Chapter 9

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Adesso mi sono rotta il cazzo, è due settimane ormai che Ashton ha le mestruazioni ed è lunatico, a volte mi saluta in autobus e durante le lezioni altre volte invece mi scontra con una spalla se solo provo a salutarlo. Ha veramente rotto il cazzo. Oggi gli parlo perché non ce la posso proprio fare.

Sono appena uscita dalla lezione di fisica e mi dirigo verso la mensa. Sono sicura di trovarlo lì ed infatti appena entro lo trovo al solito tavolo con Hemmings seduto affianco.

- Ti devo parlare.- inizio io mentre lui non alza nemmeno lo sguardo verso di me.

- Io no quindi vattene.- che carattere di merda e se lo dico io fidatevi che è vero.

- Non me ne frega un cazzo, ora vieni.- ribatto tirandolo per un braccio e subito sento il suo bicipide tendersi sotto la mia presa salda. Salda, certo salda come una patata bollita. Lo trascino fuori dalla mensa e poi è lui che inzia a trascinare me fino alla palestra.

Che carino, si vergogna di farsi vedere in giro per i corridoi con me.

Mi porta dentro e si chiude la porta alle spalle.

- Di cosa mi devi parlare?- chiede lui e gli sto per tirare una schiaffo per il tono da strafottente che ha usato.

- Primo smettila di parlarmi così e secondo quello di cui devo parlarti sei tu. Tu e tutto il tuo carattere di merda. Certi giorni ti sono amica e simpatica e altri sono l'ultima merda che non saluti neanche e sappi che a me non va bene così, non sono una di quelle bambole che ti scopi e le mandi a fanculo il giorno dopo.-

- Io non mi scopo nessuno.- ribatte lui, mi fa salire l'omicidio, giuro.

- Sei un coglione. Quando avrai di nuovo la luna girata dal verso giusto evita comunque di salutarmi grazie.- sbotto cercando di uscire dalla palestra ma la sua grande, anzi enorme, mano mi blocca tirandomi indietro e facendo quello che meno mi sarei aspettata. Preme le labbra sulle mie leggermente e poi subito si allontana.

- Ti prego, stammi lontana tu perché io non so ce la faccio.- mi soffia sulle labbra.

- E allora non farlo, non cercare di allontanarmi. Io non rimango ferita facilmente.- gli sussurro io mentre incateno i miei occhi nei suoi e ancora una volta sprigionano scintille.

- Non sai quello di cui stai parlando.- scuote la testa lui tornando serio e serrando la mascella. Poi, semplicemente si gira ed esce, lasciandomi lì, con i pensieri che mi invadono la mia testa e le mani che tremano, al centro di una palestra vuota, apparentemente vuota.

Sento dei rumori provenire da dietro le cesta dei palloni, mi avvicino ma mi blocco subito quando vedo uscire una ragazza ed un ragazzo. La ragazza è piuttosto carina, un po' più bassa di me, con i capelli marroni e due grandi occhi anch'essi marroni; il ragazzo invece è molto alto con o capelli biondi e gli occhi marroni.

- Ciao, non stavamo ascoltando la tua discussione con Irwin, abbiamo solo pensato che qui potevamo avere un po' di tempo per stare da soli ma evidentemente anche voi avete avuto lo stesso pensiero.- dice la ragazza. - Comunque io sono Beth.- continua porgendomi la mano che stringo subito. Wow, questa ragazza è molto socievole pensando che l'ho appena bloccata in un momento di privacy, diciamo.

- Mia, e scusate noi se... vi abbiamo interrotto?- chiedo dubbiosa. La situazione è alquanto esilarante.

- No, tranquilla, nessuno problema. Io sono Jace comunque.- dice il ragazzo guardandomi e prendendo la sua ragazza sotto braccio.

- Okay, piacere, allora ciao.- dico io voltandomi su me stessa e uscendo dalla palestra mentre mi porto le mani nelle tasche posteriori dei jeans.

- Mia...- mi sento richiamare dal ragazzo, Jamie? No, Jace. Non sono brava con i nomi. -...comunque Irwin non ha tutti i torti a dirti di stargli lontano.-

- Sì, grazie delle dritta, ci penserò.- aggiungo salutandoli e finalmente uscendo dalla palestra.

Incontro subito Alex la quale, probabilmente notando la mia faccia, mi chiede:

- Hey, Mì! Che succede sembra che tu abbia visto un fantasma.-

- Peggio,- dico io prendendola a braccetto - ho appena interrotto due che ci stavano per dare dentro in palestra.-

E insieme ridiamo mentre usciamo da quell'inferno, comunemente chiamato scuola. Sento la tasca dei pantaloni vibrare e velocemente tiro fuori il cellulare.

Da: numero sconosciuto
Dovresti veramente stargli lontana

Ancora questo numero? Adesso diventa inquietante.

A: numero sconosciuto
Per caso sei quel Jace che ho appena bloccato sul più bello? Perchè se sei lui vorrei sapere chi ti ha dato il mio numero

Da: numero sconosciuto
E chi cazzo è questo Jace adesso?

A: numero sconosciuto
Nessuno, dimmi chi sei

Da: numero sconosciuto
Considerami un amico

A: numero sconosciuto
No, ti considero uno stalker se non mi dici chi cazzo sei...

Da: numero sconosciuto
Non voglio farti del male e proprio per questo voglio che tu gli stia lontana

Decido di non rispondere più a questo tipello inquietante anche se sul cellulare lo salvo con il nome "Stalker".

- A chi scrivi?- mi chiede Alex curiosa.

- Nessuno di importante.- le rispondo io gentilmente sistemando il cellulare di nuovo nella tasca dei miei jeans.

* Sara's corner *

Quanta dolciosità.

Va beh non so proprio cosa dire quindi vi chiederò solo di farmi sacosa ve ne pare di questa robetta qui sopra ⬆

P.s. sono molto felice perché abbiamo superato le 400 visualizzazioni

Lmao

Ah, e dedico il capitolo a _lilyprior_ perchè è una deficiente ma le voglio tanto bene (:

Bye ♡

Can I be your drug?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora