Chapter 18

60 7 3
                                        

* Sara's corner *
Hey : )
Volevo soltanto ricordare che quando mi riferisco a Michael lo chiamo ancora con "il rosso" perché non ho parlato dei suoi continui cambi di tinta.
Detto questo, Enjoy ( : ♡

--------------

Aria.

Finalmente respiro di nuovo, chiusi in quella stanza si cominciava a soffocare. Forse non era solo colpa del caldo, in effetti.

Appena ci hanno liberati Ashton mi ha preso per mano, tenendola stretta.

Stiamo aspettando gli altri che escano dal loro tunnel per potergli dire che abbiamo deciso di tornare a casa ma nel frattempo siamo seduti a farci baciare e riscaldare da alcuni timidi raggi di sole mentre io e Ashton ci teniamo per mano.

L'inverno dovrebbe quasi essere arrivato, ma questo è il bello di vivere a Sidney: avere sempre il sole.

Sento una mano prendere la mia mano libera e trascinarmi via. Apro di scatto gli occhi e vedo una Alex piangente che prova a farmi andare con lei.

Lascio la mano di Ashton senza pensarci due volte e mi faccio trascinare da lei ovunque voglia. Sembra veramente sconvolta.

- Ho fatto un casino. - queste sono le uniche parole che lasciano le sue labbra mentre mi avvicino a lei stringendola in un abbraccio e le ripete senza sosta.

- Ho fatto un casino, ho fatto un casino, ho fatto un casino... -

- Ssh, tranquilla, ci sono qua io. Cosa è successo, Alex? -

- Eravamo dentro al tunnel che ci stavamo baciando quando ho avuto la pessima idea di dire quello che pensavo. - dice tra un singhiozzo e l'altro.

- E cosa pensavi? -

- Di amarlo. - mi rivela.
- Ma lui non ha risposto. Mi ha guardato solo scioccato, sbarrando gli occhi e restando assolutamente zitto. - continua a raccontarmi.

La abbraccio non sapendo bene cosa dirle per farla stare meglio.

Però una cosa è certa: appena posso uccido quell'ameba bionda, torturandolo e facendolo soffrire, molto.

Appena i singhiozzi cessano e il suo respiro si regolarizza un po' la lascio davanti al chiosco dei gelati mentre io vado alla ricerca di Hemmings.

Li trovo nello stesso punto in cui li avevo lasciati mentre Ashton e Jace parlano amabilmente. Beth invece si avventa contro un Luke Hemmings a dir poco terrorizzato.

- MA ALLORA SEI UN COGLIONE! - gli urla Beth.

- No, non è un coglione. È un deficiente. È un'ameba senza un po' di cervello. È un idiota patentato. È un povero ragazzino senza cuore. - gli dico sputando tutto il mio disprezzo.
- Non dico che avresti dovuto dirle di amarla anche tu, capisco perfettamente se per te è ancora presto da dire, MA NON PUOI ASSISTERE ALLA TUA RAGAZZA CHE TI DICE DI AMARTI E TU STARE COMPLETAMENTE ZITTO FISSANDOLA! - continuo ancora più infuriata di prima.

Passano secondi interminabili mentre lui trova molto interessanti le sue scarpe, poi finalmente alza lo sguardo e punta gli occhi nei miei.

- Dov'è? - mi chiede.

- Dal chiosco dei gelati. - gli dico mentre lo fisso andare dalla parte sbagliata. Lo prendo per il cappuccio e lo volto, facendolo andare dal verso giusto.

Quanto è stupido questo ragazzo?

- Cosa credi di fare? - gli dico alzando la voce mentre lui inizia a correre.

- Andare a dirle quello che avrei dovuto dire prima. -

Deficiente.

Mi volto verso i ragazzi e vedo Jace che sbatte la mano amichevolmente sulla spalla di Ashton.

Can I be your drug?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora