"io non vado da nessuna parte" un grido mi fa sobbalzare dal letto.
"cazzo che male" esclamo io dopo aver picchiato la schiena contro il mobile della mia camera per la poca luce che c'è all'interno.
Mi infilo velocemente dei pantaloni e le pantofole e mi dirigo in salotto, da cui poco prima ho sentito il grido.Non appena faccio capolinea nella stanza la figura di mio padre si fa più nitida e affianco quella di mia madre che gli stringe forte il braccio.
"mi devi ascoltare" dice mio padre con gli occhi lucidi e la voce che urla sostegno
"io non vado da nessuna parte" ripete per la seconda volta mia madre e solo ora ricordo che proprio oggi ha l'appuntamento dalla psichiatra.
Spero vivamente mio padre non gliel'abbia detto, altrimenti la sua rabbia sarebbe abbastanza comprensibile. Insomma, se io fossi nei panni di mia madre e qualcuno mi dicesse "devo portarti dallo psichiatra perché sei uscita di testa" sicuro non ne sarei contenta.
"mamma- ei" dico io staccando la sua mano dal braccio di mio padre che appena si allontana se lo massaggia per il dolore "il papà ti vuole solo portare a fare un giro in macchina e poi ti porta a conoscere un suo amico che ha conosciuto al lavoro" dico io inventando una scusa.
Ho letto tempo fa che camuffando la realtà, c'è più possibilità che una persona faccia ciò che deve fare. In poche parole, mentire non sempre è una cosa sbagliata.
Mia mamma alza gli occhi al cielo e manda uno sguardo fulmineo a me e a mio padre."fatemi almeno andare a cambiare che non posso di certo venire in pigiama" mi dice lei facendomi concentrare sul suo abbigliamento. Indossa una camicia bianca che mi ricordo averle messo io qualche giorno fa e una gonna nera lunga fino a sotto il ginocchio. Perciò direi che non è in pigiama come lei crede di essere.
Mia mamma è sempre stata una donna molto signorile ed elegante. Nella mia mente si ripresenta l'immagine di quando, a giovane età, lei mi chiese di accompagnarla ad un importante cena di lavoro. Per tutto il pomeriggio prima della serata lei mi insegnò tutte le basi del galateo italiano. Inutile dire che la sera ero completamente esausta ma almeno ho appreso lezioni che mi sono utili ora e mi saranno utili per tutta la vita.
Poco dopo vado al piano di sopra per prendere dei nuovi abiti per mia madre e non appena apro il cassetto sotto i vestiti scorgo una foto che prendo rapidamente fra le mani. La foto ritrae tutta la mia famiglia al completo, quando ancora lo era. Ci sono i miei due nonni, che ho amato fino all'ultimo giorno in cui ho potuto amarli, i miei genitori che si tengono per mano e che sorridono e poi c'è una piccola Ester che tiene in braccio il suo piccolo cagnolino. Ho amato quel cane come se fosse la cosa più importante della mia vita. Ho amato i miei nonni che fin da quando ero piccola mi hanno amata di conseguenza. Amo i miei genitori perché hanno lottato per me più di quanto abbia saputo fare io.
"muoviti" urla dal piano di sotto mia madre, io prendo una gonna e una maglietta e rimetto la foto a posto per poi tornare in salotto. Ci facciamo cingere le braccia di mia madre sulle nostre spalle e insieme la portiamo fino alla macchina, dove mio padre la fa sedere e le lega la cintura.
"papà" lo richiamo io appena chiude la portiera della macchina, lui si volta a guardarmi avvicinandosi "ti mancano i nonni?" mi maledico per la domanda appena fatta. Non voglio farlo stare peggio di quanto stia già
"che domanda particolare" dice lui facendo comparire un piccolo sorriso "si- mi mancano. Incondizionatamente. Penso che la perdita di un genitore sia la cosa più brutta di questo mondo. Sono stato abbastanza fortunato io però, loro sono stati con me per la stragrande maggioranza della mia vita e ci sono persone che sono meno fortunate. Ricordatelo sempre, quando pensi che qualcosa stia andando male, ricordati che c'è sempre qualcuno a cui va peggio" dice lui e io capisco che si stia riferendo a mia madre
STAI LEGGENDO
I won't let you go |Tom Holland|
FanfictionSequel di "I want you be mine" Ester e Tom ritornano nel secondo capitolo della loro storia d'amore. Lei ha lasciato tutto ciò a cui teneva, felicità, lavoro, migliori amici, fidanzato, per tornare dalla sua famiglia in un momento di piena necessi...