Capitolo 17.

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Parigi, due settimane dopo.

"Lou credo che così spaventeresti i tuoi alunni" disse Liam vedendolo per la prima volta in tuta per andare a lavoro.

"Lo so, credo anche io. Ma la scuola ha organizzato una fashion week per le quinte ed oggi è giornata sportiva" disse lui fiero sfoggiando la sua nuova tuta dell'adidas.

"Lou! Stai mantenendo la fabbrica dell'adidas! Sai che esistono altre marche?" Rise Liam, scuotendo la testa nel vedere il suo migliore amico specchiarsi da già venti minuti.

"Si okay, scarica mends e trova qualcuna con cui scopare, non ti sopporto più" rispose prendendo la sua cartella e recarsi a scuola.

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"Prof guardi, abbiamo la stessa tuta" disse un ragazzo indicando lui ed altri tre ragazzi della classe.

"Ci vuole una foto allora" Louis sorrise e scattò una foto con i ragazzi, dopo di che cominciò la lezione.

"Prof, sa per caso giocare a calcio?" chiese uno di loro.

"Me la cavicchio, perché?" chiese lui curioso.

"Stiamo organizzando una partita per l'intervallo, dato che dopo abbiamo ora buca con i ragazzi della 5F."

"Ma io dopo ho lezione in quarta, però si dai, durante l'intervallo vengo a fare due tiri" sorrise seguito dai suoi alunni e continuò a spiegare.

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"Non pensavo fosse così bravo prof" disse Adrien vedendolo entrare in classe.

"Acqua, datemi dell'acqua" disse lui ancora con l'affanno.

La classe rise, vedendo Louis in difficoltà e lui si finse offeso.

"Forza, chi doveva essere interrogato oggi?"

"Noi prof", i tre candidati si alzarono e raggiunsero la cattedra, pronti per essere interrogati.

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*una nuova notifica da Liam

Li: ehi amico, so che sei a scuola, ma è successo un casino. Vieni da me appena puoi.

Louis lesse quel messaggio con un nodo in gola, non sapeva se credergli o meno, non sapeva se fosse una scusa o qualche sorpresa per lui, non sapeva se aver paura davvero o restare tranquillo, non sapeva niente ma in ogni caso, non vedeva l'ora di correre da Liam per scoprirlo.

A lezione terminata, salutò colleghi e alunni ed uscì dalla scuola in fretta. Scese al parcheggio sotterraneo dove la sua Range Rover lo aspettava e raggiunse casa Payne in poco tempo.

Scese dalla macchina, c'era troppa gente, segno che la situazione era più grave di quanto sembrasse. Raggiunse l'ingresso e riuscì a sentire i singhiozzi dell'amico, si guardò intorno, il padre di Liam non c'era.
Con le lacrime agli occhi capì che qualcosa era andato storto. Si avvicinò lentamente a Liam che era seduto in salotto a fissare il vuoto, mentre il suo pianto riecheggiava nella stanza.

"Lì.. ehi no" si avvicinò in tempo per accogliere il suo amico tra le braccia, quest'ultimo si accasciò e si lasciò andare ad un pianto disperato.

𝙁𝙧𝙤𝙢 𝙋𝙖𝙧𝙞𝙨 𝙏𝙤 𝙍𝙤𝙢𝙚!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora