5. Licantropi

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- cittadina di seattle:
possibile gruppo di serial killer, un altra vittima si aggiunge alla serie di numerosi delitti -
Lessi velocemente il titolo del giornale trovato in cucina. Poveri ragazzi pensai, tante giovani vite spezzate,  figli tolti alle famiglie.
Chi era il mostro senz'anima ? Mi chiesi.

" sono usciti tutti ? " Emmett entrò d'improvviso in cucina, sobbalzai presa dallo spavento. Misi una mano sul cuore cercando di calmare i battiti accelerati del cuore e con un cenno del capo
Annuì alla sua domanda.
Era il secondo giorno che passavo all'interno di quella casa e una cosa avevo già appreso : alla mattina sparivano tutti.
" fantastico " penso ad alta voce,
mi voltò le spalle intenzionato a lasciarmi sola.
Lo bloccai. Afferrandogli un braccio.
rabbrividì al contatto con la sua pelle ghiacciata.
" cosa fai ? " si girò velocemente interrompendo il contatto, Abbassai lo sguardo ed estrassi velocemente il quadernino dalla tasca dei pantaloni.
L'altro giorno, l'animale nella foresta Cos'era ? Scrissi aspettando una risposta.
" era un lupo. " si limitò a dire, incrociai le sopracciglia in cerca di ulteriori spiegazioni, Sapevo che non era un semplice lupo.
" sono licantropi... mutaforma, esseri umani in grado di assumere le sembianze di un lupo.
Fanno parte della piccola tribù dei Quileute,
Vivono a La push : il loro territorio è diviso dal nostro, nessuno delle due speci può varcare il confine che ci separa.
Tu l'altra volta lo stavi per fare. " mi spiegò lasciandomi visibilmente sorpresa, non ero mai venuta a conoscenza dell'esistenza dei mutaforma.
Ringrazi il ragazzo della spiegazione con un piccolo sorriso.

Mi dispiace per Rosalie, non ho intenzione di rubargli il posto in questa casa.
Edward mi a raccontato cosa è successo.
Scrissi ingenuamente  non pensando alle conseguenze che non tardarono ad arrivare : Il ragazzo prese con forza il quadernino dalle mie mani incominciando a strappare le pagine al suo interno.
" che ne sai tu di lei ? Non la devi nominare hai capito ? " lanciò il quadernino distrutto
che cadde a qualche metro di distanza dal mio corpo  " tu non ruberai il posto a nessuno perché non sei nessuno a confronto di Rosalie ! " urlò,
sentì il panico crescere dentro di me ed immediatamente mi pentì di ciò che avevo scritto.
Indietreggiai andando a scontare, bruscamente,  il tavolo da cucina.  Emisi un piccolo lamento e portai istintivamente le mani sul fianco dolorante.
Il ragazzo mi guardò e sembrò calmare i suoi animi ed impassibile lasciò la stanza, cercai di ignorare il dolore  e mi diressi verso il quadernino rosso, lo raccolsi levandolo dal freddo pavimento e lo buttai, a malincuore, nel cestino della pattumiera.
perché ero stata così stupida, impulsiva ?.

" partirò con bella per la Florida nel weekend "
disse Edward,  avevo trascorso il pomeriggio in totale solitudine 
" d'accordo, dobbiamo tenerla al sicuro "  Carlisle  diede  il suo consenso,
la famiglia era al completo radunata nel salotto, cercai di seguire il loro discorso con scarsi risultati e visibilmente perplessa cercai di comunicare con Edward  Bella è in pericolo ? Pensai
preoccupata per la vita della giovane ragazza
" è una lunga storia ma sì, crediamo che lo sia.
Oggi Alice ha avuto una visione "  mi spiegò Edward   " qualche tempo fa bella stava per essere uccisa da un vampiro James.
L'abbiamo ucciso per salvare Bella e adesso la sua compagna, Victoria, crediamo voglia vendicare la sua morte. "    Jasper mi spiegò velocemente la situazione lasciandomi con il fiato sospeso, conoscevo da poco la ragazza eppure il solo pensiero che la sua vita fosse in pericolo mi causava una forte ansia.
" non preoccuparti, Bella starà bene ! " Alice mi abbraccio cingendomi i fianchi ed istintivamente
mi ritrassi al suo tocco  incominciando a sentire il dolore crescere.  Quella ragazza era troppo estroversa pensai cercando di non far prevalere il dolore sul mio corpo.
" cosa hai fatto al fianco ? "  Carlisle incrociò le sopracciglia avvicinandosi al mio corpo, mi alzò leggermente il vecchio maglione che indossavo scoprendo un piccolo lembo della mia pelle, lo lasciai fare, incapace di reagire.
Non ero attenta, ho scontrato il tavolo in cucina
cercai lo sguardo di Edward che parlò al mio posto
" un piccolo incidente, si è scontrata con il tavolo " 
Disse, rivolsi uno sguardo veloce ad Emmett che sembrò sorpreso quando capì che mi ero presa la colpa " hai un brutto livido, lascia che ti medichi " disse Carlisle preoccupato per la mia salute.
Annuì, lasciando che l'uomo si prendesse cura di me E per una volta mi senti protetta,  Cullata dalle cure amorevoli di quell'uomo che poteva essere mio padre, un padre che mai avevo avuto.

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Ciao a tutti! Oggi vi porto un capitolo un po' più corto del solito, spero comunque vi piaccia...
Se vi va fatemi Sapere cosa ne pensate della storia e se fino adesso vi sta piacendo.
vi mando un abbraccio virtuale❤️

Sunrise -  new beginning // emmett cullen Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora