It's ok

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"per quanto tempo hai intenzione di non parlare?" mi chiede Harry seduto al mio fianco.

Qualche ora fa dopo tanto tempo ho fatto la mia prima intervista accompagnata da Ethan.  Lui è stato con me per un po' di mesi, prima di questa sera, quando ha ben deciso di umiliarmi, urlandomi addosso e trattarmi male davanti a un gruppo di persone che semplicemente erano impegnate a svolgere il loro lavoro.

In questo momento mi trovo con Harry su un aereo diretto a Londra, per tornare a casa mia e da quando è venuto a prendermi non gli ho ancora rivolto la parola e dal momento che ha preso due aerei solo perché gliel'ho chiesto raccontargli qualcosa mi sembra il minimo.

"ho fatto l'intervista, stava andando tutto abbastanza bene, improvvisamente però mi hanno chiesto se fossi ancora fidanzata con Tom e se stesse andando tutto bene... io sono rimasta pietrificata da questa domanda e dopo averci ragionato bene ho risposto che stava andando tutto bene. Ho mentito e io l'ho fatto solo perché se Tom ha detto che ci siamo lasciati allora ho pensato che un motivo ci fosse" il mio amico mi guarda molto attentamente ascoltando ogni singola mia parola quasi come se fosse stupito del fatto che io stia parlando "finita l'intervista quando ho raggiunto Ethan, era furioso, il suo sguardo era pieno di ira e di odio, teneva fra le mani la mia borsa e dopo avermi urlato contro l'ha lanciata in mezzo alla sala per poi andarsene e lasciarmi completamente da sola" distolgo lo sguardo da Harry per fissare un punto vuoto di fronte a me. Una maleducazione come quella di  Ethan l'avevo vista solo in Noah. Erano entrambe due maleducazioni di tipo diverso: Ethan ha usato le parole e Noah ha usato le mani.

Entrambi però mi hanno ricordato in modo diverso la stessa cosa: io avevo lasciato tutto perché non ero all'altezza. Entrambi nella mia testa continuamente mi ricordano che io non posso riuscirci, che io non posso andare avanti, e l'unica cosa che so fare è sbagliare ed è l'unica cosa che continuerò a fare. 

Hanno ragione! Ho fatto tanti errori: ho sbagliato ad abbandonare Tom, perché ora io sicuramente sarei con lui adesso perché lui non mi avrebbe mai lasciata da sola. Ho sbagliato a far andare i miei genitori dallo psichiatra perché sicuramente non avrebbero fatto un incidente in macchina e ora mi avrebbero vista crescere. Ho sbagliato ad andare alla baia quel giorno perché se io non ci fossi andata ora probabilmente avrei fiducia in me stessa. 

Il mio amico fa un respiro profondo ma in poco tempo la sua espressione da tranquilla passa a infuriata.

"stai scherzando? Quel coglione. Io lo sapevo, non mi ero mai fidato di lui. Quando lo vedo giuro che io lo distruggo" dice alzandosi di scatto dai sedili schiantandosi contro quelli delle persone a fianco e di frontea noi, si muove nervosamente avanti e indietro mettendosi le mani nei capelli ricci e rossi. Vederlo cosi, muoversi così mi ricorda incredibilmente Tom. Quando preoccupato Tom cammina avanti e indietro e una volta mi disse che lo aiuta a tranquillizzarsi per mantenere la calma "scendiamo da questo aereo, devo andare a cercarlo" mi dice ora guardandomi fisso negli occhi mentre con la mano destra si tira un pugno sul palmo della mano sinistra. Io lo prendo per il polso e cerco di slacciare la mia cintura per avvicinarmi e farlo sedere ma prima che io possa farlo un hostess si avvicina a noi.

"mi scusi ma si deve sedere, fra poco decolliamo" io mi scuso con la ragazza e stringo più forte il polso del mio migliore amico per spingerlo a sedere, non appena si siede gli allaccio la cintura e lo invito a calmarsi

"Harry è tutto ok" lui fissa davanti a sé con il respiro affannoso come se avesse appena finito una lunga corsa. Non riesco a capire perché abbia avuto una reazione così esagerata, io sto bene, le parole di  Ethan me le sono già scordate "guardami" gli dico prendendogli il viso fra le mani facendo scontrare i nostri occhi "va tutto bene" gli ripeto un'ultima volta. I suoi occhi marroni sono lucidi e vederlo così distrutto mi fa sentire estremamente vulnerabile. Ma in questo momento è lui ad aver bisogno di una mano quindi voglio mostrarmi ai suoi occhi forte, come farebbe lui con me.

I won't let you go |Tom Holland|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora