miss him

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La mattina un grido dal piano di sotto fa sobbalzare me e Tom. Ci alziamo entrambi di scatto e quando vedo lo sguardo di Tom scrutarmi mi abbasso rapidamente la felpa che si era alzata leggermente troppo lasciando scoperte troppe parti del mio corpo.
Sul suo viso però non traspare un'espressione terrorizzata.
Lui mi invita a scendere al piano di sotto dove non appena entro in salotto non passa in osservata la figura della modella super sexy.

<oh> esclama quando entrambi ci mettiamo uno di fianco all'altro di fronte a lei. Lei mi guarda attentamente e fa un'espressione stupita quando vede la felpa che ho addosso.

<ei- non pensavo tornassi oggi> esclama Tom mentre si gratta la nuca estremamente in imbarazzo.

<e invece sono qui, ma non sei solo> dice lei guardandomi con uno sguardo fulmineo a cui io rispondo con un leggero sorriso

<beh almeno siamo sicuri che ci veda bene> dico io guardando Tom riferendomi a Rechel. Tom in tutta risposta mi tira una gomitata.

<non aggravare la situazione> mi sussurra a labbra strette avvicinandosi al mio orecchio e non posso negare che quel leggero contatto con il mio corpo fa partire in me qualche strano brivido

<oh più grave di così non può essere> urla la ragazza <Tom indossa la tua felpa, dimmi che cosa dovrei pensare?>

<che abbiamo fatto sesso?> le dico io

<non abbiamo fatto niente, è rimasta chiusa fuori di casa e allora l'ho fatta venire a dormire qui> esclama Tom sovrastandomi

<ma è una sconosciuta Tom> a questa sua affermazione io strabuzzo gli occhi incuriosita dalla risposta che darà Tom. Infatti mi volto completamente verso di lui alzando un sopracciglio

<sconosciuta?> dice lui <la conosco meglio di quanto conosca te. E datti una calmata se ti sto dicendo che non abbiamo fatto niente. Che c'è non ti fidi?> ottima risposta soldato

<certo che mi fido solo che- è strano, tutto qui> dice lei abbassando lo sguardo verso il pavimento.

<Ester forse è meglio se vai> mi dice rivolgendomi uno sguardo pieno di suppliche. Io annuisco e alzo la mano per salutarlo.

<non puoi immaginarti quanto è bravo a letto> dico io avvicinandomi alla bionda esponenzialmente più alta di me che a questa mia affermazione sembra pronta a tirarmi un pugno in pieno volto.

<Ester> urla Tom e io scoppio a ridere abbandonando la casa


<ecco qui un coglione> dico non appena dalla porta di ingresso compare Harrison impegnato in un lungo sbadiglio.

<ti volevo chiedere dove sei stata ma la felpa che indossi risponde ad ogni mio tipo di dubbio> mi dice scherzando per poi tirarmi un pugno sul braccio che io ricambio in modo più aggressivo

<stronza> mi dice quando si massaggia il punto in cui l'ho appena colpito.

<tu stronzo se mai, sai quante volte ti ho fatto chiamare? Mai nessuna risposta. Harrison era troppo impegnato a scoparsi Daya piuttosto di degnarsi di rispondere alla sua migliore amica> inizio io la mia polemica urlando <tu non mi consideri più, tu non mi vuoi più bene e io per te non valgo nulla> continuo come se stessi recitando una tragedia in teatro

<non sei credibile scema> mi interrompe lui <comunque non ho ricevuto una chiamata nessuna chiamata>

<continua pure a mentire>

<non sto scherzando, guarda> dice scorrendo tra il registro delle chiamate del suo telefono <mi sa che Holland aveva voglia di passare del tempo con te>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 18 ⏰

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I won't let you go |Tom Holland|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora