Tom's pov
A svegliarmi questa mattina è il suono del mio telefono che squilla. Mi maledico per aver dimenticato per l'ennesima volta la suoneria del telefono accesa."Ehi Buongiorno, come stai?" mi chiede entusiasta dall'altro capo della linea Rachel
"Come potrei stare? Ti ricordo che da me qua a Londra siamo un'ora indietro... stavo dormendo" dico strofinandomi gli occhi con la voce ancora impastata dal sonno
"oh cavolo è vero, non mi ricordavo davvero. Se preferisci ci sentiamo dopo"
"no, oramai sono sveglio. Credo che andrò a dare da mangiare a Tessa, ti va di farmi compagnia?" dico io con un tono di voce più tranquillo dopo essermi reso conto di aver risposto precedentemente in modo sgradevole alla mia ragazza. Dopo un suo cenno di conferma mi stiracchio e dopo aver percepito sul mio busto un brivido di freddo mi infilo la felpa raggiungendo il piano di sotto.
Tessa mi accoglie come ogni mattina venendomi incontro e scodinzolando. Io le do una leggera pacca sulla testa per poi grattarla al suo posto preferito: dietro le orecchie. Mi siedo sull'ultimo gradino delle scale ancora intenzionato ad osservare la mia cagnolina.
A Tessa devo grandi ricordi: con la mia famiglia, con Ester e soprattutto con me stesso. Io credo molto al fatto che i cani siano i migliori amici degli uomini e il fatto che lei non mi abbia mai lasciato solo ne è la prova. Ricordo ancora la prima volta che l'ho vista: Stavo tornando a casa dopo un evento per un film appena terminato ed era da poco passato il mio compleanno, quando ho varcato la soglia della porta la mia cagnolona mi si è presentata di fronte e proprio come ha fatto stamattina mi ha accolto agitando animatamente la sua coda. I miei genitori me l'hanno regalata e da quel giorno non ci siamo mai separati."mi stai ascoltando?" attira la mia attenzione Rachel al telefono ricordandomi della chiamata in corso, dunque mi alzo dal gradino e mi avvicino al bancone della cucina cercando di trovare la busta contenente il cibo del mio cane "io questa mattina sono piena di servizi fotografici per un sacco di riviste famose e proprio questa mattina mi hanno comunicato che probabilmente fra un mese potrò tornare a Londra da te e starci per sempre perché qui a Parigi ho finito tutto ciò che dovevo fare" mi dice poi lei facendo un gridolino di eccitazione.
Rachel in questo momento si trova a Parigi da qualche settimana, in realtà lei a Parigi ci vive ed era venuta qua a Londra solo per fare una serie di servizi. È una delle modelle più esordienti di questo periodo, riviste, show, giornali, tutti vogliono farle pubblicità, tutti vogliono vederla. Non credo di aver capito alla perfezione ciò mi ha detto prima in chiamata perché per la maggior parte del tempo ero intento a osservare il mio cane, ma al termine della sua frase ha detto che potrà venire qua a Londra "da me" e spero davvero che non intenda "vivere con te". Non sono pronto a questo passo.
Però in tutta onestà sono contento di rivederla perché il modo in cui ci siamo salutati non è stato dei migliori: credevo di poter finalmente essere pronto ad aprirmi completamente con lei, a donarmi a lei, passare le notti con lei. Ma quando mi sono trovato lì, sopra di lei, mi sono reso conto di quanto per me sia tutt'ora difficile non pensare ad Ester.
Non so più niente di lei, da quando è partita per tornare in Italia non ho più avuto suoi aggiornamenti se non quando l'ho vista baciarsi con quel ragazzo. Non c'è stato giorno delle vacanze appena trascorse in cui io non mi sono immaginato come lei lo stesse passando, me la sono immaginata per un lungo periodo a godersi le spiagge dell'Italia insieme alla sua famiglia e infine a tornare qui, dai suoi amici dalla sua felicità anche se sono sicuro che sia ancora terrorizzata da molte cose.
Io non nego di provare dei sentimenti per Rachel abbiamo avuto dei momenti tutti nostri in cui pensavo di aver raggiunto il massimo della felicita, ma in realtà mi sono solo reso conto di non averla mai raggiunta. I sentimenti che provo per Rachel non sono minimamente comparabili con quelli che io provo per Ester. Niente mi rende felice come una notte con Ester, i suoi baci sul collo le sue mani fra i miei capelli.
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I won't let you go |Tom Holland|
FanficSequel di "I want you be mine" Ester e Tom ritornano nel secondo capitolo della loro storia d'amore. Lei ha lasciato tutto ciò a cui teneva, felicità, lavoro, migliori amici, fidanzato, per tornare dalla sua famiglia in un momento di piena necessi...