Extra: Alnwick Castle.

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"Amore dobbiamo partire per la seconda tappa, dai muoviti"

"Si arrivo" urlò Louis salutando le principesse una ad una.

"Non ci credo che tu le abbia salutate tutte" rise Harry salendo in taxi.

"Parli proprio tu che hai salutato i principi e ti sei fermato un quarto d'ora a parlare con il principe Eric?"

"Ha i tuoi stessi occhi" si giustificò Harry

"E sti cazzi Harry, gli facevi certi sorrisi"

"Sei geloso Lou?"

"Si, sono geloso, sei mio marito e il principe Eric ci stava provando con te" offeso, si sedette sul taxi che li avrebbe portati in aeroporto voltandosi al lato opposto di Harry.

"Dai Lou, e poi anche se fosse io non gli avrei dato corda, lo sai che amo solo te ed ho occhi solo per te" Harry provò in tutti i modi a farsi perdonare, ma fu inutile, la gelosia aveva preso il sopravvento, tant'è vero che fino all'arrivo in Scozia, il liscio non rivolse la parola all'altro.

**

"Dove siamo diretti?" Chiese il tassista che li accolse.

"Qui" Louis diede il foglio con l'indirizzo all'uomo e si appoggiò di nuovo allo schienale. Pochi minuti dopo Louis si voltò verso Harry, il quale se ne stava come un cane bastonato a guardare fuori dal finestrino, ma nemmeno in quel caso gli rivolse parola.

"Eccoci arrivati, buone vacanze" l'uomo tanto gentile attese fino al loro ingresso in hotel per andare via.

"Salve, c'è una prenotazione a nome Tomlinson" disse Harry alla receptionist.

"Si, buongiorno, prego questa è la vostra chiave. La visita guidata al castello inizia alle 17:00, buon proseguimento"

"Grazie mille"

Harry guardò l'orario e poi Louis, poi di nuovo l'orario. Aveva esattamente 7 ore per rimediare con Louis.

Salirono in camera, una bellissima stanza vintage.

"Guarda amore, guarda che bella lampada" disse per rompere il ghiaccio.

"Amore chiamaci il principe Eric" disse Louis per poi andare in bagno. Si chiuse a chiave, era la prima volta che lo faceva da quando stavano insieme.

Esasperato, Harry chiamò i rinforzi.

H: giuro, non so che fare, ho cercato il contatto fisico, ho provato ad essere dolce, ho provato a parlargli, ma niente. Non so che fare, non l'avevo mai visto così geloso.

J: Harry - disse Jay dall'altra parte del telefono - tesoro mio, vedi che tra qualche minuto gli passa. Louis è così, si sente minacciato da chi trova più affascinante di lui, noi sappiamo che sicuramente lui non è inferiore al principe Eric, si me l'aveva già detto lui. Non è la gelosia che parla, ma tutte le sue insicurezze. Stai tranquillo, bussa a quella porta e fatti aprire.

H: grazie Jay, non saprei cosa fare senza te.

Harry staccò e prima di scoppiare a piangere andò a bussare a quella porta.

"Lou, per favore aprimi, devo parlarti."

Senza rispondere Louis, chiuso da quasi mezz'ora in quel bagno, girò la chiave.
In silenzio e molto lentamente Harry aprì la porta, la scena che gli si presentò davanti agli occhi gli spezzò il cuore in due. Louis era devastato dalle lacrime, in piedi davanti allo specchio, nel quale si fissava con rabbia e disprezzo.

Sempre in silenzio Harry gli si avvicinò e lo strinse in un forte abbraccio.

"Sei bellissimo" gli sussurrò all'orecchio.

𝙁𝙧𝙤𝙢 𝙋𝙖𝙧𝙞𝙨 𝙏𝙤 𝙍𝙤𝙢𝙚!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora