al mio corpo.
Qualche minuto dopo
Mi guardai attorno, rendendomi conto che la battaglia era finita. I Cullen Con l'aiuto dei lupi avevano avuto la meglio. Avevano vinto... Avevamo vinto.

" stai bene ? " Emmett corse verso di me squadrando ogni mio particolare, in cerca di qualcosa fuori posto.
Gli sorrisi, stavo bene.
Mi guardai attorno in cerca del lupo che mi aveva protetto ma non lo vidi. Il branco era scomparso.
" stanno arrivando." Alice richiamò la nostra attenzione, incrociai le sopracciglia. Chi stava arrivando? . Mi chiesi. Ma tutti i miei dubbi giorno risolti qualche istante dopo.
" impressionante, non ho mai visto nessuna famiglia uscire illesa da un attacco di questa portata." La voce delle ragazza che fino poco tempo prima tormentava le miei giornate rimbombò all'interno delle mie orecchie, Jane, Alec, Demetri e Felix comparvero nel mio campo visivo.
" tutta fortuna. " rispose Carlisle. " no, io non credo." disse Jane
" ci siamo persi una battaglia divertente " osservò suo fratello Alec " si, non capita spesso che qualcuno ci renda inutili." Sospirò la ragazza
" se foste arrivati mezz'ora fa avreste assolto il vostro compito." Edward parlò, mi accorsi solo in quel momento della sua presenza e di quella della ragazza umana. " peccato, ne manca una." Jane guardò un punto indefinito dietro alle mie spalle, mi girai curiosa di capire a cosa si riferisse, notai
una ragazzina dai grossi occhi color rosso sangue
" le abbiamo offerto asilo in cambio di una sua resa." Spiegò velocemente Carlisle
" non eri autorizzato a farlo. Che sei venuta a fare ? Chi ti a creata ? " chiese Jane, nell'aria si udì
un urlo straziante.
Stava usando i suoi poterei. Provai compassione per la ragazza stesa a terra dolorante. Sapevo cosa si prova, sapevo l'intensità del dolore che Jane era in grado di procurare.
Ne avevo ricevuto più di un assaggio.
" non c'è bisogno di questo. Lei ti dirà tutto quello che vuoi sapere. " Esme provò a difenderla
" si, certo." Jane smise di procuragli dolore
" non lo so. Riley non c'è l'ha mai detto. Diceva che i nostri pensieri erano spiati. " Disse provando ad inspirare più aria possibile 
" si chinava Victoria, forse la conoscevate. "  Edward strinse i denti.
Era morta, pensai. C'è l'avevano fatta. L'avevano uccisa. " Edward, se i volturi avessero saputo di Victoria l'avrebbero fermata. Non è così Jane ? "
Carlisle la provocò " naturalmente. Felix. " disse la bionda, dando un ordine che conoscevo alla perfezione. " lei non sapeva quello che faceva. Sarà sotto la responsabilità di tutti noi. Dalle una possibilità. "  Esme provò a farle cambiare idea.
I volturi non fanno mai una seconda possibilità pensai.
" avete già una grossa responsabilità." Jane mi rivolse il suo sguardo.
" inoltre i volturi  non danno mai una seconda possibilità. Ricordatevelo. A Caius non piacerà sapere che lei è ancora umana. " continuò il suo discorso " la data è fissata." Disse Bella, fui sorpresa, avevano deciso quando renderla immortale ?. " chiudi questa faccenda Felix. Voglio tornare a casa." Jane diede l'orine e vidi Felix avanzare verso la ragazzina indifesa.
Uno.
Due.
Tre.
I battiti diminuivano velocemente e l'aria diminuiva sempre di più.
Il volto di mia madre si accese vivo nella mia testa.
Non posso guardare, non posso guardare, non posso guardare. Strinsi gli occhi, impedendomi la vista.
Un colpo secco, il rumore della carne lacerata.
Mi gettai, stringendomi, nelle braccia del ragazzo che avevo accanto, Emmett strinse ulteriormente la presa su di me " stai tranquilla. Tranquilla." Sussurrò nel mio orecchio provocando una miriade di brividi lungo la mia schiena.
Riapri piano gli occhi, senza però staccarmi dalle braccia del ragazzo " bene. Adesso il nostro compito qui è terminato." Felix raggiunse i sui compagni
"  No, non ancora." Demetri frugò nella sua tasca tirando fuori una lettera  e con passo spedito si avvicinò a me 
" questa è per te. È da parte di Aro. " afferrai la piccola bustina Bianca
" adesso possiamo tornare a casa." Disse il ragazzo.

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( chissà che cosa c'è scritto all'interno della lettera.)

Sunrise -  new beginning // emmett cullen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora