Chapter 4

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- Comunque io sono Alex, sei nuova? Perché non ti ho mai visto qui. E io ho una memoria fotografica. Mi ricordo sempre tutto di tutti, ed è anche per questo che vado bene a scuola. Perché mi basta un'occhiata e tutti mi rimane nel cervello ma a te non ti ho mai visto prima.-

Ecco che la macchinetta è ripartita, e chi la ferma più?

- Si, sono nuova. Comunque sono Mia, mi sono trasferita qui due settimane fa.-

- Ah ecco, perché infatti non sembri australiana. Da dove vieni?- quante domande fa questa ragazza.

- Vengo da Londra. Ma se non ti dispiace eviterei volontieri di parlare del mio passato.- commento forse troppo brusca.

- Oh si certo, scusa non dovevo farmi gli affari tuoi. Allora... primo giorno di scuola, - cambia velocemente discorso e per questo le sono molto grata.

- come ti sembra questa scuola... dall'esterno?- continua con una faccia confusa riflettendo su quanto sia stupida la sua domanda.

- Bhe da fuori fa un po' schifo devo ammettere.- dico ridacchiando con Alex.

- Ma fidati Mia, dentro fa ancora più schifo quindi non ti conviene essere cosi critica verso la facciata.-

Alex mi accompagna dentro e insieme andiamo alla segreteria per avere gli orari e con mia grande felicità mi accorgo di avere delle lezioni in cumune con lei. Almeno mi avrebbe potuto aiutate a conoscere qualcuno, e poi pensandoci bene Alex non è cosi male. Certo parla molto ma in fondo sembra simpatica.

- Vieni, andiamo in palestra. Il discorso del preside sta per cominciare.- Alex mi prende per un braccio e mi porta nella palestra della scuola dove ogni primo giorno dell'anno scuolastico il preside tiene un discorso.

- Ma non ti montare la testa, non è come il discorso che Silente tiene ad Hogwarts. Fa molto più schifo.- continua imperterrita a parlare finché la palestre non si riempe fino quasi a scoppiare e solo allora il preside, il signor Green, entra su un piccolo palco improvvisato e inizia con il suo monologo.

Mi inizio a guardare intorno mentre Alex mi spiega un po' i vari "gruppi" della scuola.

- Quelle sono le cheerleder che stanno sempre con gli atleti della scuola, quello è il gruppo dei nerd. Se entri a far parte di quel gruppo ti scavi la fossa da sola. E poi c'è il gruppo dei cervelloni, sono i più bravi della scuola e poi basta, i gruppi principali sono questi e poi va bhe ci sono quelli normali. Come me e la maggior parte dei ragazzi qui.- Annuisco avendo capito tutto quello che mi aveva appena spiegato.

- Come un High School Musical ma senza musical.- sussurro ironicamente.

- Cosa Mia?- mi chiede Alex.

- Niente niente...- le dico io sorridendo.

Mentre continuo a far vagare il mio sguardo per la palestra la mia attenzione viene catturata da un ragazzo. Quello biondo, quello di questa mattina. Credo che abbia sentito la nuca bruciare sotto il mio sguardo perché si gira subito e incrasta quegli occhi cosi azzurri e cosi profondi nei miei. Mi fissa, con strafottenza.

- Figo, vero?- mi chiede Alex.

Sono costretta a distogliere lo sguardo per poter dare retta alla ragazza seduta vicino a me.

- Cosa?- chiedo innocente.

- Hemmings, Luke Robert Hemmings.-

La guardo confusa.

- Il ragazzo che stavi fissando. É cosi che si chiama. É bello vero?- dice con occhi sognanti.

- Più che una domanda per me mi è sembrata un' affermazione. Ti piace, Alex?- le dico dandole un colpetto con il gomito.

Can I be your drug?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora