CAPITOLO 9

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"Harry, ci sei?" urlò Lottie dal piano di sotto.
"Sono pronto, sono pronto!"
"Niall è già qui che ci aspetta, muoviti!".


Finì di vestirsi il più in fretta possibile raccattando alla rinfusa cellulare, soldi e il suo amato giubbotto di jeans e scese di corsa le scale dove, ovviamente, mancò un gradino.

"Ci sono, eccomi"
"Dio, Harry, ci ho messo meno tempo io a prepararmi e sono una ragazza"
"Ehi, che vorresti dire? E' la prima volta che conosco qualcuno di nuovo qui a New York, vorrei essere presentabile"
"Sì, posso capirti. Sei agitato?"
"Un po' in realtà, ma ci ho parlato ieri a scuola e sembrava molto simpatico. Spero vada tutto bene"
"Niall sarebbe in grado di fare amicizia pure con un cubetto di ghiaccio, non preoccuparti" disse lei scherzando prima di aggiungere "bene, andiamo?".
Il riccio annuì ed insieme uscirono di casa.

Una volta aver messo piede nel cortile di casa dei Tomlinson vennero accolti dallo stesso ragazzo biondo con cui Harry aveva parlato a scuola che corse incontro a Lottie prendendola in braccio e facendola girare come fosse su una giostra.

Harry rimase ad osservare la scena divertito e impressionato dall'energia che emanava l'irlandese ogni volta che gli era accanto. Sembrava un contenitore di felicità e al riccio venne in mente solo una parola per descriverlo: sole.
Perché sì, quel ragazzo dai capelli biondi leggermente schiariti da qualche decolorazione e dagli occhi azzurri sembrava brillare di luce propria ed era convinto, senza nemmeno conoscerlo, che sarebbe stato in grado di rallegrare chiunque anche durante la giornata più nera.

"Ehi, sei tu l'Harry di cui mi ha parlato Lots?"
"Colpevole" disse lui provocando una risata di gruppo.
"Mi stai già simpatico, giusto perché tu lo sappia"
"Anche tu, Lottie mi ha parlato molto bene di te"
"Oh, davvero? Immagino non ti abbia raccontato di quand-"
"Niall, chiudi la bocca" lo zittì la ragazza.

"Che cosa non mi hai detto, Lottie?"
"Che ho ucciso un uomo" disse Niall in tono serio, e per poco Harry non sbiancò.
Poi di colpo scoppiò a ridere prendendolo in giro per la sua reazione.

"Ci hai creduto davvero? Avresti dovuto vedere la tua faccia, ommiodio è stato fantastico"
"Sei sempre così spiritoso?"
"Quasi sempre, sì"
"Beh, buono a sapersi. Comunque, dove avete intenzione di andare?"
"Avevo pensato a Starbucks, ma se volete possiamo andare da un'altra parte"
"Lots, ecco perché sei la mia migliore amica. Non dirlo due volte, siamo già lì"
"Non ci sono mai stato" ammise poi Harry quasi timidamente.

"Tu che cosa? Sei serio? Lots digli qualcosa, oddio. Ma dove vivi? In una grotta?"
"Ad Holmes Chapel non abbiamo Starbucks, e quando vado a Londra... diciamo che passo raramente per le vie della città"
"Ora si spiega tutto. Beh ricciolino, sali in macchina. Lo zio Niall ti mostra la vera felicità"
E così dicendo salirono sulla macchina del biondo e sfrecciarono tra il traffico di New York.

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"Eccoci qui, Starbucks" annunciò fiero Niall seguito da Lottie.
"Wow, è immenso"
"Già, e devi ancora vedere l'interno".

Seguirono la massa di persone che stava entrando dall'ingresso principale e, come aveva detto l'irlandese, lo stupore iniziale non fu niente paragonato agli occhi sgranati che si aprirono sul volto del ragazzo non appena vide il locale dall'interno: centinaia di persone sostavano ai tavoli, c'era chi chiacchierava con gli amici, chi si teneva per mano con i propri fidanzati e anche chi da solo lavorava chino sul proprio computer mentre sorseggiava una delle innumerevoli bevande del locale.
Decine di ragazzi in divisa dietro al bancone si destreggiavano abilmente scrivendo nomi sui bicchieri con un pennarello indelebile e versando panna montata in cima ad essi.

La frenesia presente in quel luogo rappresentava esattamente la città, e in un luogo così chiuso risaltava doppiamente.

"Allora, che te ne pare?"
"E' meraviglioso"
"Aspetta di assaggiare le bevande. Cosa ti ordino?"
"Non saprei scegliere, fai tu per me. Sorprendimi"
"So già cosa potrebbe fare al caso tuo. Voi andate a prendere posto, io ordino e arrivo subito ragazzi" disse Niall mettendosi in fila.

the starry night over new york| lxuistmlnsn Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora